La storica Libreria Marzocco rinasce da mercoledì 17 dicembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 dicembre 2003 12:10
La storica Libreria Marzocco rinasce da mercoledì 17 dicembre

In via Martelli, a pochi passi dal Duomo, rinasce la Marzocco. Si chiamerà Martelli e avrà spazi nuovi, più ampi e aperti, una caffetteria, una propria rete televisiva interna e una propria rivista, proponendosi anche come un luogo nel quale fare cultura dentro la città: da gennaio piccole mostre d’arte, di grafica e di fotografia e almeno due sere la settimana eventi, incontri, presentazioni, in stretto contatto con l’Università, i teatri, le istituzioni culturali di Firenze. Ristrutturata a tempo di record, dalla chiusura di aprile all’acquisizione in luglio da parte della Edison, alla apertura di dicembre, la Libreria Martelli riprende la vocazione storica della vecchia Marzocco, offrendo un catalogo sconfinato, forse il più vasto in Italia, oltre centomila titoli, quasi tremila metri di scaffali organizzati su tre piani e milletrecento metri quadri di superficie, con oltre novecento settori e sottosettori specializzati e una offerta libraria completa, tredici punti informazione, internet point, quaranta addetti qualificati.

La Libreria Martelli rappresenta una scommessa vera e propria in un momento nel quale la tendenza del mercato librario italiano è esattamente opposta, con la riduzione dei cataloghi e la rotazione continua dei titoli in offerta. E accanto a questo, eventi, mostre, presentazioni e la caffetteria con terrazza sul Duomo. Un luogo di cultura aperto, non snob, luminoso e piacevole, con uno spirito simile a quello della “sorella” Libreria Edison, che in pochi anni è riuscita a conquistare Firenze.

LIBRERIA MARTELLI, UNA STORIA ANTICA
Le origini della attuale Libreria Martelli si perdono in una primavera di oltre centosessanta anni fa.

Nel 1840 i fratelli Felice e Alessandro Paggi aprono in via del Proconsolo un “negozio per la vendita di libri”. Nell’antica libreria si raccolgono intellettuali e scrittori fiorentini come Giuseppe Rigutini, Pietro Thouar, Silvio Pacini, Ferdinando Martini, Pietro Dazzi, Ida Baccini e Carlo Lorenzini, che diventerà Collodi e che proprio qui, a Firenze, fra una serata e l’altra passata dai fratelli Paggi, scrive il suo “Pinocchio”. La figlia del “Sor Sandro” sposa poi Roberto Bemporad, che prende le redini dell’azienda, e la sposta in via Martelli, lasciandola dopo la sua precoce morte al figlio Enrico.

È il 1875. E la Libreria Bemporad diventa anche editrice. Pubblica “Le memorie di un pulcino” di Ida Baccini, un grande successo per l’infanzia e poi soprattutto, nel 1883, “Pinocchio”, uno dei libri più letti dai bambini di tutto il mondo. Gli seguirono altri autori che ancor oggi tutti ricordano, come Vamba, Salgari, e poi Verga e Pirandello, uno dei frequentatori storici della libreria insieme a Giovanni Papini, Aldo Palazzeschi, Ardengo Soffici. Negli anni Trenta la libreria diventa Marzocco, come la casa editrice, come il leone di Firenze, come la storica rivista letteraria dei primi del Novecento.

È una delle librerie più grandi d’Italia, una delle più importanti per la cultura nazionale. Dopo la guerra la rinascita, poi nel 1960 l’arrivo di Giuliano Mugnai, uno dei più grandi librai di sempre, uno che ha fatto la storia del libro italiano. E poi l’alluvione del novembre 1966 e una nuova rinascita, con l’allestimento architettonico del Superstudio di Natalini e Toraldo di Francia. Da qui passano un po’ tutti, molti sono clienti fissi, come Arnaldo Momigliano, come Ivan Illich, come Carmelo Bene, che quando è a Firenze si ferma sempre, e i grandi fiorentini sono di casa: Giorgio La Pira, Oriana Fallaci, Giovanni Spadolini.

Marzocco è, insieme alla Libreria Hoepli di Milano, l’unica libreria d’Italia che ha praticamente tutto. Sono anni di gloria, di successo, durante i quali la libreria di Firenze è la Marzocco. Poi, dopo il 2000, la crisi, la chiusura, e una città che si ribella. In poche settimane undicimila firme, messaggi. L’intero mondo culturale italiano che si mobilita. E adesso la rinascita, con un nuovo nome, il quarto, Libreria Martelli, e un progetto che di tutta questa storia porta avanti il testimone, aprendosi però anche ad altro, proponendosi di nuovo come un motore culturale.



LIBRERIA MARTELLI, SPAZI, LUCE, CULTURA
La Libreria Martelli nasce dentro il cuore della vecchia Marzocco, ma ne apre gli spazi, allargandoli, rendendoli luminosi. In mezzo a tutto questo i libri, tanti libri. Un catalogo immenso, quasi centocinquantamila titoli, probabilmente l’assortimento più vasto oggi disponibile in Italia. Con una specializzazione altissima, divisa per settori, nei quali potranno essere trovati anche i libri più rari, più difficili, quei libri che spesso si ritiene introvabili.

E’ una sfida azzardata e bellissima: affiancare un catalogo normale, vastissimo almeno quanto quello della “sorella” Libreria Edison di piazza della Repubblica, con un assortimento settoriale quasi “di nicchia: si potrà trovare l’ultimo Harry Potter ma anche il più strano e raro libro di botanica o di iconologia, in un momento nel quale la tendenza del mercato librario italiano, nelle grandi catene di distribuzione, va verso la riduzione dei cataloghi e una rotazione continua dei titoli per seguire mode e best-sellers

La televisione, la rivista, gli eventi
Come nella “sorella” Edison, anche nella Libreria Martelli troveranno spazio due strumenti di cultura di grande importanza.

Strumenti diversi e però anche affini, che lavorano insieme con un solo obiettivo: interessare ai libri, far leggere, far frequentare le pagine stampate a tutti. La televisione, “Edison Net”, che propone a rotazione continua sugli schermi di tutte le librerie del gruppo, video, interviste, clip, musica, mostre, con una concezione nuova, veloce e intelligente del fare cultura. E poi la rivista “Edison Square”, ormai giunta al suo trentesimo numero, un mensile tradizionale ma anche nuovo, nel quale si ricordano gli appuntamenti nelle librerie e gli eventi culturali più importanti in Europa e in Italia, ma che soprattutto parla di libri, proponendo ogni mese un tema, un concetto (“Libertà”, “Altrove”, “Padri”, “Fantasmi”, “Dio”, per fare alcuni esempi) e che intorno a questo tema e a questo concetto costruisce una riflessione che gira intorno ai libri, con rubriche fisse come le biografie e i film tratti dai libri, con poesie disegnate, con una ampissima gamma di proposte.

Una rivista antica perché non ha niente di pubblicitario, e che si pone come unico obiettivo quello di raccontare storie e far riflettere il lettore invitandolo a leggere, ma anche una rivista moderna perché sa innovare il linguaggio, proporre un modo intelligente di leggere o rileggere i libri amati e quelli sconosciuti, gli autori più classici e quelli meno noti. Ma la Libreria Martelli sarà anche un luogo di cultura in senso più generale. Qui si faranno mostre, si creeranno eventi piccoli e grandi, si potranno incontrare scrittori e intellettuali.

Un ampio calendario di presentazioni e appuntamenti con il libro, l’arte, l’intelligenza, il dubbio e il confronto, che apriranno questo spazio anche dopocena, almeno due sere la settimana, per offrire a Firenze, alle sue istituzioni, alla sua Università, ai suoi teatri, ai suoi intellettuali, ai suoi scrittori, architetti, illustratori, artisti, a chi produce pensiero, un luogo di cultura in più, diverso da tutti gli altri, che nasce dalla tradizione e si apre alla modernità.

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