Società della salute: la giunta comunale dà il via libera alla candidatura di Firenze
In Consiglio regionale confronto tra sanità Usa e italiana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
29 ottobre 2003 14:45
Società della salute: la giunta comunale dà il via libera alla candidatura di Firenze<BR>In Consiglio regionale confronto tra sanità Usa e italiana

E' ufficiale: Firenze presenterà la sua candidatura per sperimentare la Società della salute. Ieri la giunta comunale ha approvato, su proposta dell'assessore alle politiche sociosanitarie Graziano Cioni, la delibera con cui viene materialmente presentata la richiesta alla Regione. Adesso inizierà un fitto calendario di incontri con tutti i soggetti coinvolti, a tutti i livelli, nelle politiche socio-sanitarie per informazioni ed suggerimenti per eventuali modifiche. La settimana prossima, martedì, si inizia con i sindacati confederali e con le associazioni del volontariato.

Mercoledì sarà la volta dei medici e pediatri, delle categorie economiche, del terzo settore, delle rappresentanze sindacali unitarie aziendali e dei Quartieri. Giovedì la delibera arriverà in commissione consiliare, passaggio preliminare per l'esame del consiglio comunale, previsto per metà novembre. In questo modo la richiesta potrà essere presentata alla Regione entro la scadenza fissata il 29 novembre. La Regione avrà quindi tempo fino alla fine dell'anno per valutare le proposte e decidere le sperimentazioni da attivare.

E, se la tabella di marcia verrà rispettata, tra gennaio e febbraio la Società della salute potrà partire concretamente. "Si tratta di una svolta cruciale - commenta l'assessore Cioni - perché la Società della salute rappresenta un salto di qualità culturale importante. E' un modello di gestione dei servizi territoriali che guarda oltre il sanitario, che punta cioè all'integrazione sociosanitaria nelle risposte ai bisogni del cittadino. Con la Società della salute non ci saranno sprechi di risorse, sovrapposizioni, rimpalli tra uffici: il sistema dei servizi sarà ottimizzato, gli interventi unificati a tutto vantaggio della qualità delle prestazioni".

L'assessore Cioni coglie l'occasione per ribadire che la Società della salute non vuol dire privatizzare i servizi sociali e sanitari. "Si tratta di consorzio fra il Comune e la Regione, attraverso l'Azienda sanitaria. Il consorzio è per definizione uno strumento pubblico e nello specifico sarà lo strumento con cui Comune e Regione governeranno insieme gli interventi territoriali sociali e sanitari, riconoscendo proprio al Comune la funzione principale nel rapporto con i cittadini". Governo che però non vuol dire riportare la politica nella gestione della sanità.

"La gestione spetta ai tecnici - precisa l'assessore Cioni - mentre i politici saranno negli organi di indirizzo". Già individuati i settori in cui la Società della salute inizierà il suo lavoro: gli anziani ed i disabili. "Si tratta di due aree in cui il Comune e l'Azienda sanitaria intervengono positivamente già da tempo. Con la Società della salute - conclude l'assessore Cioni - unificheremo le risorse per migliorare gli interventi residenziali per le persone sole non autosufficienti, aumentare le attività dei centri diurni e gli interventi domiciliari".


Spese che crescono rapidamente, aumento delle aspettative sull’uso di più tecnologie e più farmaci, preoccupazione su accesso ed equità sono, secondo Deborah Freund, internazionalmente conosciuta come uno dei massimi esperti di economia sanitaria, gli aspetti comuni ai sistemi sanitari italiano e americano. “Il confronto tra i due sistemi sanitari –ha detto il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini- nasce da una serie di iniziative organizzate in collaborazione con le università americane con sede a Firenze.

Il nostro sistema sanitario dovrebbe mantenere i suoi pilastri e seguire, invece, la strada americana per quanto riguarda gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione che in Italia sono ancora scarsi. Efficienza e qualità, sembrano comunque obbiettivi comuni ai due modelli sanitari che seppur diversi si stanno avvicinando”. Nel corso della giornata di studio, organizzata in collaborazione con la Syracuse University in Florence è intervenuto anche il presidente della commissione regionale Sanità, Federico Gelli che ha sottolineato la profonda diversità tra i due sistemi sanitari: “Quello americano, liberistico –ha detto- è basato sulla competizione tra soggetti produttori e sul pesante ruolo del privato; quello italiano, invece, pubblicistico si fonda sui cardini di programmazione, equità finanziaria e fiscalità generale”.

La Freund ha parlato dello sviluppo del sistema innovativo a pagamento, della nascita e della caduta dell’”assistenza governata”, dell’aumento di cittadini privi di assicurazioni sanitarie, e di coloro che sono in grado di pagare premi che non coprono tutte le prestazioni necessarie. Infine, ha sottolineato come negli Stati Uniti, bisognerebbe migliorare la qualità e i risultati delle prestazioni erogate, far sì che le prestazioni a pagamento presentassero un più alto livello di qualità e che le scelte dei cittadini fossero più attente e specializzate, ricondotte cioè all’“autoregolamentazione” intelligente.

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