Bando per la selezione pubblica di un dirigente della sicurezza sociale, interrogazione di Sgherri (Rifondazione): «Si vuole favorire qualcuno?»

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
26 giugno 2003 14:40
Bando per la selezione pubblica di un dirigente della sicurezza sociale, interrogazione di Sgherri (Rifondazione): «Si vuole favorire qualcuno?»

Le motivazioni «della pubblicazione di un bando per la selezione pubblica per un incarico di dirigente alla sicurezza sociale» e «l'appropriatezza della procedura concorsuale e dei requisiti inseriti nel bando» sono al centro di una interrogazione presentata dalla capogruppo di Rifondazione Comunista Monica Sgherri. «Il consiglio comunale - sottolinea la Sgherri - aveva approvato una mozione che impegnava l'amministrazione a definire entro il 30 settembre 2001 il piano dei servizi in riferimento anche alle a risorse di personale assegnate a ciascuna funzione.

L'assemblea di Palazzo Vecchio aveva anche approvato un ordine del giorno relativo alla istituzione di un osservatorio, o autorità, sui servizi pubblici, documento anch'esso inattuato. Nel frattempo il numero dei dirigenti e dei mini dirigenti del Comune è comunque in aumento e peraltro, con l'avvio della "Società della Salute", si è di fatto esternalizzato tutto il comparto della sicurezza sociale». «Nonostante l'alto numero di dirigenti anche nel settore sicurezza sociale - prosegue l'interrogazione - senza nessuna giustificazione, sulla rete civica è comparso un bando per la selezione pubblica per il conferimento di un incarico di dirigente per la direzione sicurezza sociale; che detto bando si configura nuovamente come concorso ad personam basandosi tra l'altro su una procedura del tutto personalizzata e poco probante come i curricula».

«Oltre ai requisiti "tradizionali" che richiedono l'attestazione della "cosiddetta esperienza acquisita" immotivatamente - sostiene la capogruppo di Rifondazione - ma anche impropriamente, viene aggiunto un requisito preferenziale "maggiormente qualificati" riferito ai candidati con "esperienze di indagini e interventi", materia difficilmente valutabile in maniera trasparente ed oggettiva. Questo requisito fa invece sorgere il dubbio che venga introdotto perché corrispondente ad un ipotetico candidato conosciuto».

La Sgherri chiede di conoscere «quali siano i motivi per gonfiare ulteriormente l'organico della sicurezza sociale», «quali siano i risultati concreti che si attendono, visto il periodo di incarico così limitato, stante il ricorso ad una procedura concorsuale del tutto personalizzata se non era più trasparente ricorrere ad un incarico invece che ad un concorso» e «quanti candidati e candidate siano state siano state in possesso del requisito "preferenziale" introdotto nel bando in questione».

(fn)

In evidenza