Privatizzazione dell'aeroporto: lettera aperta di Toccafondi (ApF) al sindaco

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 luglio 2003 07:07
Privatizzazione dell'aeroporto: lettera aperta di Toccafondi (ApF) al sindaco

Questo il testo della lettera del capogruppo di Azione per Firenze Gabriele Toccafondi:
"Egr. Sig. Sindaco,
Le scrivo in merito alla privatizzazione di Aeroporto di Firenze che si sta avviando alla sua fase finale. Scrivo a Lei e non al suo assessore con delega alle partecipate perché quest'ultimo si è reso, in questa fase cruciale, indisponibile a rispondere alle interrogazioni su questo argomento. Un atteggiamento grave che, peraltro, dovrebbe farLa riflettere sulla necessità di delegare solo a persone veramente all'altezza ruoli strategici per la nostra città.

Obiettivo di tutti, sulle privatizzazioni, è non svendere ma vendere bene. Per questo è necessario scegliere un partner economicamente affidabile e con un piano industriale realistico. Il rischio svendita lo abbiamo, almeno per il momento, scampato per la privatizzazione della Centrale del Latte ma sembra incombere per l'Aeroporto di Firenze. Mi spiego meglio. Sei dei sette operatori interessati all'acquisto sono stati ammessi alla prima fase, tre si sono immediatamente ritirati dopo aver visto i conti e valutato le potenzialità dello scalo fiorentino.

Dei tre rimasti solo uno, dopo 14 mesi di gara (record poco invidiabile), ha presentato un'offerta. Dovrà ammettere che già questi dati dimostrano che i privati non sembrano molto interessati all'acquisto di una quota strategica di AdF. E´ presumibile quindi che l´unico, coraggioso, privato non dovrebbe aver fatto una super-offerta economica, conscio del poco interesse per questa società. Proprio come accaduto per la Centrale del Latte. Allora, per problemi tecnici relativi all´offerta economica e grazie al lavoro di alcuni consiglieri comunali, la giunta ha fatto parzialmente marcia indietro.

Adesso il nodo è se Lei e la sua giunta deciderete di fare altrettanto, evitando la svendita. E´ su questo punto che dovrà fare immediatamente chiarezza, perché adesso la decisione è tutta politica e poco tecnica. Il Comune potrà decidere di vendere comunque, così come il presidente della camera di commercio, ovvero di un altro soggetto venditore, avrebbe già detto. Le chiedo quindi fino a che punto Lei è disposto ad accettare l´offerta che è stata fatta. C´è chi dice che 40 milioni di euro per il 29% di AdF sia un prezzo ragionevole, chi afferma che 16 euro ad azione siano poche per uno scalo ancora con forti margini di sviluppo, c´è chi dice che qualsiasi offerta deve essere accettata.

Parole, discorsi, che adesso hanno sempre meno senso. Ora tocca a Lei signor Sindaco assicurare che Firenze non sia in svendita".

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