Una sperimentazione per dare ai giovani opportunità formative dopo le medie

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2003 17:51
Una sperimentazione per dare ai giovani opportunità formative dopo le medie

FIRENZE- Un provvedimento della giunta regionale dà il via libera all'offerta integrata di istruzione e formazione professionale, ponendo così rimedio alla situazione di vuoto creata dalla riforma Moratti del marzo scorso, che ha riportato l'obbligo a soli otto anni (i cinque anni delle elementari più i tre delle medie inferiori), non avendo ancora approvato il decreto legislativo che definisce il diritto-dovere all’istruzione o alla formazione professionale fino ai diciotto anni. Un vuoto che lo stesso Ministero dell'istruzione ha poi cercato in parte di mitigare con l'approvazione, un mese fa, di un accordo quadro in sede di Conferenza unificata.

E' sulla base di questo accordo che la Toscana, su proposta dell'assessore all'istruzione Paolo Benesperi, ha voluto dare immediata attuazione alla sperimentazione proposta. Ieri, a rafforzare il quadro normativo del progetto, è stato firmato a Roma uno specifico protocollo d'intesa fra Regione Toscana, Ministero dell'istruzione,dell'università e della ricerca e Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
La decisione della giunta, che ha approvato anche il bando per la presentazione dei progetti da parte di scuole e agenzie formative offrirà, fin dal prossimo anno scolastico 2003-2004 che si apre il 15 settembre, una opportunità concreta di formazione o istruzione professionale, comunque integrate fra loro, agli alunni che, dopo aver conseguito il diploma di scuola media, intendano frequentare corsi dove avvenga una vera integrazione fra i due sistemi e dove in prospettiva siano attuate importanti esperienze di scuola-lavoro.
"La decisione della giunta - spiega l'assessore all'istruzione, formazione e lavoro Paolo Benesperi - non è solo la risposta ad una situazione contingente.

A partire dalle attività sperimentali messe in piedi per l'anno scolastico 2003-2004 infatti, si articolerà la costruzione di un sistema toscano, unitario e integrato, di istruzione/formazione professionale. Un sistema che si colloca nell'ambito del processo di ridefinizione e ampliamento dell'obbligo formativo fino al diciottesimo anno di età al quale la Regione sta già lavorando da tempo e che dovrà dare concretezza al diritto-dovere all'istruzione e alla formazione per tutti i giovani toscani".

Scopo dell'iniziativa della Regione infatti, è quello di innalzare le competenze di base, aiutare i ragazzi a compiere le scelte prima, durante e dopo il percorso formativo e nell'ingresso al lavoro. L'assessore ha ricordato che in Toscana la dispersione scolastica, pur inferiore rispetto ad altre zone del paese, è ancora presente e aumenta via via che si prosegue nel corso degli studi: ancora sono solo ottanta studenti su cento ad arrivare al diploma di scuola superiore. Anche il direttore scolastico regionale Cesare Angotti, che ha partecipato alla conferenza stampa, ha avuto parole di soddisfazione per la partenza della sperimentazione, sottolineando la collaborazione della Direzione scolastica per portare avanti il comune impegno di arginare abbandono e dispersione.


Le risorse che la Regione assegna alle Province per il finanziamento dei progetti sperimentali, che dovranno essere predisposti sulla base del bando approvato dalla giunta e presentati entro il 28 agosto, ammontano complessivamente a 4 milioni e 968 mila euro che sono stati ripartiti fra le dieci province e il circondario empolese-Valdelsa.
In cosa si traduce la sperimentazione che parte a settembre? A specificare i contenuti dei progetti che dovranno essere presentati entro il 28 agosto sono le linee guida approvate dalla giunta che prevedono diversi tipi di attività e indicano con precisione finalità, contenuti, tempi e modi dei corsi .

I destinatari dei progetti sono i giovani che abbiano concluso il primo ciclo di studi (licenza di scuola media inferiore) e non abbiano ancora compiuto 18 anni al momento dell'iscrizione. Oltre a corsi di primo anno dell'istruzione professionale e artistica (in pratica il primo anno delle superiori) integrati con attività di formazione professionale, sono previsti percorsi biennali di formazione professionale regionale a carattere individualizzato (i contenuti dei corsi potranno essere progettati, insomma, su misura, sulla base delle esigenze personali).

Alla fine dell'anno di corso, nel primo caso i ragazzi potranno o proseguire il ciclo di istruzione professionale e artistica o accedere ai successivi percorsi di formazione professionale biennale che sono comunque aperti a tutti coloro che, in qualunque momento purchè sotto il diciottesimo anno di età, abbandonano il ciclo dell'istruzione secondaria superiore. Ogni progetto deve prevedere l'organizzazione di servizi di supporto ai giovani utenti, quali, ad esempio, un tutor personale, iniziative di orientamento, valutazione formativa delle competenze per la definizione dei percorsi individualizzati.

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