Nascono i Servizi per l’assistenza psicologica ai detenuti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 gennaio 2005 19:37
Nascono i Servizi per l’assistenza psicologica ai detenuti

FIRENZE- Nascono i Servizi di assistenza psicologica per i detenuti delle carceri toscane. Oggi nella sala giunta della Regione è stato sottoscritto un Protocollo d’intesa tra l’Assessorato regionale per il diritto alla salute, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e la Fondazione “Giovanni Michelucci” per la costituzione di questi nuovi servizi, pensati per intervenire là dove si concentrano le criticità più gravi e preoccupanti, dagli autolesionismi ai tentati suicidi, ai suicidi.

“Il diritto alla salute – dice l’assessore regionale Enrico Rossi – è un diritto fondamentale dell’individuo e quindi anche dell’individuo detenuto o internato. La Regione Toscana ha già fatto molto campo dell’assistenza farmaceutica, delle malattie infettive, delle tossicodipendenze. Ora interviene anche in materia di salute mentale. Un migliore benessere psichico comporta un miglioramento della qualità della vita dei detenuti e una migliore gestione anche dal punto di vista della custodia”.


Con questo accordo la Regione Toscana si impegna a sostenere con 70.000 euro l’attuazione del Progetto “Retintegrare”, promosso dal Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria della Toscana, che ha come obiettivo il potenziamento negli istituti di reti operative interprofessionali, aperte ed in collegamento con reti esterne di enti pubblici e del privato sociale, per la presa in carico da parte di esperti psicologi delle detenute e dei detenuti in crisi per l’incarcerazione e rischio di suicidio.

Una attività che finora non veniva svolta dall’amministrazione penitenziaria per carenza di fondi ministeriali. Il progetto sarà gestito da un gruppo regionale con la collaborazione della Fondazione “Giovanni Michelucci” e prevede una fase di studio della scelta degli istituti, in base ad indicatori obiettivi (tasso delle più gravi criticità, sovraffollamento della popolazione detenuta, ecc.), l’avvio dei servizi grazie a convenzioni con gli psicologi e il monitoraggio delle varie esperienze.

(sc)

In evidenza