Consegnato a Tahar Ben Jelloun il premio della Città di Firenze per la sua opera letteraria

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
17 ottobre 2003 19:41
Consegnato a Tahar Ben Jelloun il premio della Città di Firenze per la sua opera letteraria

"Il razzismo nasce dall'ignoranza e dalla paura e questo esiste da sempre nel mondo. Il razzismo è un male universale e il ruolo dello scrittore è anche quello di essere un cittadino e di essere coinvolto nella battaglia contro il razzismo. Forse ho scritto libri sul razzismo perché ho dei figli e per loro si pensa al futuro che dovranno vivere in Francia, un Paese dove da tempo c'è una tradizione razzista, riconosciuto da qualcuno addirittura come un valore. Bisogna essere molto attenti ad insegnare ai nostri figli, sin dalle scuole, a non seguire il razzismo e a rispettare la giustizia.

Fondamentale, in questo senso, è la pedagogia. Continuerò a raccontare delle storie e spero che voi continuerete a leggerle". Così Tahar Ben Jelloun, lo scrittore di origini marocchine, ha commentato il fenomeno del razzismo, alla base di molti suoi scritti. Tahar Ben Jelloun oggi pomeriggio ha ricevuto nel Salone de' Dugento il premio della Città di Firenze "per la sua opera letteraria e il suo impegno a favore della reciproca conoscenza fra culture diverse". "Litteris Servabitur Orbis": il mondo sarà salvato dalle lettere: è il motto che è stato inciso sul piatto, sopra il Giglio, consegnatogli dall'assessore alla cultura Simone Siliani.

"Tahar Ben Jelloun, come molti altri scrittori, ama vivere nella terra di confine dove non mancano le contaminazioni con le altre culture - ha commentato l'assessore Siliani -. Il razzismo è una questione di cui discutiamo in questi giorni ed è aberrante che qualcuno pensi di concedere il diritto di cittadinanza in relazione ad un esame di conoscenza della lingua italiana e del dialetto della regione in cui si vive. È un disconoscimento del proprio valore culturale, del proprio bagaglio culturale, delle proprie tradizioni.

Tahar Ben Jelloun coi suoi romanzi ha aiutato a liberarci delle nostre paure che abbiamo sul tema del razzismo". Tahar Ben Jelloun (poeta, romanziere e saggista, nato il 1° dicembre del 1944 a Fès in Marocco) è rimasto molto contento per aver ricevuto il premio e si è detto molto emozionato. "Qui a Firenze mi sento a casa - ha commentato lo scrittore -; mi sento molto bene in quelle città che hanno un'anima e una memoria ed in particolare Firenze è gemellata con la mia città natale, Fès.

Ci sono delle similitudini tra Firenze e Fès". Alla cerimonia hanno partecipato anche il direttore del Gabinetto Viesseux Giovanni Gozzini e il direttore dell'Istituto Francese a Firenze Jérome Bloch.

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