Com'e' andata la pedalata nella Firenze che sogniamo?

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 giugno 2005 14:49
Com'e' andata la pedalata nella Firenze che sogniamo?

L'aria del mattino è fresca, ma non frizzante, dopo una notte di caldo afoso: i ciclisti pedalano tranquilli in una Firenze semivuota, quieta e silenziosa. Non è ferragosto, ma un normale giorno feriale di inizio estate (il 28 giugno 2005). Sono le sei e un quarto del mattino, però. "L'idea - spiega il presidente Giovanni Lopes Pegna - è che solo a quest'ora è possibile vedere la Firenze in cui tutti noi vorremmo viviere: una città senza rumori, odori e fetori. Una città vivibile, dai ritmi tranquilli e rilassati.
I partecipanti alla pedalata hanno dovuto fare una levataccia, per essere in piazza della Signoria alle sei del mattino.

Ma ne è valsa la pena. In questo periodo dell'anno, a quell'ora, è giorno fatto, per cui la città si presenta in un volto assolutamente inconsueto, bella come non mai. I ciclisti se la godono tutta, la Firenze dei sogni. Fra di loro è possibile scorgere anche l'assessore Claudio Del Lungo ed il presidente della VI commissione consiliare Gregorio Malavolti.
La partenza è alle 6:15 da piazza della Signoria, dove le rondini volteggiano leggere. I piccioni arriveranno solo più tardi. In via Calzaiuoli ci sono solo alcuni mezzi del Quadrifoglio, che stanno preparando la strada per la bolgia di turisti che si riverserà nel "salotto buono" solo fra poche ore.

Il Duomo si erge imponente in una piazza deserta. Patrizio Suppa (il "babbo" della Critical Morning) guida il gruppo fino in piazza San Marco e via Lamarmora, dove i ciclisti danno il passo ai primi autobus del mattino. E poi via, per un tratto dei viali fino a via dell'Agnolo. Sulla pista ciclabile, perchè i viali di circonvallazione sono già abbastanza animiati anche a quest'ora (sono le 6:30).
Di nuovo in centro. Piazza S. croce è sommersa dalle tribune del calcio storico. Raggiungiamo il ponte alle Grazie, non ancora illuminato dai raggi del sole, nascosto dalla foschia di una notte eccessivamente afosa; in piazza Pitti sosta per classica la foto-ricordo.

Sono le sette, quando lo stomaco dei ciclisti inizia a reclamare la colazione. Dove andiamo? disquisizioni sulla migliore pasticceria del centro storico (le opinioni sono tante almeno quanti sono i partecipanti). Ok, ma prima passiamo dal ponte Santa Trinita, per vedere i nuovi occhi di gatto in cristallo installati per segnalare la pista ciclabile di notte.
E poi... tutti in pasticceria! Alle 7:30 i partecipanti si avviano verso casa o verso il luogo di lavoro. Un'esperienza che ha regalato a tutti il ricordo della Firenze ideale.

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