Area marina protetta dell’Arcipelago toscano, verso un’intesa

Redazione Nove da Firenze
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29 luglio 2003 07:41
Area marina protetta dell’Arcipelago toscano, verso un’intesa

FIRENZE- Tutti gli enti interessati alla istituzione dell’area marina protetta delle isole dell’Arcipelago siederanno presto, sotto l’egida della comunità del Parco, ad un tavolo comune. La proposta, avanzata dall’assessore all’ambiente Tommaso Franci, è stata approvata nel corso della riunione della comunità del Parco Nazionale dell’Arcipelago toscano che si è svolta ieri all’Isola d’Elba. All’incontro hanno partecipato, oltre all’assessore all’ambiente Tommaso Franci, i presidenti delle due province di Livorno e Grosseto, quasi tutti i sindaci dell’Elba e delle altre isole dell’Arcipelago, e la comunità montana.

“Abbiamo ovviato – ha detto l’assessore Franci - ad un modo di procedere che rischiava di escludere dei Comuni dal processo di istituzione dell’area marina protetta, e che ad oggi aveva escluso, nonostante la disponibilità manifestata, sia la Regione che le due Province di Livorno e di Grosseto. Resta peraltro inspiegabile il comportamento del Ministero per l’Ambiente con cui la Regione aveva attivamente collaborato nel novembre 2002 per la predisposizione di progetti propedeutici all’istituzione di aree marine protette, e poi aveva invece avviato rapporti diretti con i Comuni senza il coinvolgimento, peraltro previsto dalla legge, della Regione e delle Province.

La decisione assunta dalla Comunità del Parco crea a nostro parere le condizioni migliori per il perseguimento di un obiettivo condiviso facendo leva sulla partecipazione degli enti locali e sulla garanzia che vengano sentite le categorie interessate”.
L’impostazione della Regione, come ha ribadito l’assessore all’Ambiente, è che non vi sia una proliferazione dei sistemi di gestione in una stessa area. E’ in questa logica che al momento di presentare un progetto preparatorio la Regione ha assunto l’indirizzo che le aree marine protette siano gestite dalle aree protette prospicienti, nella convinzione che mare e terra costituiscano una entità non separabile nella politica di tutela e conservazione del territorio.
“Quello di oggi – ha commentato Franci – è un risultato positivo che ha recuperato una situazione anch’essa sintomatica dei problemi legati alla mancanza di un regolare funzionamento degli organi del parco”.

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