I comuni senesi utilizzano i fondi stanziati dalla Fondazione Mps per le stazioni ecologiche

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 febbraio 2006 14:14
I comuni senesi utilizzano i fondi stanziati dalla Fondazione Mps per le stazioni ecologiche

Sono ventidue le stazioni ecologiche presenti attualmente sul territorio della provincia di Siena e altre dodici stanno per essere realizzate. La Fondazione Mps ha contribuito in maniera decisiva alla loro diffusione finanziandone ben ventuno. Dopo i primi comuni che hanno utilizzato questi fondi per costruire le stazione ecologiche, fra i quali Siena, nel corso degli anni si sono aggiunti molti altri. Oggi sono dotati di queste strutture: Castellina in Chianti, Poggibonsi, Monteriggioni, Sovicille, Monteroni d’Arbia, Castelnuovo Berardenga, Monticiano, Rapolano Terme, Sinalunga, Torrita di Siena, San Giovanni d’Asso, Chiusi e Chianciano Terme.

A Casole d’Elsa, Radda in Chianti, Cetona e Colle Val d’Elsa sono previsti adeguamenti alle stazioni ecologiche già esistenti.
Dal punto di vista funzionale queste strutture sono complementari ai normali servizi di igiene urbana diffusi in ogni comune e, in particolar modo, rappresentano un punto di riferimento sia per le utenze domestiche che per quelle commerciali e produttive che devono smaltire, oltre ai normali rifiuti, anche quelli speciali, pericolosi o ingombranti. L’obiettivo fondamentale delle stazioni ecologiche è quello di potenziare al massimo il processo di raccolta differenziata sia in senso quantitativo, che qualitativo.

Per attivare il piano delle stazioni ecologiche nell’ambito del Piano provinciale e di quello industriale, la comunità di ambito Ato8, si è avvalsa, a partire dal 2003, dei finanziamenti della Fondazione Mps. In tre anni sono stati stanziati 550 mila euro grazie ai quali molti comuni della provincia hanno potuto usufruire di questi punti di raccolta per migliorare la gestione dei rifiuti.

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