E’ stato assegnato a Alessia Cristiani, 18 anni, di Signa, iscritta al primo anno di medicina, il titolo di Venere dei Parchi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 luglio 2004 18:16
E’ stato assegnato a Alessia Cristiani, 18 anni, di Signa, iscritta al primo anno di medicina, il titolo di <I>Venere dei Parchi</I>

Il concorso biennale di bellezza organizzato dall’Ente Fiera di Signa nei parco dello “Stato libero dei Renai” e presentato da Bruno Santini si è svolto ieri sera, di fronte ad un pubblico di migliaia di persone. A scegliere la più bella fra le belle, una giuria d’eccezione composta da giornalisti, campioni sportivi e personaggi dello spettacolo, nella quale spiccavano il principe Ascanio Pacelli e la fascinosa Katia Pedrotti, la coppia più in vista dell’estate, reduce dal successo del Grande fratello.

E il punteggio più alto, fra le 12 aspiranti miss, è andato a Alessia Cristiani, che si è aggiudicata, oltre allo scettro di “Venere”, anche un book fotografico realizzato da un fotografo professionista nella location naturale del parco, fra laghi, prati e natura. Al secondo posto Sara Andrei, 22 anni, anche lei di Signa, mentre il terzo premio è andato a Marianna Nocerino, 16 anni, di Prato.
E oltre alle selezioni non è mancato lo spettacolo, con le esibizioni di alcune scuole di ballo e soprattutto gli interventi di Ascanio e Katia, assediati da centinaia di fans di ogni età.

«E’ un onore essere qui - ha dichiarato Ascanio – anche perché Firenze è per me un po’ una seconda casa. Da qui viene infatti mia madre e parte della mia famiglia». «Il Grande Fratello ci ha abituati ad essere continuamente giudicati e votati dagli altri – ha proseguito Katia – e essere parte di una giuria è un’esperienza davvero nuova. E non è semplice scegliere fra ragazze tutte così belle». Alla neoeletta “Venere dei Parchi” Alessia Cristiani sono andati poi gli auguri delle autorità locali e dei due artisti tv.

Nella speranza che possa avere la stessa fortuna di Sara Casci “Venere dei Parchi” dell’edizione 2002, diventata fra l’altro, anche “schedina” di “Quelli che il calcio”.

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