Legge elettorale: via libera alle norme di applicazione
Sì ai referendum consultivi a livello regionale in occasione delle tornate elettorali

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 dicembre 2004 18:37
Legge elettorale: via libera alle norme di applicazione <BR>Sì ai referendum consultivi a livello regionale in occasione delle tornate elettorali

FIRENZE – Sono legge le norme per lo svolgimento dei referendum consultivi in occasione delle tornate elettorali comprese le elezioni regionali. In attuazione dell’articolo 133 della Costituzione, è stata infatti modificata la legge toscana 12 del marzo 1976 che detta le norme sui referendum previsti dallo Statuto regionale in vigore. Il testo è stato approvato all’unanimità dall’Aula consiliare dopo che Jacopo Ferri di Forza Italia aveva annunciato il voto favorevole. Entrando nel merito della legge, con essa si regolano e si armonizzano le norme relative al procedimento elettorale previste appunto dalla legge regionale 12 del 1976 ed anche gli adempimenti previsti dalle leggi elettorali vigenti in modo da consentire la contestualità dello svolgimento dei referendum consultivi regionali e delle elezioni regionali.

La Regione Toscana, detto per inciso, con la legge 9 del febbraio 2004 già era intervenuta per regolamentare la contestualità dello svolgimento di referendum consultivi per l’istituzione di nuovi Comuni e lo svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo. Ma la legge approvata questa mattina va oltre e si propone di intervenire sulla materia in maniera più comprensiva e generale, ossia senza considerare l’oggetto specifico di un eventuale referendum consultivo, qualora sia necessario prevederne lo svolgimento nella stessa occasione in cui si svolgono le elezioni regionali o altre tornate elettorali.


La legge elettorale sarà pienamente operativa fin dalle elezioni regionali previste per il prossimo aprile. Il Consiglio ha infatti approvato sia la normativa sul procedimento elettorale, sia il regolamento per lo svolgimento delle ‘primarie’. La legge elettorale 25/2004 toccava il cuore del sistema elettorale, cioè la formula di trasformazione dei voti in seggi, ma non dava indicazioni su quelle norme di procedura necessarie al funzionamento del sistema in tutte le sue parti. Questo compito è assolto dalla normativa di attuazione licenziata dal Consiglio, che disciplina in modo completo l’indizione delle elezioni, la presentazione ed ammissione delle candidature e delle liste provinciali, le spese a carico della Regione, le spese per la campagna elettorale, con una riduzione dei limiti per ogni singolo candidato ed un aumento del tetto per i partiti.

Il regolamento per le ‘primarie’ disciplina, invece, la formazione e la gestione degli albi degli elettori, la modalità di presentazione delle liste, la costituzione delle sezioni elettorali, alcuni aspetti dell’attività del Collegio regionale di garanzia, alcune procedure nel caso di modalità di selezione dei candidati diverse dalle elezioni. E’ stato il presidente della commissione speciale che ha elaborato i testi, Agostino Fragai (Democratici di sinistra), ad illustrare brevemente i due provvedimenti in aula, mentre Giuliana Baudone ed Anna Maria Celesti hanno dichiarato il voto di astensione e contrario, rispettivamente, dei gruppi Alleanza nazionale e Forza Italia.


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