Cure odontoiatriche pubbliche per disabili, Pieri (FI): "Il Comune ha fatto fallire il Progetto odontoiatria della Regione. Il centro in via Ponte di Mezzo non funziona"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 agosto 2005 23:55
Cure odontoiatriche pubbliche per disabili, Pieri (FI):

Firenze, 25 Agosto 2005- "Come mai il progetto della Regione Toscana, «Progetto odontoiatria», non è mai stato attuato a Firenze dando luogo a chiare carenze organizzative, strumentali e tecnologiche che causano per i pazienti lunghe attese e la necessità di doversi rivolgere a strutture private ben più costose? Quali provvedimenti il sindaco intende assumere per promuovere l'attuazione dei programmi previsti per facilitare la fruizione delle prestazioni sanitarie da parte dei soggetti disabili nell'ambulatorio specializzato in via Ponte di Mezzo?" Lo chiede il consigliere comunale di Forza Italia, Massimo Pieri che ha rivolto al sindaco un'interpellanza per avere notizie sul futuro del "Progetto odontoiatria", riferendo le difficoltà denunciate dai cittadini che devono ricorrere a cure odontoiatriche riservate ai disabili presso di via Ponte di Mezzo e "devono sottostare ad interminabili liste di attesa che oscillano dai dodici ai diciotto mesi - ha proseguito Massimo Pieri - .

Bisogna ricordare che stiamo parlando di un centro di eccellenza che può offrire prestazioni di secondo e terzo livello, come odontoiatria conservativa, ortodonzia e protesi, rivolte a soggetti disabili collaborativi e non. Ma nonostante la Regione abbia determinato con il suo progetto tempi di attesa non superiori ai 30 giorni, al centro in via Ponte di Mezzo, questi limiti temporali sono completamente disattesi con gravi ripercussioni per i pazienti che o aspettano lunghi mesi o si rivolgono a strutture sanitarie private con un esborso di denaro sicuramente superiore mentre il progetto parla di esenzioni per le categorie socialmente svantaggiate".

"Siamo di fronte ad un fallimento del progetto regionale - ha concluso Massimo Pieri - e di questo il sindaco dovrebbe darne conto alla cittadinanza".

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