Al Green Park Resort di Tirrenia per conoscere il giovane chef Luca Landi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 maggio 2005 19:30
Al Green Park Resort di Tirrenia per conoscere il giovane chef Luca Landi

La scommessa più ambiziosa: dimostrare che con pochi e semplici ingredienti (e molta creatività) si può preparare un piatto sopraffino che intriga e delizia i commensali. A lanciare la sfida è un giovane chef, Luca Landi 31 anni, nativo di Lucca, che esprime la sua arte gourmet nelle cucine del Green Park Resort di Tirrenia, 4 stelle superiore, recentemente promosso a pieni voti dall’OHG, un “Superior First Class Hotel”. Executive Chef al Green Park Resort da maggio 2000. Landi sovrintende con maestria i tre ristoranti del complesso, il Ristorante gourmet “Lunasia”, “Le Ginestre” e l’estivo “Barbecue Restaurant” a bordo piscina.

È un “kitchen lab”, un laboratorio di ricerca dove si esprime pienamente la fantasia di questo estroso cuoco italiano. Le preparazioni raffinate dei piatti, dall’aspetto colorato e attraente, rendono i suoi menù un susseguirsi di sorprese e di sapori. Merito di una passione innata, di una insaziabile voglia di conoscere e di una formazione dove alla tradizione italiana si sono innestate importanti esperienze francesi e catalane.
Dopo gli studi all’Ipsars di Marina di Massa, Landi comincia a far esperienza presso ristoranti e alberghi toscani.

Parte quindi per fare pratica a Parigi al Ristorante “Closerie des Lilas” e all’Hotel Royal Monceau. Dopo un’esperienza a Firenze all’Enoteca Pinchiorri, va in Spagna e fa due stages presso gli innovativi chef catalani al “Commerç 24” di Barcellona e a “El Celler de Can Roca” di Girona, ambedue seguaci della scuola del celebre Ferran Adrià. Qui impara tecniche particolari come l’uso del sifone, che metterà in pratica una volta in Italia, e che oggi fanno dei suoi piatti dei veri capolavori d’originalità.

Uno stage a Parigi, al Ristorante “Louis XV” dell’Hotel de Paris di Montecarlo, sotto la direzione del primo chef di Alain Ducasse, completa il suo apprentissage presso i due mostri sacri della gastronomia mondiale, il primo più estroso, il secondo più rigoroso.
Alla base Landi utilizza prodotti semplici e genuini, perlopiù del territorio toscano, che però vengono continuamente manipolati, sperimentando nuovi accostamenti di forme e di sapori. Via allora agli aperitivi “tapas style” variopinti e piccanti, alle aragostelle in soufflé, ai carciofi a forma di gelato, o ancora al parmigiano in granita o in tempura: piatti veloci per un drink appetitoso a bordo piscina in una calda serata d’estate.
Sarebbe un errore però, definire la sua cucina “new style”.

Sebbene ami sperimentare infatti, Landi trae anche ispirazione da antiche ricette regionali. La sua curiosità lo ha spinto infatti a consultare antichi testi di cucina custoditi nella Biblioteca Nazionale di Firenze, che oggi ripropone in chiave moderna, e che conserva in un suo ricettario personale. Piatti importanti cucinati con metodi classici preparando, come un tempo, tutto “in casa”, ma in modo “leggero” rispettando il giusto apporto calorico delle pietanze. Citiamo ad esempio dalla Grande Carte estiva: come antipasto, l’Aragosta caglio fresco e fragole al profumo di bergamotto; come primo i Tortellini di formaggio caprino, scaloppa di fegato grasso arrostita e schiuma di mango; per continuare con un piatto di mare come il Pavé di branzino arrostito al lardo, purea di sedano rapa al burro di cacao e chips di verdure candite, o un piatto dell’entroterra come la Costata di maiale di Cinta senese cotta sulla cotenna in tegame e patata boulanger; e per concludere un dessert come le Nuvole di cocco e crema di banana con caffè e piccola piña colada al platano.

La Carta propone anche un “Menù Fantasia” che prevede: Girandola di sollecitazioni gustative; Aperitivo Pica Pica; sei portate selezionate dalla Grande Carte; puzzle di sensazioni zuccherine, il tutto a 60 euro a persona vini esclusi. Oppure il “Menù Mercato”: Aperitivo Pica Pica, quattro portate selezionate dalla Grand’ Carte, Friandises, il tutto a 45 euro a persona vini esclusi.
Speciali poi i suoi dolci, in particolare i gelati artigianali, come il gelato di cioccolato all’olio, allo yogurt, all’arancia, alla vaniglia, al limone e all’ananas, e dai gusti audaci come quello al carciofo o al finocchio.

Buonissime anche le torte: particolare quella con i bischeri, la classica orlatura pizzicata toscana, oppure le torte di mele, le torte della nonna con cioccolato e vaniglia, e le crostate di marmellate. I tre ristoranti diretti da Luca Landi si trovano all’interno del Green Park Resort, ognuno con uno stile architettonico diverso. Un piccolo esempio di design è il Lunasia, immerso nel verde della pineta in una costruzione a vetri che ricorda la forma ellittica di una barca, con tanto di fumaiolo: un effetto “piroscafo”creato da un alto elemento che spicca rispetto all’edificio.

Le pareti di vetro scandite da colonnine danno un senso di trasparenza, dove tutto è a vista, anche la cucina. Il ristorante “Le Ginestre” è più tradizionale, elegante, con un American Bar all’ingresso e adatto anche, per la sua capacità fino a 400 persone, a ricevimenti e convegni.
Il Green Park Resort si trova nella pineta di Tirrenia, a pochissimi chilometri da Pisa, in una zona dove sorgevano dei famosi studios cinematografici tra gli anni ’30 e ’60. Fiore all’occhiello è il centro benessere di 2 mila metri quadri che offre attrezzature e trattamenti di altissimo livello.

Avvolte da una lussureggiante vegetazione mediterranea punteggiata dai vivaci colori di bouganville e hibiscus, le 148 camere sono disposte in cinque ville, arredate in stile contemporaneo dai colori tenui, con la massima cura dei dettagli e dei comfort. Piscina, due campi da tennis. Alcuni campi da golf si trovano nelle vicinanze.
Soft Living Places
Il Green Park Resort (4 stelle superiore) a Tirrenia fa parte del Gruppo Soft Living Places, che possiede e gestisce anche l’Hotel Byron (5 stelle lusso) a Forte dei Marmi e l’Hotel Plaza e de Russie (4 stelle superiore) a Viareggio, tre strutture diverse come tipologia ma accomunate dalla stessa filosofia di accoglienza e standard di servizio.

Il nome del Gruppo, Soft Living Places, definisce dei luoghi dove sentirsi circondati da un’attenzione calda e discreta e lasciarsi coccolare da un comfort sottile e raffinato.

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