Toscana: dei 54 miliardi € di crediti concessi alle imprese artigiane italiane dal sistema bancario, 4,4 miliardi sono stati destinati ad imprese artigiane della regione

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 marzo 2006 14:06
Toscana: dei 54 miliardi € di crediti concessi alle imprese artigiane italiane dal sistema bancario,  4,4 miliardi sono stati destinati ad imprese artigiane della regione

Questo è il principale dato che emerge dal “Rapporto sul credito e sulla ricchezza finanziaria delle imprese artigiane – 2005”, realizzato da Artigiancassa e giunto alla decima edizione.

Dal “Rapporto”, che analizza a livello regionale e provinciale i principali fenomeni che caratterizzano il credito al comparto artigiano, risultano inoltre altri importanti dati sulla quantità e sulla qualità dei finanziamenti artigiani:
 Al 31 dicembre 2004, gli impieghi in essere a favore delle imprese artigiane sono stimati a 54.000 milioni di euro, pari al 4,7% dell’intero credito bancario al sistema delle imprese.

Nell’evoluzione degli ultimi cinque anni, l’incidenza degli impieghi artigiani sul totale degli impieghi bancari si è ridotta, passando dal 5,1% del 2000 al 4,7% del 2004 .
 Dell’importo di 54.000 milioni di euro, 46.000 sono localizzati nelle Regioni del Centro-Nord che, quindi, assorbono oltre l’85% degli impieghi artigiani complessivi.
 A livello regionale, si registrano differenze significative in termini di incidenza del credito destinato alle imprese artigiane sul totale dei crediti bancari.

Infatti, su base regionale, 10,5 punti percentuali separano il Lazio (fanalino di coda con l’1,1%) dalle Marche (10,6%) che, con Umbria (9,0%) e Trentino Alto Adige (8,9%), occupano le prime tre posizioni. In Toscana, la percentuale è del 5,8%.
 Su base provinciale, la percentuale finanziamenti artigiani/finanziamenti totali più alta si registra a Macerata (14,2%) e a Ascoli Piceno (12,3%). Tra le province con la percentuale minore, sono presenti ben sei tra le principali città italiane: Palermo, Torino, Trieste e Napoli, oltre a Milano e Roma, che chiudono la graduatoria rispettivamente con l’1,3% e lo 0,7%.
 Nelle province della Toscana si registra: Arezzo 9,7%, Pistoia 8,1%, Pisa 7,0%, Grosseto 6,8%, Massa Carrara 6,6%, Prato 5,9%, Livorno 5,0%, Siena 4,9%, Lucca 4,7% e infine Firenze 4,5%, unica provincia al di sotto della media nazionale.
 L’importo medio degli impieghi per singola impresa artigiana è di 36.900 euro, con una ampia forbice tra Centro Nord (42.500 euro per impresa) e Mezzogiorno (21.100 euro).

L’importo medio unitario più elevato si registra in Trentino Alto Adige (88.700 euro), quello più ridotto in Campania (13.400 euro). In Toscana, l’importo medio è di 38.100 euro per impresa artigiana.
 Relativamente alle diverse tipologie dimensionali delle imprese artigiane, l’ammontare degli impieghi bancari (54.000 milioni di euro) si distribuisce in modo differenziato: l’incidenza maggiore (52,5% del totale) riguarda le imprese con 6-19 addetti; le imprese fino a 5 addetti rappresentano il 42% e quelle con oltre 19 addetti il 5,5%.
 Per quanto concerne la qualità del credito erogato alle imprese artigiane su scala nazionale, il 50,5% dei finanziamenti bancari alle imprese artigiane è a medio e lungo termine, interrompendo finalmente la preponderanza del breve termine che ha lungamente contraddistinto il loro indebitamento.


 Permangono comunque accentuate differenze a livello territoriale: nel Centro-Nord si registra una prevalenza del medio lungo (50,9%) sul breve termine (49,1%), mentre al Sud prevale ancora il breve (51,9% contro 48,1%). La Regione i cui artigiani maggiormente ricorrono al credito a breve termine è la Calabria (59,7%); quella ove vi ricorrono meno è la Liguria (43,5%).
 Per quanto riguarda la Toscana, la percentuale regionale di finanziamenti artigiani a breve è del 48,3%, con gli estremi a Massa Carrara (51,7%) e Livorno (43,5%).


 Sul totale del credito bancario destinato al settore artigiano, la quota agevolata ammonta a 3.310 milioni di euro, pari al 6,1% del totale. Nel Mezzogiorno questa quota sale al 12,0% a fronte del 5,1% del Centro-Nord. Le punte massime di agevolazione si registrano in Sardegna (39,2%) e Puglia (11,8%), quelle minime in Trentino Alto Adige (0,8%), Toscana (2%), Veneto e Sicilia (4,0%).
 La ricchezza finanziaria delle imprese artigiane è stimata in 71.700 milioni di euro.

Su base territoriale, il 79,3% della ricchezza finanziaria artigiana è concentrata nel Centro-Nord. Non solo. Quattro regioni, Lombardia (22,2%), Veneto (11,0%), Emilia Romagna (10,3%) e Piemonte (8,2%) concentrano da sole oltre la metà del totale nazionale. In Toscana si concentra il 7,4% del totale.
 La ripartizione della ricchezza artigiana per strumenti finanziari vede al primo posto gli strumenti assicurativi (52,4% del totale), seguiti da depositi (20,6%), azioni/obbligazioni (10,2%), titoli di Stato (8,9%), fondi comuni (6,1%) e gestioni patrimoniali (1,8%).

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