I trentenni visti da cinque generazioni di registi attraverso un viaggio nel cinema italiano dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, narrato dalle voci dei protagonisti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 aprile 2005 14:51
I trentenni visti da cinque generazioni di registi attraverso un viaggio nel cinema italiano dalla fine degli anni Cinquanta ad oggi, narrato dalle voci dei protagonisti

E' il contenuto del film-documentario I nostri trent’anni. Generazioni a confronto, di Giovanna Taviani, che sarà presentato sabato 30 aprile p.v., con inizio previsto per le ore 17.30 e con ingresso gratuito, nei locali di Palazzo Grifoni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.

All’evento, organizzato dall’Associazione Fiera del Libro Toscano e dall’Associazione Olifante, con il patrocinio del Centro Cinema “Paolo e Vittorio Taviani”, e coordinato dal professor Aldo Tassone, direttore del Festival France Cinéma, di Firenze, farà seguito un incontro con la regista, figlia di Vittorio e nipote di Paolo Taviani.

I nostri trent’anni.

Generazioni a confronto, presentato con successo al Torino Film Festival e a Roma (nel mese di febbraio di quest'anno), e di cui Sky ha acquisito i diritti, illustra come il cinema abbia raccontato le attese e le disillusioni di cinque diverse generazioni di registi trentenni, per quanto concerne sia i personaggi da essi rappresentati nelle proprie opere cinematografiche sia la loro personale vicenda di uomini.

Il film-documentario è strutturato in cinque parti – quattro grandi capitoli più un epilogo –, ciascuna delle quali dedicata a uno snodo particolare della storia e del cinema italiani e commentata dalla corrispondente generazione di cineasti.

… Scorrono così le immagini con le interviste agli autori – Dino Risi, Mario Monicelli, Marco Bellocchio, Bernardo Bertolucci, Paolo e Vittorio Taviani, Nanni Moretti, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì, Stefano Accorsi, Marco Tullio Giordana, Vincenzo Marra, Salvatore Mereu, Lucio Pellegrini, Andrea Porporati, Paolo Sorrentino, Daniele Vicari –, e scorrono anche quelle di repertorio relative a cinegiornali, a quotidiani, a documentari su periodi storici specifici, ma anche a back-stage, a foto di scena e a sequenze di film famosissimi (Il sorpasso, I soliti ignoti, I pugni in tasca, Sovversivi, Allonsanfan, Ecce Bombo, Mediterraneo, Ferie d'agosto).

Insomma: un cospicuo pezzo di storia d'Italia dal boom ad oggi: padri e figli;...

padri rincorsi o rifiutati, figli autoironici o degeneri,... dal miracolo economico – il cinismo di Monicelli e di Risi –, attraversando il Sessantotto – la ribellione di Bellocchio, di Bertolucci e dei Taviani –, il dopo Moro – l'ansia di Nanni Moretti –, la crisi delle ideologie e la caduta del Muro di Berlino – le fughe di Virzì e di Salvatores –, per concludere con un affresco tratto da La meglio gioventù, di Marco Tullio Giordana.

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