Approvato il piano pluriennale del Gruppo SMI – Società Metallurgica Italiana 2003-2007

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
16 ottobre 2003 19:08
Approvato il piano pluriennale del Gruppo SMI – Società Metallurgica Italiana 2003-2007

Il Consiglio di Amministrazione di SMI-Società Metallurgica Italiana SpA, riunito sotto la Presidenza di Luigi Orlando, ha esaminato ed approvato il piano pluriennale di Gruppo 2003-2007 presentato dal Vice Presidente Esecutivo, Salvatore Orlando, e dal C.F.O. Pier Luigi De Angelis.
Negli ultimi due anni la gestione del Gruppo è stata penalizzata da un andamento congiunturale fortemente negativo; anche le previsioni economiche più recenti non presentano miglioramenti tali da far intravedere una significativa ripresa nell’immediato futuro.
Una situazione che ha investito in modo particolare l’Europa e, al suo interno, i Paesi (Germania, Francia ed Italia) nei quali il Gruppo è maggiormente presente.
La domanda è stata debole sia nel comparto dei semilavorati per impieghi industriali che in quello dei prodotti destinati all’edilizia, anche se per questi ultimi si è mostrata più resistente.
L’incertezza dei mercati e l’eccesso delle capacità produttive nel settore hanno inasprito la concorrenza, determinando anche forti pressioni sui prezzi.
Nel biennio 2002-2003 il Gruppo ha subito una flessione nei volumi di vendita del 9% e una riduzione media dei prezzi di circa il 10%, oltre che una più accentuata contrazione delle vendite di prodotti destinati all’industria, caratterizzati da un più elevato valore aggiunto.
Di fronte a tali andamenti il Gruppo ha reagito mantenendo le proprie quote nei principali mercati di riferimento e realizzando tempestivamente azioni dirette al contenimento dei costi, sia per adeguarli all’andamento dell’attività sia per conseguire miglioramenti di efficienza.

Sotto quest’ultimo profilo tra il 2002 e il 2003 sono stati conseguiti miglioramenti per oltre Euro 35 milioni.
Il quadro economico descritto e i mutamenti intervenuti nello scenario competitivo hanno richiesto anche l’elaborazione di un nuovo piano pluriennale che avesse come obiettivi il miglioramento dei risultati economici ed il rafforzamento della struttura finanziaria pur in un contesto di domanda debole e di forte pressione sui prezzi.
Il piano di base 2003-2007, approvato dal Consiglio, assume come ipotesi il mantenimento dell’attuale portafoglio prodotti nonché la sostanziale stabilità delle quantità e dei prezzi di vendita, allineati per tutto il periodo ai livelli del 2003.
Il piano, quindi, poggia prevalentemente su misure interne, tese al conseguimento di una struttura dei costi competitiva e ad ottenere un abbassamento significativo del punto di pareggio, pari al 14% entro il 2005 e raggiungerà il 18% per fine 2007.
Le azioni, che sono dettagliate per singole Business Units, si rivolgono al miglioramento dell’efficienza delle strutture produttive, attraverso la loro ottimizzazione, razionalizzazione, specializzazione e sono accompagnate da un’attenta focalizzazione e selettività degli investimenti.
Le azioni che riguardano le quattro Divisioni produttive è previsto determinino creazione di efficienza per circa Euro 45 milioni (prendendo a base i costi medi del 2003), di cui oltre il 60% entro il 2005.
Attenzione è rivolta allo sviluppo delle competenze professionali anche nelle aree “corporate” (amministrazione, finanza, controllo e information technology) con cambiamenti nei modelli organizzativi finalizzati ad una centralizzazione delle funzioni e ad un più efficiente e sinergico utilizzo delle risorse umane.

Tali progetti comporteranno un risparmio di costi di circa Euro 18 milioni, quasi interamente da conseguire entro il 2005.
L’obiettivo economico è di riportare già a fine del 2005 la redditività del Gruppo intorno ai livelli medi registrati negli anni 2001-2002 con ulteriori incrementi nei periodi successivi, ovviamente se il contesto economico generale non subirà ulteriori peggioramenti.
Sotto il profilo finanziario, considerando un ammontare di investimenti di circa Euro 230 milioni e gli oneri per la realizzazione delle azioni di efficienza programmate, l’obiettivo è di ridurre l’indebitamento netto di circa il 20% nel quadriennio 2004-2007.
Il piano indica anche gli indirizzi da perseguire per una gestione strategico – operativa del portafoglio prodotti, che porti a concentrare le risorse nei prodotti/settori dove il Gruppo è “market leader”, permetta di abbassare il profilo di rischio della ciclicità e che garantisca una redditività adeguata oltre la riduzione del capitale investito.

Gli effetti di tale gestione non sono conteggiati nel piano di base.

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