Collocamento dei disabili: necessità di saldare la loro formazione professionale con le reali opportunità lavorative, urgenza di accelerare i tempi per dare lavoro a centinaia di persone che attendono

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 febbraio 2005 14:04
Collocamento dei disabili: necessità di saldare la loro formazione professionale con le reali opportunità lavorative, urgenza di accelerare i tempi per dare lavoro a centinaia di persone che attendono

(25 febbraio 2005) - Il Prof. Antonio Quatraro, presidente della Fand-Federazione delle associazioni nazionali dei disabili (settemila associati in tutto il territorio fiorentino), ha rappresentato questi problemi al Presidente della Provincia di Firenze Matteo Renzi e all’assessore alle Politiche sociali Alessandro Martini, durante un incontro chiesto alla Provincia per le competenze che l’Ente ha in materia di lavoro, di formazione professionale, come anche nel settore dello sport, della mobilità e, in generale, per il suo ruolo come istituzione capace di dare messaggi culturali alla popolazione.

“Sono compiti – spiega Quatraro - tali da promuovere una mentalità più rispettosa dei diritti derivanti dalla cittadinanza attiva, e meno incline alla concessione, alla misura di emergenza”. Renzi e Martini hanno dichiarato la loro disponibilità ad affrontare le problematiche sollevate, in maniera sistematica e non episodica, soprattutto in materia di collocamento mirato (sono previste sette assunzioni). Durante l’incontro l’Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) ha introdotto il tema della mobilità per le persone disabili e della necessità di un servizio più efficiente e più rispettoso per gli utenti svantaggiati.

“E' inaccettabile - ha detto - che, non sapendo come azionare il dispositivo per disabili, si lasci a terra il passeggero”. Renato Aglini (Ente Nazionale Sordomuti) ha sottolineato la drammatica situazione dei non udenti, sia rispetto al collocamento mirato, sia rispetto alla possibilità di entrare in comunicazione con i servizi pubblici. Alfredo Lepore (Unione Mutilati per Servizio) a sua volta ha richiamato l'attenzione sull’opportunità di scelte non parziali ma sistematiche nei riguardi dei disabili e delle loro necessità.

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