“Caffé & Stars”. I divi e il rito del caffè nelle immagini dei paparazzi di via Veneto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
30 settembre 2004 17:09
“Caffé & Stars”.  I  divi  e  il  rito del  caffè nelle immagini  dei  paparazzi di  via Veneto

Edito da Damiani Editore(http://www.damianieditore.it) è in uscita in ottobre , il volume “CAFFE’ & STARS”, con la prefazione di Vincenzo Mollica e un testo di Walter Veltroni. Un libro curioso che comincia dagli anni 40’ e racconta un frammento di storia del costume , attraverso le pause caffè delle star del cinema, illustrate e narrate dei cosiddetti “paparazzi vintage” degli anni Sessanta, che sono stati entusiasti nell’affrontare questa avventura editoriale. Erano personaggi importanti in quegli anni in cui tutto a Roma scorreva lungo il serpentone che inizia da Piazzale Brasile fino a Piazza Barberini e che porta il nome di Via Veneto.

Era l’epoca in cui le notti buie venivano accese improvvisamente dai lampi che davano il via al temporale di flash sul “malcapitato” che si vedeva inseguito e braccato da questi giovani atleti con una Leica o una Rolleiflex. Tra i tanti, un episodio particolare riguarda Mohammed Alì, che appena sbarcato dal treno alla stazione Termini di Roma fu accompagnato in un bar perché voleva assaggiare un caffè italiano,che gli avevano decantato come il più buono del mondo, e mentre si divertiva a giocherellare con lo zucchero, disse “ma non è buono come quello Americano”.

A tal proposito i divi americani non si smentivano quasi mai sui loro gusti: ecco Joe Di Maggio, seduto al tavolino di Via Veneto, bere caffè americano,o Cary Grant che, in una pausa del film “Orgoglio e Passione” del 1956 si fa servire da Sophia Loren il caffè in tazza grande.. La tradizione, invece, di un buon caffé Italiano fatto in casa con la moka ci viene spiegata con gesti meticolosi e precisi da Peppino De Filippo che ha come apprendista il figlio Luigi. La preparazione del caffè in casa, dove venivano invitati gli stessi paparazzi a documentare la tanto amata pausa, non era solo prerogativa di un napoletano Doc come Peppino, ma anche di Sophia Loren, Marcello Mastroianni, Sandra Mondaini, Nino Manfredi, Catherine Spaak, Alberto Sordi.

Perfino Federico Fellini nella sua casa romana si sottopose a questo rito, preparando personalmente il caffè , in occasione del premio Oscar ricevuto per “Amarcord” nel 1973. AL

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