Il Gonfalone di Firenze ai funerali di Stato
Il libro con le firme in Palazzo Medici Riccardi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 novembre 2003 15:26
Il Gonfalone di Firenze ai funerali di Stato<BR>Il libro con le firme in Palazzo Medici Riccardi

Il Gonfalone di Firenze oggi era a Roma ai funerali di Stato per le vittime dell'attentato di Nassiriya. E in mattinata la città si è quasi fermata: negozi chiusi dieci minuti durante la cerimonia. Molti i fiorentini che sono andati a esprimere il cordoglio alle vittime firmando il Libro di condoglianze, che era esposto nel cortile di Michelozzo di Palazzo Medici Riccardi. Le prime firme sono state apposte dal presidente della Provincia Michele Gesualdi, dal Prefetto di Firenze, Valerio Lombardi, dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dal presidente del Consiglio regionale Riccardo Nencini, dal presidente del Consiglio provinciale Eugenio Scalise.

L’apertura del Libro di condoglianze in tutte le Prefetture d’Italia è una delle iniziative disposte dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito delle misure celebrative e commemorative, che hanno previsto anche l’esposizione a mezz’asta delle bandiere e l’invito a osservare, negli uffici pubblici e nelle scuole, un minuto di raccoglimento.
I dipendenti di Palazzo Vecchio alle 11.30 si sono ritrovati nel Cortile della Dogana con il sindaco Leonardo Domenici, il presidente del consiglio comunale Alberto Brasca, il vicesindaco Giuseppe Matulli e numerosi assessori e consiglieri, per osservare tutti insieme un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell'attentato di Nassiriya, nel momento in cui iniziavano i funerali di Stato a Roma.

"Siamo qui, sotto le lapidi che ricordano i caduti in guerra - ha detto il sindaco - per rendere omaggio ai carabinieri, ai militari e ai civili italiani uccisi in Iraq. Dobbiamo continuare a credere nella pace, anche in questio momenti, e speriamo che il sacrificio di qusti uomini possa servire a raggiungerla". Alla fine del minuto di silenzio, un lungo applauso ha idealmente salutato le vittime, mentre sul grande schermo all'interno del Cortile scorrevano le immagini televisive della cerimonia nella basilica di San Paolo.
In Consiglio Provinciale ieri il dibattito sulla tragedia di Nassiriya: “E’ il momento del dolore e della solidarietà – ha detto in apertura di seduta il Presidente del Consiglio Provinciale Eugenio Scalise – e noi siamo partecipi di questo sentimento che tutto il popolo italiano sta vivendo.

La tragedia di mercoledì ci ha fatto scoprire in prima fila in un conflitto che doveva essere concluso già da alcuni mesi. Un conflitto che sta uccidendo più ora che quando era in corso la guerra. Una guerra da molti paesi non ritenuta legittima perché voluta da pochi contro il parere di molti e senza la presenza dell’ONU. E dopo questa tragedia si ritiene necessario, anche da parte degli USA, un cambio radicale di strategia. Si chiede che sia affidata all’ONU la direzione delle operazioni per la ricostruzione del paese e delle istituzioni democratiche, per il ritorno alla normalità.

Non solo l’ONU ma anche l’Unione Europea deve assumere un ruolo più decisivo in Iraq e nel perseguimento della pace”. Stupore e sconcerto sono stati espressi dal vice Presidente della Provincia Piero Certosi: “Credo sia necessaria una comunque una svolta e un’accellerazione di passaggi – ha detto Certosi – per ridare il potere al popolo iracheno”. Corsinovi (Udc) ha contestato le strumentalizzazioni fatte da alcuni settori dell’estrema sinistra. Massai (An) ha chiesto solo solidarietà per le vittime.

Infine Targetti (Prc) che ha chiesto, a nome del suo partito, il ritiro del contingenti italiano in Iraq. Nel cortile del Michelozzo di Palazzo Medici Riccardi è stato posto il Libro di Condoglianze. Le prime firme sono state apposte dal Presidente della Provincia Michele Gesualdi, dal Prefetto di Firenze, Valerio Lombardi, dal sindaco di Firenze Leonardo Domenici, dal Presidente del Consiglio Regionale Riccardo Nencini, dal Presidente del Consiglio Provinciale Eugenio Scalise.

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