Sapientemente pubblicato nel tardo pomeriggio di venerdi, con tre quarti dell'Italia distratti dalla calura

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 giugno 2005 13:30
Sapientemente pubblicato nel tardo pomeriggio di venerdi, con tre quarti dell'Italia distratti dalla calura

Il bollettino Consob con la notizia della multa di 3 milioni e 300 mila euro inflitta alla banca Monte dei Paschi di Siena per la vicenda dei prodotti finanziari MyWay/4You, ha avuto il suo effetto sperato: il silenzio.
Il giorno dopo, il maggiore quotidiano economico e finanziario gli ha dedicato un piccolo riquadro, mentre tutti gli altri giornali grossomodo hanno dato la notizia. Ma un commento? Una presa di posizione dei multati, o di coloro che in qualche modo sono coinvolti nella vicenda, a parte una "voce indiretta" di Mps?
Tacciono anche le associazioni di consumatori che hanno quasi tutte partecipato ai tavoli di conciliazione, in cui hanno conciliato lo 0,8% di tutti sottoscrittori di questi prodotti, con tanto di contributo di 150 euro da parte di Mps per ogni pratica esaminata per un complessivo esborso di circa un milione di euro.
Tacciono tutti i politici che avevano asserito di voler tutelare i risparmiatori e che per questo avrebbero approvato, sull'onda dello scandalo di questi prodotti oltre a Cirio e Parmalat, una nuova legge sul risparmio che ancora langue in Parlamento.
"La politica del governatore di Bankitalia risulta vincente ad ogni livello -commenta Vincenzo Donvito, presidente Aduc- anche psicologico: stabilita', stabilita' e stabilita'...

a qualunque prezzo.
Ed ecco che nel Paese in cui le banche che falliscono vengono sempre inglobate e salvate da altre banche, stabilendo alla fine un'assenza di mercato e un'omologazione dei costi e dei servizi sempre a vantaggio dei banchieri contro i risparmiatori, la reazione ad una delle piu' grosse multe inflitte nella storia del risparmio segue a ruota questa logica.
Sia chiaro, non ce la stiamo prendendo con chi fa informazione, che in linea di massima raccoglie cio' che sente e legge, anche se qualche stimolo, se avesse voluto, avrebbe potuto darlo.

E non ce la stiamo neanche prendendo con coloro che, sulle disgrazie dei risparmiatori, ci campano (ognuno fa il suo mestiere). Ma ce prendiamo con i nostri governanti e legislatori, in quanto deputati a tutelare il bene pubblico, mentre sembrano intenti a dar corpo e gambe alla politica del governatore a vita di Bankitalia, prostrandosi alla politica specifica di una delle piu' potenti banche italiane".

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