Firmato un protocollo d'intesa per il lavoro Atipico

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 aprile 2004 18:34
Firmato un protocollo d'intesa per il lavoro Atipico

"È un'intesa fra il Comune e le Organizzazioni Sindacali per avviare un processo di governo per i lavoratori atipici. È necessario governare la questione piuttosto che subirla e questo protocollo d'intesa permette di affrontarla adeguatamente. L'Amministrazione Comunale e le Organizzazioni Sindacali vogliono sottolineare a accordarsi su come realizzare specifici accordi". Questo il commento del vicesindaco Giuseppe Matulli in relazione alla firma del protocollo d'intesa "per la regolamentazione dei rapporti di lavoro atipici" con le sei sigle sindacali.

L'accordo è stato siglato stamani a Palazzo Vecchio fra il Comune e le rappresentanze sindacali. Il protocollo d'intesa nasce dalla necessità emersa dall'analisi del mondo del lavoro che negli ultimi anni ha subito un forte processo di flessibilizzazione con l'introduzione di nuovi rapporti di lavoro, definiti "atipici", facendo nascere l'esigenza di un governo di questi strumenti contrattuali. Il protocollo d'intesa ha individuato quattro forme di lavoro flessibili: contratti di lavoro temporaneo, contratti di collaborazione coordinata e continuativa, consulenze professionali.

"È un giorno veramente importante. Iniziamo un processo di regolarizzazione con il rispetto delle regole, delle tutele e dei diritti - ha commentato Carla Bonora della NIDIL-CGIL -, per la loro estensione in futuro così da poter governare con flessibilità che non deve essere sinonimo di precarietà". Commento positivo anche da parte di Silvia degli Innocenti dell'ALAI-CISL "in questo modo - ha detto - si garantiscono i diritti, un'identità sindacale per poter emergere e per un pieno riconoscimento dei diritti sindacali".

Con questo accordo, viene riconosciuta anche piena "personalità sindacale" ai lavoratori atipici che potranno indire e partecipare alle assemblee, iscriversi al sindacato e farli sentire nella piena dell'attività lavorativa". L'articolo tre del protocollo prevede una serie di tutele, garanzie e diritti sindacali. In particolare, il diritto alla formazione come strumento di crescita professionale, la possibilità di sospensione temporanea del rapporto, la determinazione dell'entità dei compensi, la disciplina del recesso e della risoluzione anticipata del rapporto, il riconoscimento della rappresentanza di categoria.

"Alcune forme di lavoro sono prive di tutela dei diritti - ha sottolineato Antonio Lazzaro della FP-CGIL - ed abbiamo voluto iniziare un percorso comune per risolvere queste situazioni. Se queste forme di flessibilità si trasformano in precarietà, i diritti sindacali rischiano di diventare sempre più deboli. Si tratta di un primo passo, in seguito il protocollo sarà esteso anche alle strutture sanitarie e agli altri Enti locali.". Per conoscere la realtà dei lavoratori atipici, è stato avviato un osservatorio sul lavoro che permetta di conoscere l'anagrafe complessiva di tutta la forza-lavoro del Comune di Firenze.

Al 31/3/2004, sono stati censiti tutti i rapporti di lavoro atipici in essere a quel momento ed è risultato che erano 722. Di questi, 59 interinali, 46 incarichi professionali occasionali, 260 incarichi professionali e 357 Co.Co.Co. Quest'ultima tipologia di contratto è stata attivata soprattutto nei quartieri e in tutti quei casi dove non erano ammissibili altre forme di contratto. Ne è risultato che l'84% della totalità del personale è di ruolo, l'11% sono lavoratori atipici, il 4% è rappresentato da dipendenti non di ruolo ed il restante 1% da incarichi a tempo determinato.(mr)

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