Da Assomeccanica CNA alcune proposte per il rilancio dell’intero comparto della meccanica di produzione, un settore particolarmente significativo per l’economia della Provincia di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 novembre 2003 13:26
Da Assomeccanica CNA alcune proposte per il rilancio dell’intero comparto della meccanica di produzione, un settore particolarmente significativo per l’economia della Provincia di Firenze

Assomeccanica, il comparto artigiano che rappresenta le imprese metalmeccaniche aderenti a CNA, in questo momento di grave crisi economica, presenta una serie di proposte per il rilancio dell’intero settore a livello locale e nazionale. A Firenze, città con una forte tradizione metalmeccanica e modelli produttivi tecnologicamente eccellenti, nascerà un laboratorio nazionale che svilupperà una piattaforma di idee e di proposte indirizzate al miglioramento dell’efficienza aziendale agendo sulla riduzione dei costi aziendali e dei tempi di lavoro assorbiti dalla burocrazia e dalle normative fiscali. "Il sistema dei costi delle imprese è molto alto e pregiudica le capacità d’investimento degli imprenditori -si afferma nel documento pubblicato oggi- Il sistema degli incentivi pubblici all’investimento è inadeguato e presenta continue restrizioni delle opportunità di crescita: esempi negativi in questo senso si colgono nella recente Legge Finanziaria del Governo e nel DPEF della Regione Toscana.
Evidenziamo come per esempio il costo del personale dipendente metalmeccanico presenti degli altissimi costi lordi aziendali, a fronte del modesto stipendio netto percepito dai collaboratori".
Nel documento pubblicato oggi, CNA Assomeccanica annuncia che intende lavorare per:
"1. Un diverso rapporto con il sindacato dei lavoratori, al quale chiediamo di essere un partner di sviluppo delle imprese attraverso un contratto di lavoro che privilegi il livello regionale di negoziato, cogliendo tutte le possibilità di applicazione offerte dalla Legge Biagi.


2. A questo proposito, a tutte le imprese interessate Cna Firenze renderà disponibile e gratuito il dato specifico aziendale sui costi del lavoro.
3. Agendo nell’ambito della delega fiscale (Legge 7 aprile n°80/2003) del Parlamento al Governo, intendiamo proporre al Governo, così come indicato dall’art. 3 della stessa legge, un modello semplice e lineare di maggior favore fiscale della parte di retribuzione commisurata ai risultati dell’impresa che ha meno di 15 dipendenti. (Allegato esplicativo)
4. Chiediamo il rispetto della Direttiva europea sui termini di pagamento, e il rispetto rigoroso della Legge sulla subfornitura.

In questo modo pensiamo di poter arrivare ad un nuovo regime dei termini di pagamento IVA in considerazione della specificità del settore metalmeccanico, prolungando i termini di versamento all’Erario del tributo riscosso.
5. Per gli studi di settore (cioè le analisi statistiche che individuano gruppi di imprese con analoghe funzioni di reddito), che registrano sistematiche incongruità (cioè difformità tra quanto accade in realtà e quanto previsto statisticamente), individueremo un percorso di richieste che sia spendibile a livello trasversale tra le categorie economiche, ma che per la modalità tecnica costruttiva privilegi le imprese strutturate e quindi principalmente quelle della meccanica: modificando la detraibilità degli ammortamenti avvicinando i valori fiscali (cioè il livello di ammortamenti consentito dalle leggi tributarie) a quelli civilistici (cioè quanto consentito dal reale andamento aziendale e funzionalità del bene); defiscalizzando gli utili in caso di reinvestimento in azienda; defiscalizzando e decontribuendo una quota del 10% del monte salari nel caso (frequente) in cui, seppur in crisi, l’azienda non licenzia i lavoratori ma piuttosto investe sulla loro formazione.
6. Chiediamo l’eliminazione dell’IRAP e/o la possibilità di non considerare il costo del lavoro nella base imponibile (attualmente il monte salari è inserito nella base imponibile di calcolo dell’imposta, quindi di fatto l’impresa paga su un costo).
7. Proponiamo una revisione della D.Lgs 626 (sicurezza sui luoghi di lavoro) ispirata ad un miglior rapporto delle aziende con l’Ufficio di controllo.
8. Il gruppo di lavoro sarà formato da imprenditori e tecnici di riferimento di tutto il territorio nazionale".

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