Immagini e scatti rubati al degradato quartiere della Downtown di Los Angeles

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 maggio 2005 14:25
Immagini e scatti rubati al degradato quartiere della Downtown di Los Angeles

Sotto la mole cinquecentesca del Conservatorio di San Girolamo, nel cuore dell’antica Montepulciano, Il CantinoneArte Teatri nato dal recupero architettonico di uno dei più importanti complessi storici della città, prosegue anche durante il periodo estivo la sua programmazione artistica.
Un progetto ambizioso che vede unite varie forme d’arte: dal teatro, alla danza, al cinema, alle arti figurative, così come avverrà il prossimo 4 giugno 2005, quando alle 18 all’intero della splendida galleria centrale, s’inaugurerà l’esposizione del Reportage Fotografico “Lost Angels” del giovane fotografo, già conosciuto a livello internazionale, Alfredo Falvo.


Fortemente attratto dalla tematica del reportage sociale, anche in questo progetto Alfredo Falvo ci mostra con le sue foto uno spaccato di un’America poco conosciuta, quella dei sobborghi di Los Angels. Lo Skid Row, che copre un area di circa 50 isolati, proprio vicino all’estremo lusso di Hollywood, è una delle più grandi concentrazioni di senzatetto( 41.000 persone) che fa di Los Angeles la prima città del terzo mondo negli Stati Uniti.
Il CantinoneArte teatri con questa mostra porta a Montepulciano il racconto di un mondo diverso dalla realtà di questi luoghi e forse, proprio per contrasto, capace di provocare in chi guarda, un allargamento degli orizzonti di valutazione e una riflessione sulle dimensioni della propria quotidianità.
“Mi trovavo a Los Angeles per lavoro, e un mio amico si è offerto per portarmi in macchina a fare un giro della città – racconta il fotografo chiancianese Alfredo Falvo –L.A.

in verità non è mai piaciuta moltissimo, e a confermare ciò, durante il nostro percorso non vidi nulla che attirasse particolarmente la mia attenzione fino a quando …superato il “Financial District” ci trovammo in una strada che sembrava un accampamento!
Era 5th Street, downtown. Una traversa di San Pedro, la strada sulla quale stavamo viaggiando.
“Welch svolta per favore, puoi entrare dentro a quella strada?”
Lui, un po’ esitante, mise la freccia e nel giro di pochi secondi, fuori dai nostri finestrini, prese forma uno spettacolo raccapricciante.


Gruppi di uomini e donne vestiti di cenci con fare sospetto su entrambe i lati della strada.
Qualcuno sdraiato, sembrava morto.
Le tende montate sui marciapiedi tra cartoni e rifiuti.
Qualcuno fumava il crack lanciando occhiate furtive verso la nostra auto mentre una donna seminuda si prostituiva sul lato della strada.
Non potevo credere ai miei occhi. Ero a due passi da Hollywood, ed ero dentro a un inferno che non avrei pensato potesse esistere.
“Devo fare qualcosa” pensai “il mondo ne deve prendere coscienza!”
E qui ebbe inizio il mio lavoro sullo Skid Row.
Alfredo Falvo studia fotografia a New York presso l’International Center of Photography (1999-2000).
Nello stesso periodo fa uno stage presso l’agenzia Magnum (N.Y.)
La sua tematica principale è quella del reportage sociale dal quale si sente sempre più attratto in quanto gli permette di conoscere realtà a lui così lontane.
Tornato in Italia inizia a lavorare commercialmente e le sue fotografie vengono pubblicate su varie riviste quali Slow Food, il Gambero Rosso, Monsieur, Arrivederci, etc.
Nel luglio del 2003, grazie ad una borsa di studio, partecipa ad un corso di fotogiornalismo presso l’Istituto Europeo di Design di Roma.
Le sue fotografie sono state esposte a New York, Los Angeles, Milano e Pozzallo (Sicilia).

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