Sabato 8 Novembre Enrico Pieranunzi e Marc Johnson al Pinocchio live jazz

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 novembre 2003 11:10
Sabato 8 Novembre Enrico Pieranunzi e Marc Johnson al Pinocchio live jazz

Dopo l'esordio firmato da Franco D'Andrea, prosegue la decima edizione del Pinocchio Live Jazz con un altrettanto prestigioso appuntamento . Il pianista romano, già presente in questi ultimi anni nel cartellone di Pinocchio con il suo storico trio e con il brillante quintetto con il quale ripercorre il repertorio di Bill Evans, sarà questa volta ospite del locale fiorentino accompagnato dal gigante americano del contrabbasso Marc Johnson. Un magico incontro quello che nel 1984 mise di fronte questi due big del jazz moderno.

Dalle collaborazioni con Charlie Haden e Art Farmer di Pieranunzi a quelle con Stan Getz e Bill Evans del contrabbassista originario del Nebraska. Una ricerca musicale aperta, capace di avventurarsi lungo i binari dell'espressione più profonda che ha dato come risultato i sette cd registrati insieme e una musica che vibra nell'aria in maniera sublime, dove eleganza ed emotività convivono con leggerezza.
La collaborazione musicale tra Johnson e Pieranunzi inizia il 1984 allorché i due incidono per la "TIMELESS" (insieme al grande batterista Joey Baron) "New Lands".
Da quel lontano primo incontro numerosissime sono state le occasioni concertistiche e discografiche in cui i due musicisti hanno potuto unire e scambiare le loro sensibilità.


Un'empatia che si avverte palpabilmente, del resto, in tutte le incisioni realizzate insieme: dallo storico "Deep Down" (ancora con Baron, inciso nel 1986 con la SOUL NOTE) fino al più recente "The Night Gone By" registrato nel 1996 per la giapponese AlfaJazz con Motian alla batteria. L'esperienza del duo nasce nel 1990. In quell'anno i due compiono un tour europeo nel corso del quale registrano per l'etichetta francese IDA "The dream before us”, ma anche di recente a Bergamo 99, il pubblico e la critica italiani hanno potuto apprezzare la straordinaria simbiosi che lega questi due eccellenti musicisti.

Enrico Pieranunzi
Ben presto si avvicina al jazz grazie al padre Alvaro, valente chitarrista e grande appassionato di Django Reinhardt, e contemporaneamente studia pianoforte classico, diplomandosi e insegnando in Conservatorio sin dal 1973.
La fusione di queste due anime darà colore e spessore sempre crescente alle sue opere, fino a dare vita ad un linguaggio personale, conscio delle sue radici europee, arricchito dalla grande conoscenza dell'universo musicale contemporaneo, che lo colloca in una posizione di grande rilievo nel panorama jazzistico mondiale.
Comincia a farsi notare in ambito nazionale verso la metà degli anni '70.
Nel 1973 incide per la prima volta al fianco del trombonista Marcello Rosa.

Due anni dopo esce il primo LP a suo nome. E' solo l'inizo di un periodo denso di grandi collaborazioni tra le quali ricordiamo quelle con: Frank Rosolino, Bruno Biriaco, Sal Nistico, Irio De Paula, Kenny Clarke, Oscar Valdambrini, Dino Piana, Eddy Palermo, Ronny Cuber e successivamente Johnny Griffin, Chet Baker, Art Farmer, Jim Hall, Lee Konitz, Phil Woods, Marc Johnson, Joey Baron, Charlie Haden, Billy Higgins, Paul Motian.
Negli anni successivi prende parte, alla testa di propri gruppi, ai principali festival jazzistici italiani (Umbria Jazz, Ravenna, Milano Ciak, ecc.) ed europei (Berlino, Madrid, Copenhagen tra gli altri).
Nel '82, '85, '90 si esibisce negli Stati Uniti con musicisti di quella nazione.
Nel 1993 il Festival di Montreal (Canada) lo invita per una performance di piano solo.
In seguito altri paesi come la Danimarca, l'Irlanda e il Portogallo hanno voluto esibizioni del pianista romano.
Nel febbraio del '96, Pieranunzi ha vissuto la sua prima esperienza in uno studio di registrazione statunitense, incidendo a New York, al fianco di Marc Johnson e Paul Motian, il CD "The night gone by" per l'etichetta giapponese AlfaJazz.
Nell'annuale referendum indetto dalla rivista "Musica Jazz" è stato votato miglior musicista italiano del 1989.
L' "Academie du jazz" francese lo ha segnalato nel '93 fra i primi tre musicisti europei.
Infine bisogna ricordare l'inclusione di due suoi brani nella "bibbia" del jazz, il New Real Book vol.2; tale onore non era stato concesso in precedenza a nessun altro musicista europeo.
Di lui il famoso scrittore e giornalista nordamericano Nat Hentoff ha scritto: “Pieranunzi è un pianista di intenso lirismo, capace di tirar fuori un’idea dietro l’altra e di disegnare linee caratterizzate da una grande chiarezza e logica interna; egli è in grado di swingare con energia e freschezza e, nello stesso tempo, di non perdere mai la sua capacità poetica.

La sua musica canta”.
Ray Spencer su “Jazz Journal” ha scritto dal canto suo che “ Enrico Pieranunzi immette nuova linfa nel jazz contemporaneo”.
Diverse sue composizioni sono diventate, in ambito internazionale, veri e propri “standards” e tre di queste - due nel 1991, una nel 2001 - sono state incluse nei prestigiosi “New Real Book” pubblicati negli Stati Uniti dalla “Sher Music”.
Ha scritto per la casa editrice “Stampa Alternativa” una biografia-saggio su Bill Evans dal titolo “Bill Evans – Ritratto d’artista con pianoforte”.

Nel recensirla sulla nota rivista inglese “The Wire” Andy Hamilton ha osservato che “anche nello scrivere Pieranunzi mostra di sapersi esprimere con la stessa eleganza e profondità con cui suona il pianoforte”.

Marc Johnson
Nato a Omaha, Nebraska, nel 1953.
Mette in luce il suo talento nel 1977 come contrabbassista dell'orchestra di Woody Herman difatti alla fine di quell'anno viene chiamato da Bill Evans a prendere il posto di Eddy Gomez che dopo undici anni di collaborazione, lasciava il trio del pianista di Plainfield.
Con Joe LaBarbera, Johnson riesce negli ultimi due anni di attività di Evans a riportare il suo trio ai fasti del periodo Lafaro -Motian.

Dopo la scomparsa del pianista (Sett. 80) Johnson collabora con Stan Getz e forma a metà degli anni 80 il gruppo a suo nome "Bass Desires" (con Scofield, Frisell ed Erskine) che incide due LP per l'ECM. In seguito collabora con il quartetto dello stesso Scofield e con Martial Solal.
Insieme a Pieranunzi ha compiuto alcuni tour europei (1990 in duo, 1991 e 1996 in trio con Paul Motian). Con il pianista italiano ha registrato in totale sette CD.

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