Grey Cat Jazz Festival: il 25 agosto, ore 21.30, Castello di Scarlino con Dave Liebman Dave Liebman (fiati), Alessandro Galati (pianoforte), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Alessandro Fabbri (batteria)

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 agosto 2003 06:56
Grey Cat Jazz Festival: il 25 agosto, ore 21.30, Castello di Scarlino con Dave Liebman Dave Liebman (fiati), Alessandro Galati (pianoforte), Ares Tavolazzi (contrabbasso), Alessandro Fabbri (batteria)

Protagonisti un trio di musicisti toscani conosciuti ed affermati al confronto con uno dei grandi protagonisti della scena jazz internazionale. Dave Liebman, polistrumentista americano, suona il flauto, il clarinetto, il pianoforte e la batteria oltre al sax ed è uno dei maggiori musicisti del panorama contemporaneo. Profondamente colpito dalla figura e dalla musica di John Coltrane, ha iniziato ad interessarsi al jazz all'età di dodici anni assistendo alle sue performances negli storici clubs di New York, ne ha proseguito idealmente e in modo personale il cammino coniugandolo con una attenzione particolare per l’Europa e la sua produzione musicale del ‘900.

Naturalmente la musica di Liebman non si esaurisce in questi elementi ma è frutto di una intensa ricerca che investe l’intero arco della storia del jazz di cui il sassofonista è un profondo conoscitore e la musica etnica. Il suo percorso artistico è costellato di sodalizi importanti come la collaborazione con Miles Davis del primo periodo elettrico e quella con il gruppo di Elvin Jones, fino alla creazione di un proprio gruppo con Billy Hart e Ron Mc Lure. La sua ricerca a tutto campo, però, non perde mai di vista gli elementi fondamentali del linguaggio jazzistico, in particolare il suono e il ritmo che sono alla base della sua estetica.

Alessandro Fabbri, batterista ed arrangiatore, ha collaborato con numerosi solisti italiani e stranieri tra i quali Dave Holland, Lee Konitz, Maurizio Giammarco. Dal 1993 dirige la Big Band "Duke of Abruzzi”. Alessandro Galati, pianista, ha collaborato con Kenny Wheeler, Enrico Rava, Paolo Fresu e Peter Erskine; con quest'ultimo ha inciso il CD "Traction Avant". Ares Tavolazzi è considerato una pietra miliare dai bassisti di ogni età e di ogni estrazione musicale. Dalle ballate dolci-amare di Francesco Guccini, alle atmosfere fumose e sofisticate di Paolo Conte, alle improvvisazioni jazz più furiose, l’impronta di Ares è sempre stata chiaramente riconoscibile e, come lui stesso ammette, è il frutto del percorso di ricerca iniziato con lo storico gruppo degli Area e continuato nel tempo con le collaborazioni più esclusive.
Prossimamente in uscita “Ringin’ Bells” per Via Veneto Jazz, realizzazione di un produzione originale che vede coinvolti i nostri Galati e Fabbri alle composizioni e l’apporto originale e coinvolgente di Liebman, che si è prestato assai volentieri all’avventura dopo il felice incontro della passata edizione del Grey Cat.

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