Solvay-Altair: accordo tra le istituzioni, parte il risanamento

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
08 gennaio 2004 18:45
Solvay-Altair: accordo tra le istituzioni, parte il risanamento

FIRENZE - Entro 5 anni sarà totalmente eliminato l’uso del mercurio nei processi produttivi della Solvay e della Altair, saranno abbattuti del 70 per cento i solidi sospesi contenuti negli scarichi a mare e saranno ridotti al minimo i prelievi idrici dal Cecina in modo da tutelare la vitalità del fiume. Sono questi gli impegni più importanti presi da Regione Toscana, Province di Livorno e Pisa, Comunità montana dell’Alta Val di Cecina e dai Comuni di Rosignano Marittimo, Volterra, Pomarance, Cecina, Montecatini Val di Cecina, che ieri (7 gennaio) hanno siglato un documento di fatto già operativo.

Nella giunta regionale di lunedì prossimo verrà conclusa la procedura di valutazione di impatto ambientale sul progetto che, a precise condizioni, consentirà il proseguimento delle attività minerarie e industriali a patto di garantire gli approvvigionamenti idrici per la popolazione.
“Sviluppo economico e tutela ambientale sono le priorità della politica regionale – dice il presidente della Toscana Claudio Martini –. L’atto che abbiamo sottoscritto e le decisioni che stiamo adottando per il miglior funzionamento degli stabilimenti industriali e per la salvaguardia ambientale della Val di Cecina, sono la dimostrazione di come applichiamo concretamente questi principi”.
Lunedì prossimo la giunta concluderà la sua procedura di valutazione di impatto ambientale in relazione al progetto di estrazione e lavorazione del salgemma a Cecina, Volterra e Poppiano, sulla base di prescrizioni fra cui quella che prevede la costruzione di due bacini – uno di 2 milioni e l’altro di 900 mila metri cubi - alimentati dalle piene invernali del Cecina nei quali prelevare sia l'acqua necessaria all’attività industriale attualmente raccolta direttamente dal fiume, sia quella per alimentare un nuovo acquedotto che fornirà acqua potabile a Volterra e al suo comprensorio, mettendo fine ai prelievi dei pozzi.

Sono infine previsti monitoraggi ambientali e altri inteventi di natura geologica. La concessione mineraria alle due imprese, dunque, sarà subordinata alla realizzazione di questi impianti che devono garantire il flusso minimo vitale in ogni stagione del Cecina. "Oggi è possibile partire con una serie di iniziative e di interventi che nell'arco di cinque anni produrranno una svolta senza precedenti nell'impatto ambientale delle produzioni della Solvay e dell'Altair Chimica - aggiunge l'assessore all'ambiente Tommaso Franci - In questo scenario ritengo di grande rilievo l'intesa raggiunta dalla Regione con gli enti locali interessati, che ci consentirà di proseguire il lavoro di questi tre anni, con un percorso condiviso".
L’intesa raggiunta ha infatti coinvolto tutte i soggetti interessati per trovare una soluzione ai problemi dell’estrazione del salgemma, degli scarichi a mare, delle attività dei due stabilimenti.
“Adesso – aggiunge Martini – il nostro impegno è principalmente rivolto al rigoroso rispetto di tutte le scadenze.

Per la Val di Cecina e la Solvay non è più tempo di sognare miglioramenti futuribili ma di cominciare a realizzarli giorno per giorno. Perciò mi rivolgo a tutte le associazioni ambientaliste e a tutte le forze politiche interessate alla tutela attiva del territorio perché sostengano questo sforzo per ottenere da subito risultati concreti”.
L'intesa rappresenta un passaggio cruciale per una realtà - l'Alta e Bassa Val di Cecina - che nel Piano regionale di azione ambientale è stata inserita tra le zone di criticità.

Un inserimento duvuto a diverse problematiche, dall'immissione in ambiente di circa 100 chilogrammi di mercurio ogni anno all'estrazione del salgemma utilizzato per la produzione del bicarbonato alla Solvay, dal sovrasfruttamento della falda idrica (circa 20 milioni i metri cubi prelevati dalla Solvay per uso industriale) ai "solidi sospesi" negli scarichi a mare (160 mila tonnellate nei primi dieci mesi del 2003), fino all'inquinamento atmosferico (inquinanti ben più alti delle medie regionali per otto indicatori).

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