Monte dei Paschi-Unicoop come Ricucci?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 luglio 2005 13:10
Monte dei Paschi-Unicoop come Ricucci?

Fanno scalpore le notizie riportate oggi dal Corriere della Sera (pag. 27) che individua in Unicoop Firenze la capocordata delle coop toscane che, escluse dalla partita Unipol-Bnl, tenterebbero ora la scalata del Monte per conto proprio.
«L’Unicoop Firenze sta al Monte dei Paschi di Siena come Stefano Ricucci sta alla Rizzoli». E’ la considerazione del Presidente di Alleanza Nazionale in Consiglio regionale Maurizio Bianconi. «Altro che banca – sbotta Bianconi – è ormai chiaro a tutti che il Monte dei Paschi rappresenta il braccio economico dei Ds in Toscana ma non solo, un pezzo organico al nostro avversario politico da combattere politicamente come tale».
Una battaglia che Bianconi e il gruppo regionale toscano di An hanno già avviato nella scorsa seduta di consiglio regionale, la scorsa settimana, quando era in discussione una mozione sottoscritta dai capigruppo di Ds, Rifondazione comunista, Comunisti italiani, Margherita, Sdi e Verdi «Contro le modifiche al disegno di legge per la tutela del risparmio penalizzanti l’attività del sistema delle fondazioni bancarie».

In quella circostanza, An è stata la sola formazione politica ad esprimere voto contrario: «Non solo non abbiamo firmato la mozione – racconta Bianconi – ma abbiamo votato contro. Già prima delle ultime elezioni regionali abbiamo ritenuto di trovare un momento emblematico negativo o comunque probante del legame fra politica regionale e mondo bancario nel fatto che Claudio Martini (governatore attentissimo agli interessi popolari della nostra regione e che proviene da un partito dalle radici operaie) abbia scelto proprio il salone del Monte dei Paschi per presentare la propria candidatura a presidente del centrosinistra.

Un segno del mondo che cambia, certo, ma anche un segno del fatto che il Monte dei Paschi è il maggior azionista di Martini».
«E il peggio è che con gli avversari politici in carne ed ossa si parla dialetticamente, mentre lì c’è la forza dei soldi. Perciò abbiamo ritenuto di non muovere un dito e di assistere, lieti, alla lite interna al centrosinistra sperando che si facessero male: loro e il Monte dei Paschi».

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