Trasporto pubblico, Conti: "Occorre una riforma complessiva"

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 dicembre 2003 13:05
Trasporto pubblico, Conti:

FIRENZE- “La giunta regionale guarda con preoccupazione gli eventi di questi ultimi giorni nella vertenza del trasporto pubblico, con le precettazioni che sono scattate anche in alcune città della Toscana per garantire il servizio. Ci auguriamo un rasserenamento; a tal fine siamo disponibili a offrire il nostro contributo”. Lo ha detto l’assessore ai trasporti Riccardo Conti al termine della seduta di ieri della giunta. Conti ha evidenziato come la Regione, anche fuori dalle proprie competenze si sia trovata a dover onorare impegni contrattuali: “Lo ha fatto – evidenzia Conti - sin dal 2000, unico caso in Italia; lo farà, per la parte riguardante l’una tantum, con questo contratto, e continuerà a seguito dell’espletamento delle gare, con la rivalutazione, al tasso di inflazione programmato, dei budget previsti”.

“Uno sforzo - continua Conti, sin qui non condiviso dal governo, i cui trasferimenti per il settore sono bloccati da anni”. Ma la situazione attuale, sostiene Conti, non va considerata alla luce della sola vertenza in atto: quest’ultima è in realtà segnale di una crisi preoccupante per tutto il settore: “Dopo l’autunno nero del servizio ferroviario, ora viviamo questo Natale di grande caos per il trasporto su gomma. Non si uscirà da questa crisi, se non si riformerà complessivamente il sistema dei trasporti.

La Regione sta operando concretamente questa azione di riforma procedendo alla liberalizzazione e all’affidamento del servizio attraverso gare, con un’azione equilibrata per garantire efficienza dei servizi, nuova efficacia verso i cittadini, e allo stesso tempo piena tutela dei diritti dei lavoratori. Ma questa azione di riforma nelle politiche della mobilità deve però incontrarsi con uno sforzo analogo da parte del governo centrale”. Per l’assessore questa azione deve svilupparsi in almeno due ambiti: “Innanzitutto occorre che siano finalmente finanziati interventi sulla mobilità urbana, attraverso piani urbani della mobilità.

La Regione, in questo ambito, sta facendo la sua parte, il governo è inadempiente. Città meno ingorgate e inquinate permetterebbero migliori prestazioni al servizio pubblico, maggiore efficienza e efficacia”.
“In secondo luogo – prosegue l’assessore - è necessario che il governo intervenga per incentivare politiche di ristrutturazione aziendale, per individuare misure volte a affrontare le difficoltà finanziarie del settore, per favorire azioni concertate tra aziende e sindacati.

Senza il varo di strumenti di politica industriale che possano contribuire al risanamento del settore, non è possibile condurre in maniera efficacia e risolutiva un’azione di riforma come quella che, per esempio, la Toscana ha avviato in maniera concertata con tutte le parti interessate”. Ed è proprio ‘concertazione’ la parola chiave con cui affrontare anche la fase attuale: “La concertazione può essere un metodo fondamentale per affrontare questa situazione di difficoltà. La giunta regionale ribadisce in questo senso il suo invito al dialogo e al confronto”.

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