Pontedera produce teatro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 settembre 2005 23:18
Pontedera produce teatro

Nell’attesa della consegna del nuovo Teatro Era, prevista per i primi mesi del 2006, la Fondazione Pontedera Teatro rimanda l’ormai tradizionale appuntamento con il festival Generazioni, e propone invece al Teatro di Via Manzoni dal 30 settembre al 18 dicembre 2005 un progetto dal titolo PONTEDERA PRODUCE TEATRO. Con un impegno significativo sul fronte della produzione, nonostante la crisi di risorse che investe tutto il teatro italiano, la Fondazione mette in campo ben 7 nuove produzioni teatrali e una novità editoriale.

C’è molta attesa per il nuovo spettacolo della Compagnia Laboratorio, ASPETTANDO GODOT di Samuel Beckett, regia di Roberto Bacci (in scena per 5 settimane dal 21/10 al 27/11, prima assoluta).
Un avvenimento particolare lega il regista pisano al grande drammaturgo irlandese.

Nel 1984, il Teatro di Pontedera aveva avuto l’onore di produrre per l’Italia un progetto dal titolo Beckett directs Beckett, una trilogia (Aspettando Godot, Finale di Partita e L’Ultimo nastro di Krapp) con la supervisione di Samuel Beckett stesso e l’interpretazione del S. Quentin Drama Workshop diretto dall’ex ergastolano e amico di Beckett, Rick Cluchey. Racconta Roberto Bacci: “Quell’esperienza è stata per noi fondamentale per percepire ‘dal vivo’ il tipo di lavoro che lo stesso Beckett intendeva si realizzasse nella messa in scena delle sue opere, soprattutto per ciò che riguardava la libertà possibile all’interno di una macchina drammaturgica assolutamente precisa e ‘musicale’.

Cosi, quando Aspettando Godot è diventato il fantasma a cui dare corpo, la scelta di come lavorare per la sua messa in scena non poteva che essere quella della fedeltà alla scrittura originale, trovando tuttavia i necessari tradimenti per dialogare con il testo”.

Anche EROS E PRIAPO (dal 5 al 9 ottobre), già presentato con successo a Fabbrica Europa 2005, porta la firma di Roberto Bacci assieme a quella di Massimo Verdastro, che ne è il magistrale interprete. Lo spettacolo nasce dalla folgorazione per l’opera omonima di Carlo Emilio Gadda, una fiammeggiante invettiva contro il fascismo, in cui lo scrittore milanese dà corpo alle sue rabbie più ingestibili, facendo i conti con l’ingombrante figura del Duce, di cui precendentemente era stato plauditore.

La Fondazione Pontedera Teatro ha deciso di investire su un giovane gruppo che lo scorso autunno ha partecipato alle “4 giornate di lavoro teatrale” organizzate in occasione dei 30 anni del centro teatrale di Pontedera, il Teatro Minimo di Andria, co-producendo lo spettacolo VICO ANGELO CUSTODE (dal 12 al 15 ottobre, prima assoluta).

La storia corre sul filo del grottesco. Tre fratelli, tre adolescenti di trent’anni, devono confrontarsi con l’improvvisa morte della madre, a cominciare dal fatto che devono trovare i soldi per il funerale prima di potere rendere pubblico il fatto … Per loro è la tragedia massima ma anche l’opportunità di riuscire finalmente a crescere.

Si intitola STUDIUM TEATRALNE HAMLET (2 e 3 dicembre), la coproduzione internazionale con il gruppo Studium Teatralne di Varsavia, diretto da Piotr Borowski, collaboratore di Jerzy Grotowski in Polonia e successivamente al Workcenter di Pontedera.

Sottile, delicato, questo Amleto polacco è un eroe dei nostri giorni. Quando si ritrova sulle spalle il peso della storia, non resiste alla pressione e cade nella follia, tentando di stabilire un contatto con Dio.

E’ ancora in fase di definizione la nuova co-produzione con il Teatro Francesco di Bartolo di Buti, partner storico di Pontedera Teatro, con la regia di Dario Marconcini. Sarà presentata in prima assoluta dal 15 al 18 dicembre.

Completano il programma di Pontedera Produce Teatro LA MACCHINA INFERNALE di Jean Cocteau, esercitazione con gli allievi del Corso / Progetto PINTER, a cura di Luisa Pasello (dal 30 settembre al 2 ottobre), e il nuovo teatro reportage del Teatro di Nascosto – Hidden Theatre, “RIFUGIA-TI o chi fugge dalle guerre, oppressioni, torture per cercare un futuro libero trovando sempre più frontiere chiuse…” (Volterra, garage sotterraneo, 1 ottobre - prima assoluta).
Lo spettacolo diretto da Annet Henneman è realizzato all’interno dell’Accademia di Teatro Reportage per richiedenti asilo e rifugiati, creata dalla stessa regista a Volterra qualche anno fa, e in collaborazione con diversi enti, tra cui il Centro Interculturale Porto Franco della Regione Toscana.

Partecipano a questo grande happening numerosi ospiti, tra cui Judith Malina e Hanon Reznikov del Living Theatre e diverse personalità politiche, tra cui Nichi Vendola e Tania de Zulueta, e altri parlamentari che hanno accettato di portare in scena una delle più brucianti questioni dell’agenda politica internazionale: la fuga, l’inferno e i viaggi della speranza di milioni di persone.

Per quel che riguarda la produzione editoriale della Fondazione Pontedera Teatro è da segnalare sabato 22 ottobre (Teatro di Via Manzoni, h 18.30, ingresso gratuito) la presentazione del libro CHARLES DULLIN - La ricerca degli dei.

Pedagogia di attore e professione di teatro, a cura di Daniele Seragnoli, edito da ETS.

Gli spettacoli iniziano alle ore 21 (tranne la domenica ore 17, lunedì e martedì riposo). I biglietti mantengono i prezzi della scorsa stagione, 8 euro (intero) e 6 euro (ridotto) e possono essere acquistati direttamente in teatro prima degli spettacoli.

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