Progetto Integrato di Sviluppo Locale: Grosseto è la prima Provincia in Toscana per contributi assegnati e quantità di progetti

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
14 luglio 2004 17:17
Progetto Integrato di Sviluppo Locale: Grosseto è la prima Provincia in Toscana per contributi assegnati e quantità di progetti

Oltre 9 milioni di contributi in arrivo in provincia di Grosseto grazie al Progetto Integrato di Sviluppo Locale (PISL) appena approvato dalla Regione Toscana. Questo finanziamento, che riguarda 44 progetti tra pubblici e privati attiverà investimenti per almeno 20 milioni di euro.
E, tra le altre cose, un primato: Grosseto è la prima Provincia in Toscana per contributi erogati a conferma della vitalità e della capacità progettuale degli operatori economici e dei soggetti pubblici che operano sul territorio.
La Provincia di Grosseto, ha raccolto un nutrito "pacchetto" di progetti, suddivisi in due PISL, a seconda delle tipologie di intervento: il primo, relativo al tema della "accoglienza integrata", imperniato prevalentemente su turismo, commercio, valorizzazione dei beni culturali, sarà ammesso ad un contributo di circa 9 milioni di Euro, il più alto tra quelli assegnati dalla Regione alle province toscane.

L'investimento corrispondente è di circa 20 milioni di euro, per un totale di 44 progetti, di cui 23 pubblici e 21 privati.
La maggior parte dei progetti presentati dai privati riguarda la realizzazione o l'ampliamento di strutture turistiche e ricettive, mentre gli altri sono finalizzati alla qualificazione dei servizi di accoglienza. Da questi investimenti arriva un contributo importante alla diffusione della qualità nelle strutture e nei servizi dell'accoglienza, che costituisce uno dei punti cardine dello sviluppo locale.
I progetti pubblici finanziati riguardano invece infrastrutture turistiche, recupero dei beni culturali, arredi urbani, poli espositivi e promozionali, recupero ambientale.

Ne sono un esempio il recupero della Fortezza Orsini a Pitigliano (666 mila euro di investimento), il Polo fieristico del Madonnino (750 mila euro di Investimento), il restauro delle Mura Medicee a Grosseto (2 milioni e 400 mila euro di investimento) il primo stralcio del progetto per la bonifica della discarica delle Strillaie (1 milione e 350 mila euro), il parco fluviale a Santa Fiora (1 milione e 330 mila euro di investimento), la sala Congressi che il Comune di Massa Marittima realizzerà agli ex magazzini dell'Abbondanza (1 milione e 550 mila euro di investimento), il secondo stralcio del museo archeologico all'aperto di Pitigliano (oltre 571 mila euro di investimento).
Per quanto riguarda i criteri scelti dal Nucleo Regionale di Valutazione, è emersa la scelta "guida" di sostenere maggiormente le aree interne della provincia, per potenziarne l'integrazione con le dinamiche dello sviluppo locale.
Il secondo PISL relativo al "radicamento delle attività produttive", non immediatamente finanziato, rimane comunque in attesa di poter utilizzare le risorse disponibili su alcune delle misure interessate, in particolare quella relativa alla realizzazione di aree per insediamenti produttivi, sulla quale sono stati presentati progetti, anche rilevanti, localizzati nei comuni di Campagnatico, Orbetello, Gavorrano e Roccastrada.
Gli altri progetti del primo e secondo PISL, attualmente non finanziati, potranno essere posti all'attenzione della Regione negli ulteriori rapporti per l'uso di risorse regionali e nazionali.

Cosa è il Pisl
Il PISL ed è uno degli strumenti di attuazione del Docup obiettivo 2.

Nasce come una proposta di sviluppo locale concertata tra Enti, Associazioni e Organizzazioni, mondo della produzione e del lavoro, che consente ai soggetti pubblici e privati l'accesso alle risorse comunitarie nei settori di intervento programmati dal Docup obiettivo 2.
Il PISL non è solo uno strumento di promozione dell'economia, ma è anche un modello di politica di sviluppo economico "dal basso", intendendo con questa definizione la concertazione tra la Regione Toscana, la Provincia di Grosseto, gli operatori del mondo del lavoro, dove al ruolo di programmazione degli enti locali si affianca quello di progettazione del mondo imprenditoriale.
Per arrivare alla definizione del Pisl, infatti, è stato fatto un percorso ben preciso che è partito nel 2003, quando la Regione Toscana ha approvato il disciplinare per i PISL provinciali e ha individuato nelle Province stesse i soggetti responsabili.
Su questa base ogni Provincia ha formulato gli obiettivi da raggiungere con il PISL e le priorità rispetto alle caratteristiche del territorio amministrato.
La Provincia di Grosseto ha coinvolto tutto l'ambito dei soggetti pubblici, le Associazioni degli imprenditori, i Sindacati.

Ha esteso l'invito a partecipare alla Conferenza di Concertazione anche ad altri soggetti economici, quali banche ed istituti di credito, ordini professionali, che non ne fanno parte in senso stretto, ma che è bene siano informati sulle linee di sviluppo future del territorio.
Ai primi incontri più generici, ne sono seguito altri più specifici con gli operatori delle diverse zone della provincia, nei cosiddetti SEL (Settori Economici Locali, ndr), cui sono stati illustrati i termini del PISL e di cui sono state recepite le istanze da inserire tra gli obiettivi.
Alla fine di questo percorso, che è durato alcuni mesi, con ripetuti incontri, la Conferenza di Concertazione ha individuato i filoni programmatici in qualità dell'accoglienza e dell'offerta territoriale, valorizzazione dei beni culturali, qualità ambientale, potenziamento e qualificazione delle attività produttive, sui quali sono stati raccolti i progetti successivamente trasmessi alla Regione.

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