Un convegno organizzato dall’Arsia ha fatto il punto sulle nuove prospettive offerte dalle fonti energetiche rinnovabili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 gennaio 2005 23:00
Un convegno organizzato dall’Arsia ha fatto il punto sulle nuove prospettive offerte dalle fonti energetiche rinnovabili

Risparmio energetico, nuove opportunità occupazionali, ricerca di rapporti ottimali fra la pratica agricola, la qualità delle produzioni e la tutela ambientale. Sono questi, in sintesi, i temi cardine del progetto “Bioenergy Farm”, attivato dalla Regione Toscana attraverso l’Arsia, Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione nel settore agricolo-forestale, nell’ambito del “Programma Nazionale Biocombustibili” PROBIO, che ha contribuito al trasferimento delle innovazioni tecniche e tecnologiche messe a punto nella filiera delle biomasse agroforestali per uso energetico e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza socio economica ed ambientale svolta dalle fonti energetiche rinnovabili.
Il progetto Bioenergy Farm, coordinato dall’Arsia dal 2001 al 2004, ha verificato, nell’ambito dei differenti ambienti agropedoclimatici toscani, la possibilità di coltivare biomasse agro-forestali.

E’ stata dimostrata la fattibilità e la sostenibilità di un sistema aziendale o interaziendale “Bioenergy Farm”, caratterizzato da un’elevata autosufficienza energetica derivante anche dalla propria capacità di produrre, raccogliere, stoccare, trasformare, commercializzare e utilizzare biomasse come fonte energetica integrativa. Infine, una volta ottenuti i risultati, è stata programmata un’ampia attività di divulgazione agli agricoltori e operatori del settore, attraverso la realizzazione di iniziative dimostrative, formative e informative, relativa alle conoscenze sulla produzione, raccolta, stoccaggio, trasformazione e utilizzazione energetica delle biomasse agro-forestali.
Il progetto “Bioenergy Farm”, realizzato con un importo complessivo di € 524.720 di cui € 61.975 finanziati dalla Regione Toscana e € 462.745 dal Ministero per le Politiche Agricole e Forestali, ha avuto tra i suoi partners, la Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna di Pisa con il ruolo di coordinamento scientifico, curato da Enrico Bonari, il Centro Interdipartimentale Ricerche Agroambientali E.

Avanzi dell’Università di Pisa, l’Azienda di Montepaldi dell’università di Firenze, la società Ecotre System s.r.l. – Servizi e Impianti Tecnologici Brevettati di Firenze, l’Industria Boschiva Balducci di Buti (Pisa), le organizzazioni professionali agricole e alcune aziende agricole toscane.
Durante il progetto sono state molte le iniziative dimostrative, di ricerca e divulgative realizzate dall’Arsia. Tra le più significative e importanti un’indagine territoriale, svolta dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, per la caratterizzazione agro-pedo-climatica dei comprensori agricoli della Regione Toscana con la predisposizione di un archivio georeferenziato; la giornata divulgativa “Biomasse agroforestali: colture per la produzione di energia” realizzata lo scorso novembre in collaborazione con il Centro Interdipartimentale E.Avanzi dell’Università di Pisa; la giornata dimostrativa “La raccolta meccanizzata delle potatura dei vigneti e degli oliveti” svolta presso l’Azienda di Montepaldi dell’Università di Firenze e il corso di formazione sulla valorizzazione energetica delle biomasse agroforestali svolto in collaborazione con AIEL.

Ma l’attività dell’Arsia si è anche concentrata sulla produzione di due quaderni “Come produrre energia dal legno” e “Le colture dedicate ad uso energetico: il progetto Bioenergy Farm” che hanno fornito un’ampia panoramica sull’uso delle biomasse agroforestali per fini energetici nella Regione Toscana.

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