32° Congresso mondiale di geologia di Firenze: un’escursione in Mugello per studiare il “caso” Alta Velocità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 agosto 2004 11:40
32° Congresso mondiale di geologia di Firenze: un’escursione in Mugello per studiare il “caso” Alta Velocità

Anche al tema delle grandi opere e della necessità di una corretta valutazione preventiva degli impatti ambientali da esse determinate sono infatti riservate specifiche sessioni di lavoro all’interno del 32° Congresso internazione di geologia, che è in svolgimento in questi giorni alla Fortezza da Basso a Firenze. Un gruppo di geologi, circa una ventina, tra cui europei, americani, giapponesi e cinesi, si sposteranno per un giorno, il prossimo 27 agosto, in Mugello per partecipare a un’”escursione” nelle zone interessate dai lavori della Tav.

“I lavori delle gallerie appenniniche: impatti sulle risorse idriche di superficie e profonde”, l’argomento di studio. A far loro da “guide”, rigorosamente in lingua inglese, saranno il professor Giuliano Rodolfi, dell’Osservatorio ambientale locale, Alberto Doni, Stefano Rossi e Luca Ranfagni dell’Arpat. Parteciperanno anche dei tecnici del Cavet, il consorzio che realizza l’infrastruttura. I venti geologi stranieri saranno alle 9 a Villa Pecori Giraldi a Borgo San Lorenzo assieme a Rodolfi, Doni, Rossi, Ranfagni ed i responsabili di Cavet per un’introduzione all’opera dell’Alta Velocità e alle problematiche connesse alla sua realizzazione.

Tutti poi si dirigeranno alla galleria di Vaglia sul fronte di scavo del Carlone verso sud, e successivamente a Moscheta e nella “Valle dell’Inferno” nel territorio di Firenzuola. Previste due visite al museo della “Pietra serena” di Firenzuola e al Palazzo dei Vicari a Scarperia. Durante il corso dell’escursione si analizzeranno le relazioni tra le tipologie ingegneristiche di lavoro e gli effetti sull’ambiente e in particolare sull’acqua. É stata realizzata e sarà distribuita ai partecipanti una guida, in lingua inglese, che illustra ed esamina la “storia” dei lavori dell’Alta Velocità in Mugello, partendo dalla descrizione della struttura morfologica, geologica e idrogeologica dell’Appennino tosco-romagnolo, specificatamente delle zone impattate, fino all’analisi delle interferenze, i drenaggi d’acqua verificatisi negli scavi delle gallerie e le tecniche usate successivamente come il “drenaggio controllato”.

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