Investimenti e opere pubbliche in Toscana: un convegno oggi a Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 febbraio 2006 13:09
Investimenti e opere pubbliche in Toscana: un convegno oggi a Firenze

Basso indice di mobilità, basso autocontenimento e elevata attrattività: questo l’identikit delle imprese che operano nei lavori pubblici nella nostra regione emerso dal convegno di questa mattina organizzato a Firenze dall'IRPET.
La Toscana, pienamente coinvolta in un processo di ammodernamento del sistema infrastrutturale, che si va operando tanto a scala locale quanto nazionale ed europea, nel 2004 ha registrato importi per lavori in opere pubbliche pari a 1.122 milioni di euro, per 4.581 aggiudicazioni.

In media, valutando le risorse pubbliche impiegate per ammodernare e migliorare il patrimonio infrastrutturale toscano, dal 2000 ad oggi sono stati eseguiti lavori per 460 milioni di euro l’anno (solo contando le aggiudicazioni di importo superiore ai 150 mila euro).
In questo contesto la dimensione media degli importi rimane comunque molto bassa, pari a 245 mila euro, e in particolare le amministrazioni comunali, alle quali fa capo il 65% delle aggiudicazioni, avviano una grande quantità di interventi, spesso di manutenzione e recupero, per un importo medio di poco superiore ai 100 mila euro.

Una condizione, questa, caratteristica non soltanto della nostra regione, che indica capillarità degli interventi ma anche dispersione di impegno; tanto dovuta alla carenza di risorse, che spinge a distribuire le iniziative in più fasi e momenti, che alla difficoltà di programmazione ad essa in parte collegata.
La capacità di attivazione economica e occupazionale di questi investimenti è elevata: il Pil attivato attraverso l’acquisto di beni e servizi all’interno della regione e al di fuori di essa è di 123 euro ogni 100 di spesa in opere pubbliche e, nonostante solo il 60% di questi importi rimanga in Toscana (il resto riguarda importazioni) l’attivazione economica determina una significativa capacità di creare reddito anche per la regione.

Il tasso di attivazione occupazionale è molto alto per l’elevato coinvolgimento del settore delle costruzioni -13 unità di lavoro per 1.000.000 euro. Le opere pubbliche, dal 2000 ad oggi dunque, presentano un’elevata capacità di attivazione locale che deve, però, confrontarsi con l’ampia presenza di imprese aggiudicatarie provenienti da fuori regione – da noi operano infatti imprese laziali, campane, emiliane e lombarde. Pochi e di importo medio basso i lavori aggiudicati a imprese della regione, a causa forse di una scarsa attrattività di un mercato poco concorrenziale o scarsamente remunerativo - le imprese qualificate toscane sono solo il 4% del totale nazionale-, di un sistema produttivo poco strutturato –il 50% delle imprese iscritte nel paese sono imprese di capitale.

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