Identità e diversità: il cappello e la creatività a Palazzo Medici Riccardi dal 7 febbraio al 4 marzo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 febbraio 2004 12:51
Identità e diversità: il cappello e la creatività a Palazzo Medici Riccardi dal 7 febbraio al 4 marzo

FIRENZE 7 FEBBRAIO 2004 Apre oggi a Firenze:(fino al 4 marzo) nelle sale espositive di Palazzo Medici Riccardi, la mostra "Identità e diversità. Il cappello e la creatività", promossa dal Museo della Paglia e dell'Intreccio "Domenico Michelacci" di Signa insieme alla Provincia di Firenze, ai Comuni di Signa e di Campi Bisenzio e con la speciale adesione del Presidente della Repubblica Italiana.
Il curatore della mostra, Maurizio Vanni, ha selezionato 17 artisti storici e 12 contemporanei che hanno fatto della fantasia il loro propulsore interiore: "quell'immaginazione - ha spiegato - che ha permesso di trasformare il cappello in un'illimitata variazione di interpretazioni, mutando all'infinito il rapporto con le cose, con gli oggetti e con i fenomeni".

Pittori e scultori che hanno interpretato, attraverso la creatività, lo spirito, l'atmosfera, la storia e gli stimoli artistici di un preciso momento storico e del proprio paese.
"Un settore quello del cappello - ha sottolineato il presidente del Museo della Paglia e dell'Intreccio di Signa Giovanni Papini - che ha sempre consentito di esprimere al meglio le capacità creative e imprenditoriali della vasta area che comprende i bacini dell'Arno, del Bisenzio e dell'Ombrone, territori tra i più ricchi di storia e d'arte della Toscana".
Ispirati dalla forma lignea del cappello o dalle suggestioni provate, prima di realizzare i lavori in mostra, ogni artista ha visitato il museo della Paglia e si è confrontato con le aziende che producono cappelli e accessori moda.

Alcuni artisti hanno concepito proprio all'interno della struttura museale le loro opere, confrontandosi direttamente con i creativi che disegnano e progettano le fogge. Tutte le fasi della manifestazione, ad iniziare dalla visita degli artisti al museo ed alle aziende, sono documentate e inserite nel libro che accompagna la mostra.
Ogni autore è riuscito a mettersi in gioco senza rinnegare il proprio passato e le proprie tradizioni, non rinunciando a sperimentare nuove soluzioni per migliorare l'efficacia del mezzo espressivo.
Per rafforzare il legame con il passato, è prevista anche una raccolta di opere di artisti storicizzati, selezionate sempre sul tema del cappello mentre alcuni cappelli realizzati dalle aziende, in varie fogge e diversi colori consolideranno il concetto di creatività.
La mostra è accompagna da una prestigiosa edizione, pubblicata da Carlo Cambi Editore, di taglio interdisciplinare.

Più che un catalogo è un libro che racconta la storia del cappello (o le vicende personali legate ad esso) vista da un noto scrittore (Andrea Camilleri), da un critico d'arte contemporanea (Maurizio Vanni), da uno psicanalista junghiano (Giancarlo Magno), da un museografo (Alessandro Coppellotti), da un regista cinematografico che produrrà anche un video sulla storia del cappello nel cinema (Dario D'Incerti), da un attore, scrittore e regista di opere teatrali (Roberto Scarpa), da un attore professionista (Antonio Petrocelli), da uno storico d'arte (Roberto Lunardi) e dalla massima espressione della storicità artistica, il Soprintendente per il Polo Museale Fiorentino (Antonio Paolucci).

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