VIII festival della Val d’Orcia: gli spettacoli di sabato e domenica

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 luglio 2003 16:30
VIII festival della Val d’Orcia: gli spettacoli di sabato e domenica

Pienza ospiterà sabato 26 luglio l’ormai tradizionale giornata dedicata al poeta Mario Luzi. In programma alle ore 17.00 il convegno “Cinema e poesia. La poesia del cinema”, una conversazione fra critici e autori, con la partecipazione di Mario Luzi.
Al termine dell’incontro, che si terrà presso il Centro convegni comunale verrà presentato il IV Quaderno del Centro Studi, che ogni anno sottolinea le attività del Centro e raccoglie la bio-bibliografia aggiornata di Luzi.
Alle ore 21,30 Iaia Forte, attrice che da anni alterna con successo esperienze teatrali e cinematografiche, farà risuonare le note poetiche di Luzi nel solenne contesto di Palazzo Piccolomini, accompagnata da due giovani musicisti vicini a Pienza e conosciuti a livello internazionale (Alessio Benvenuti, violino e Marco Lo Muscio, pianoforte).

Ancora una produzione originale del Festival della Val d’Orcia, “Anima del Mondo” con il testo scenico di Marco Marchi, docente di letteratura presso l’Università di Firenze, autore tra l’altro per la Mursia di un profilo di Mario Luzi, e già cimentatosi in testi scenici per Piera Degli Esposti e Marco Baliani.
Alla serata sarà presente il Maestro, già a Pienza per le sue annuali vacanze estive.
“Il Centro Luzi - spiega l’assessore alla cultura del Comune di Pienza, Umberto Bindi - ha puntato quest’anno su un tema “allargato” ai linguaggi culturali vicini alla poesia.

Con professionisti del settore quali Agosti, Brenta, Morandini, Rosa e Vallora, avremo modo di approfondire il ruolo della poesia nel cinema e nelle arti visive. Un esperimento nuovo per il Centro Luzi ma di sicuro fascino e interesse”.
IAIA FORTE
Si é diplomata al Centro di Cinematografia di Roma nel 1987. Ha debuttato in teatro nel 1989 e da allora ha lavorato con alcuni dei più importanti registi/autori (Leo De Berardinis, Carlo Cecchi, Mario Martone, Toni Servillo, Valerio Binasco, Federico Tiezzi).

Attrice generosa e mobilissima, che può passare con disinvoltura dal teatro dialettale a Shakespeare, per scelta ha approfondito la sua ricerca con i rappresentanti della nuova scena napoletana, anche sul versante cinematografico. Protagonista del film Libera e I buchi neri di Pappi Corsicato, ha partecipato ai film di Mario Martone Rasoi e Teatro di Guerra. Come protagonista di L’una e l’altra di Maurizio Nichetti ha vinto il Nastro d’Argento, Ciak d’Oro e il Globo d’Oro come miglior attrice nel 1997.
NOTIZIE SUL CENTRO STUDI “LA BARCA” Costituito nel luglio del 1999, il Centro Studi Mario Luzi "La Barca" nasce per raccogliere, custodire e divulgare gli oltre diecimila volumi ed il materiale d’archivio donati dal poeta fiorentino al Comune di Pienza, di cui è cittadino onorario.

Il Centro Studi “La Barca”, così denominato in omaggio al primo volume di poesie di Luzi edito nel 1935, raccoglie importanti manoscritti, lettere e carte private del Maestro, e rappresenta un insostituibile punto di riferimento per chiunque voglia accedere ad una parte importante del suo mondo, finora non disponibile. La raccolta è arricchita anche da materiale relativo a molti altri scrittori protagonisti della cultura novecentesca, non solo italiana, legati da rapporti epistolari con lui.
Il Centro è curato da un Comitato Scientifico di cui fanno parte alcuni tra i più noti studiosi dell'opera luziana: i professori Marco Marchi, Giancarlo Quiriconi, Mario Specchio, Stefano Verdino (Conservatore dell'Archivio) e la dottoressa Annamaria Murdocca e da un comitato operativo con la partecipazione di Umberto Bindi, assessore alla Cultura del Comune di Pienza; di Gianni Resti, assessore alle Culture dell’Amministrazione Provinciale di Siena; di Giorgio Parbuono, presidente del Conservatorio San Carlo Borromeo; di Paola Bassi, presidente della Biblioteca Comunale di Pienza; e di Alfiero Petreni , segretario del Centro e presidente della Pro Loco Pientina.

A partire dall’anno 2000 il Centro è stato inserito nel Sistema Bibliotecario della Regione Toscana ed ha usufruito dei contributi stanziati dalla Provincia di Siena per la valorizzazione di archivi e biblioteche pubbliche. Nel 2001, grazie allo sforzo congiunte della Regione Toscana, della Fondazione Conservatorio San Carlo Borromeo, del Comune di Pienza e della Banca di Credito Cooperativo di Chianciano Terme è stato possibile acquistare il plico contenente tutte le opere manoscritte e dattiloscritte inviate da Luzi all’editore Guanda nel 1935, alcune delle quali furono pubblicate nel volume “LA BARCA”, sua opera prima, mentre altre rimasero inedite.

Il Centro promuove iniziative annuali di incontro e di studio sull’opera luziana, presentando libri, promuovendo mostre dei tanti amici pittori e producendo spettacoli di poesia. Ogni anno questo quaderno, giunto al numero 4, raccoglie alcuni dei tanti interventi, scritti, testimonianze su Luzi e la sua opera, prodotti o scelti dai membri del comitato, e contiene la bio-bibliografia completa dell’anno precedente.
Informazioni: Parco Artistico Naturale e Culturale della Val d’Orcia tel.

0577 897211 e-mail: info@parcodellavaldorcia.com Teatro degli Astrusi- Montalcino tel. 0577 849317

Fedra domenica 27 luglio ore 21.30
Fedra fa parte di Quarta dimensione, ciclo di monologhi di ispirazione mitologica composto dal poeta greco Ghiannis Ritsos durante l’esilio a cui fu costretto dalla dittatura dei colonnelli alla fine degli anni ’60. Si tratta di un’operazione profonda di attualizzazione del mito che il poeta greco ridisegna secondo tematiche e situazioni propri della quotidianità, rendendolo quanto mai vicino, umano e contemporaneo.
La Fedra di Ritsos esplora i turbamenti contrastanti di una donna vittima delle proprie passioni e dei sensi di colpa che ne scaturiscono, un monologo di rara intensità su cui Elisabetta Pozzi lavora unendo la propria voce alla musica di Daniele D’Angelo e utilizzando tecnologie audio che aiutano a portare allo scoperto e alla nostra percezione il mondo di suoni occulto, sotterraneo o, a volte, estraneo e lontano, in cui vive Fedra. “Le parole arrivano da un passato lontanissimo - sottolinea Elisabetta Pozzi - e nello stesso tempo sono invase, impregnate del mondo di Ritsos, così quotidiano, così contemporaneo.

Fedra è morta da 2000 anni ma è continuamente risorta nei secoli e Ritsos la pone in uno spazio-tempo non identificabile che ci contiene e appartiene a tutti noi. Forse per questo le sue parole ci arrivano così dirette, semplici, profonde, evocano fantasmi di passioni, di dolori che tutti abbiamo provato, raccontano deliri che non ci sono mai estranei. La sua voce è la nostra voce in mezzo a vie piene di traffico, con sirene che risuonano in lontananza o in luoghi deserti, con insetti che ci ronzano sulle teste o dentro ad appartamenti pieni di elettrodomestici che prendono a vivere insieme a noi.”
Ghiannis Ritsos poeta, scrittore e illustratore greco nato nel 1909, nell’aprile del 1967 venne arrestato durante il colpo di stato dei colonnelli, fu deportato nel campo di concentramento di Partheni, nell’isola di Leros e le sue opere furono messe al bando.

Mentre in Francia e in altri Paesi un movimento d’opinione chiese a gran voce la sua liberazione, il poeta dal suo esilio completò Quarta Dimensione, e scrisse raccolte di poesie brevi, allucinate e surreali, Pietre, Ripetizioni, Sbarre. Quest’ultimo manoscritto riuscì a raggiungere clandestinamente la Francia e, tradotto e pubblicato, diede ulteriore impulso alla campagna per la sua liberazione, concessa, sia pure sotto la forma del domicilio coatto ad Atene, solo nel 1970. Ritsos è morto ad Atene nel 1990.

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