Il ritorno delle Cicogne fra i risultati dei lavori di miglioramento ambientale svolti nella Riserva Naturale del Padule di Fucecchio

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 luglio 2004 13:02
Il ritorno delle Cicogne fra i risultati dei lavori di miglioramento ambientale svolti nella Riserva Naturale del Padule di Fucecchio

A quasi un anno dalla conclusione degli interventi di miglioramento ambientale realizzati nella Riserva Naturale del Padule di Fucecchio, nell’ambito del progetto regionale Lungo le Rotte Migratorie, è tempo di compiere un primo bilancio sui risultati.
I lavori effettuati per conto della Provincia di Pistoia dal Consorzio di Bonifica, sotto la supervisione tecnico-scientifica del Centro di Ricerca del Padule di Fucecchio, hanno consentito di creare all’interno delle due aree di proprietà pubblica (“Le Morette” e “Righetti”) una diversificazione degli habitat tale da attirare un gran numero di specie acquatiche, sia vegetali che animali.
Sono state infatti ricavate superfici permanentemente allagate, con acque profonde, in grado di soddisfare le esigenze degli uccelli che si alimentano immergendosi completamente sott’acqua (come il Tuffetto, lo Svasso maggiore, la Folaga, il Cormorano, le anatre tuffatrici ecc.); sono state destinate ampie zone ad acque basse, a favore di limicoli, aironi ed anatre di superficie; ed ancora vasti canneti dove hanno nidificato Falchi di palude, Aironi rossi, Tarabusini, Cannaiole ed altri Passeriformi del canneto.
Le sponde di “chiari” e canali sono state modellate in modo da consentirne una rapida colonizzazione da parte della vegetazione spontanea, secondo la particolare distribuzione a fasce concentriche che caratterizza le comunità vegetali di ambiente palustre.

In alcuni casi si è proceduto alla piantumazione di essenze erbacee ed arboree autoctone: ad esempio è stato impiantato un piccolo bosco di salici ed ontani per favorire la nidificazione degli aironi.
I risultati che emergono grazie alle attività di monitoraggio ambientale del Centro di Ricerca sono molto soddisfacenti: si è verificato un significativo incremento della diversità biologica dell’area interessata e sono state incrementate le capacità di automantenimento dell’area protetta, che consentiranno di dilazionare su tempi più lunghi gli interventi di manutenzione ordinaria.
Fra i risultati più gratificanti vi è stata anche l’”attrazione” di alcune specie di grandi uccelli come la Spatola e, soprattutto, la Cicogna bianca.
In particolare, per favorire la sosta e la nidificazione delle cicogne, sono state installate due grandi piattaforme su pali di sei metri di altezza.

I risultati non si sono fatti attendere e due Cicogne, attualmente presenti nell’area della Riserva Le Morette (raggiungibile da Castelmartini), hanno iniziato a frequentare una delle piattaforme.
Si tratta in questo caso di soggetti “estivanti”, ovvero non ancora nidificanti, ma l’estivazione costituisce per questi uccelli la prima fase dell’insediamento di una o più coppie riproduttive. In altre parole è possibile che l’anno prossimo questi soggetti, di ritorno dai quartieri africani di svernamento, restino legati a quest’area e vi nidifichino: sarebbe il gradito ritorno, dopo almeno tre secoli di assenza, di una specie che ha un posto di rilievo nell’immaginario collettivo.

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