Londra: esplosioni in tre stazioni del metro e su un bus
A Colle Valdelsa il sindaco e la comunità islamica locale: Il dialogo deve andare avanti

Redazione Nove da Firenze
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21 luglio 2005 16:46
Londra: esplosioni in tre stazioni del metro e su un bus<BR>A Colle Valdelsa il sindaco e la comunità islamica locale: <I>Il dialogo deve andare avanti</I>

Ancora 4 bombe artigianali alla stessa ora e panico a Londra. Chiuse 3 linee del metro. Per ora la polizia annuncia soltanto feriti lievi. Non si tratterebbe di un secondo 7 luglio. E' ricercato un uomo con maglietta blu. ma fonti affermano che ci sarebbe già un fermato vicino Downing Street. Le stazioni della metro sono: Warren Street (dove ci sarebbe stata una sparatoria), Sheperd's Bush e The Oval. Irruzione delle teste di cuoio in un ospedale

"Il percorso di integrazione andrà avanti anche se siamo consapevoli che si tratta di argomenti complessi e che richiederanno ulteriori momenti di confronto e di dialogo con la popolazione".

Questo il commento di Paolo Brogioni, sindaco di Colle di Val d'Elsa dopo la presentazione pubblica del progetto del parco urbano pubblico di San Lazzaro e del centro culturale islamico che si è svolta martedì sera, 19 luglio, alla Badia.
"L'obiettivo del terrorismo internazionale è quello di ridurre gli spazi di democrazia alimentando i conflitti fra le nazioni ed i popoli - continua Brogioni -. L'amministrazione comunale è convinta che l'integrazione e l'uguaglianza dei diritti e dei doveri rappresentino uno dei fattori fondamentali, assieme a una adeguata azione repressiva, per sconfiggere il terrorismo ed isolare fondamentalismo ed estremismo.

Gli incontri come quelli di martedì scorso sono occasioni di confronto e di partecipazione che dovrebbero svolgersi in maniera pacata e senza pregiudizi, cercando di chiarire le diverse posizioni. La presentazione pubblica del progetto del parco di San Lazzaro e del nuovo centro culturale islamico doveva essere un momento di confronto e di dialogo su una proposta di riqualificazione di un'area della nostra città. E' stata un'occasione persa a causa degli atteggiamenti facinorosi di una piccola parte dei presenti che hanno impedito alle altre persone di cogliere il senso dell'iniziativa e di comprendere gli interventi che interesseranno l'area di San Lazzaro".

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"L'amministrazione è sempre stata infatti disponibile al confronto tenendo in considerazione le differenti opinioni e le richieste da parte della popolazione. Non è un caso che le attività del centro culturale - continua il sindaco - saranno regolate dal protocollo d'intesa. Un atto unico nel suo genere che darà garanzie reciproche alle due parti con un coordinamento e un accordo costante sul programma delle attività. Senza dimenticare che il parco di San Lazzaro verrà sistemato e non smantellato".

"Il parco - spiega ancora il primo cittadino colligiano - sarà riqualificato e valorizzato con nuovi spazi verdi, piste ciclabili e pedonali e aree attrezzate per bambini e ragazzi, una zona nuova che sarà aperta a tutti i cittadini e che comprenderà il nuovo centro culturale islamico, la cui una struttura è stata progettata in modo da non creare problemi di impatto ambientale".
"La porta del dialogo e del confronto con i cittadini rimarrà sempre aperta - conclude Brogioni - perché il progetto di Colle vuole essere un esempio di integrazione e di rispetto reciproco, un'opportunità di crescita sociale e culturale per ognuno di noi, una scelta che può superare le perplessità e gli equivoci che si sono creati attorno alla vicenda".


La comunità islamica locale è pienamente d'accordo con l'amministrazione comunale e ha ribadito la volontà di continuare sulla strada del dialogo e del confronto soprattutto con chi ha manifestato dubbi e perplessità sulla realizzazione del centro culturale islamico nel quartiere della Badia. "Siamo delusi per quello che sta succedendo - affermano i rappresentanti della comunità islamica locale - per la strumentalizzazione della vicenda e soprattutto per la mancanza di un confronto e di un dialogo aperto e rispettoso verso le scelte dell'amministrazione comunale e il percorso di integrazione intrapreso da molti anni".

"Comprendiamo la paura e l'insicurezza della popolazione anche alla luce degli ultimi attentati terroristici a Londra, atti che condanniamo totalmente - continuano - ma la nostra comunità è ormai integrata nella società colligiana da molti anni. Molti di noi infatti vivono e lavorano a Colle, hanno figli nati in Valdelsa che parlano la lingua italiana, si considerano in pieno cittadini italiani e le nostre culture convivono senza alcun tipo di problema e in armonia con le leggi e le tradizioni dell'Italia, il paese che ci ospita".

"La comunità islamica colligiana sta crescendo, ha bisogno di uno spazio più adeguato in cui poter svolgere le sue attività religiose e culturali. Per questi motivi ha inoltrato una regolare richiesta all'amministrazione comunale che ha individuato un'area compatibile alle nostre esigenze nel quartiere della Badia". "Chi continua a opporsi alla costruzione del nuovo centro culturale islamico - concludono i rappresentanti della comunità islamica locale - dimostra di essere contrario alla nostra stessa comunità.

Il nostro auspicio è che ci sia una collaborazione e un dialogo sempre maggiore fra tutti i soggetti coinvolti e in primo luogo con gli abitanti della Badia con la profonda convinzione di realizzare quella che può essere considerata una grande opportunità sociale, civile e culturale per Colle".

"In qualità di presidente del circondario Valdelsa e in pieno accordo con tutti i sindaci della Valdelsa senese (Poggibonsi, Monteriggioni, San Gimignano, Casole d’Elsa, Radicondoli, oltre ovviamente a Colle di Val d’Elsa) -commenta Giacomo Bassi Presidente del circondario Valdelsa- intendo esprimere un totale sostegno e una piena condivisione all’iniziativa del Comune di Colle di Val d’Elsa e della comunità islamica senese di dare vita a un nuovo, più organizzato e funzionale centro culturale islamico nell’ambito di un complessivo progetto di riqualificazione urbana dell’area di San Lazzaro.


Sono fermamente convinto che solamente attraverso la pratica quotidiana del dialogo e del confronto accompagnato da azioni amministrative concrete come quella progettata a Colle di Val d’Elsa possano attivarsi le condizioni per una convivenza pacifica e fruttuosa fra persone di etnia, cultura e religione diverse e possa realizzarsi quell’integrazione sociale che rappresenta un valore perseguito da sempre in terra di Valdelsa.
Intendo inoltre esprimere la più sincera solidarietà al sindaco di Colle di Val d’Elsa, Paolo Brogioni e all’imam, Feras Jabareen per i volgari attacchi e le espressioni razziste di cui sono quotidianamente oggetto ad opera di gruppi e partiti politici che, perseguendo il solo obiettivo di lucrare qualche consenso, non si pongono minimamente il problema dell’integrazione fra le persone e della ricerca della convivenza pacifica esasperando la questione e fomentando odio e divisione".

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