Sanità sostenibile per tutti? USA e Italia: esperienze a confronto

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 ottobre 2003 18:59
Sanità sostenibile per tutti? USA e Italia: esperienze a confronto

Efficienza e qualità, gli obbiettivi di due modelli sanitari, quello italiano e quello statunitense, che , seppur diversi, si stanno avvicinando. Confronto e prospettive dei due sistemi sono al centro della giornata di studio che si terrà domani, 29 ottobre, nell’auditorium di Palazzo Panciatichi, promossa dalla Syracuse University in Florence in collaborazione con la presidenza del Consiglio regionale della Toscana. Come migliorare la qualità e i risultati delle prestazioni erogate, come contenere i costi? A rispondere per quanto riguarda il modello nord-americano sarà uno dei nomi più celebri dell’economia sanitaria USA, Deborah A.

Freund, rettore e docente di “Public Administration” della Maxwell School of Citizenship and Public Affairs della Syracuse University (New York). Di fronte ad una pericolosa crescita della spesa con decrescenti risorse disponibili, la Freund illustrerà l’evoluzione del sistema statunitense quasi totalmente basato su investimenti e strutture private. Un modello d’assistenza governata da un sistema caratterizzato dall’incontro tra domanda di assistenza, gestita dal sistema assicurativo e offerta di prestazioni dalle altrettanto private HMO, catene di strutture simili sul piano produttivo e distributivo ai supermercati.

Fino ad optare oggi per un sistema nel quale il “focus” è sulla qualità delle prestazioni erogate per target specifici = “quality assurance”. La Freund parlerà dello sviluppo del sistema innovativo a pagamento, della nascita e della caduta dell’”assistenza governata”, dell’aumento di cittadini privi di assicurazioni sanitarie, e di coloro che sono in grado di pagare premi che non coprono tutte le prestazioni necessarie. Per una panoramica sul sistema sanitario italiano interverranno Gavino Maciocco dell’università di Firenze, Sabina Nuti della scuola superiore Sant’Anna di Pisa e l’assessore regionale alla Sanità Enrico Rossi.

Le conclusioni sono affidate al presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini e al presidente della commissione regionale Sanità, Federico Gelli.

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