Amministrative: a Massa e Pisa vince il centrosinistra, due centri al primo colpo

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
27 maggio 2003 20:05
Amministrative: a Massa e Pisa vince il centrosinistra, due centri al primo colpo

Il centro sinistra ha fatto cappotto a Massa conquistando al primo turno sia il Comune, che sara' guidato da Fabrizio Neri, della Margherita,sia la Provincia di cui e' stato eletto presidente Osvaldo Angeli, con una lunga carriera di partito iniziata nel Pci,continuata nel Pds e nei Ds. L'analisi del voto alla Provincia evidenzia una una vittoria targata in buona parte Margherita che, con il 26,7%, diventa il primo partito della coalizione di centro sinistra, ma anche Ds. Il partito di Fassino, infatti, migliora le proprie posizioni passando al 23,7%, dal 21,1% dalle politiche del 2001 e dal 22,8% delle provinciali del '98.

Piu' sensibile l'incremento della Margherita che alle politiche del 2001 aveva ottenuto il 14,3%. La sconfitta del centro destra, per altro prevedibile,registra tuttavia un pesante segno negativo nei risultati ottenuti dai due partiti maggiori della coalizione, e cioe' Fi e An. Rispetto alle ultime elezioni politiche il partito di Berlusconi passa alle consultazioni provinciali dal 25,3% all'8% ed il partito di Fini dall'11,4% all'7,6%. Tra coloro che si possono considerare sconfitti anche i Verdi, passati al 2,1% dal 3,1% del '98, e Rifondazione che correva da sola con il giovane candidato Matteo Bartolini, 28 anni.

Il partito di Bertinotti che questa volta ha raggiunto il 5,7%, aveva l' 11,7% nel '98 ed il 9,5% alle politiche del 2001.
"Il voto delle comunali di Pisa e Massa è straordinariamente positivo. Lo stesso vale per la provincia di Massa-Carrara. Anche i comuni più difficili come Poggio a Caiano e Santa Maria a Monte ci vedono vincenti. Così la Toscana respinge il tentativo di sfondamento della destra e boccia senza appello il governo del carovita e dell’attacco ai diritti democratici e sociali essenziali”.
Così il segretario regionale dei Ds Marco Filippeschi che commenta i dati non ancora definitivi delle elezioni che in Toscana hanno visto interessati circa 300 mila elettori.
“Si è trattato di un test molto significativo – sottolinea Filippeschi – perché il campione è esteso e differenziato.

Gli elettori hanno premiato il nostro buongoverno i risultati concreti in fatto di nuovo lavoro creato, qualità della vita, livello dei servizi. Hanno detto sì alla nostra sintesi tra valori e concretezza. La destra ha fatto una campagna contro la Toscana e la Toscana l’ha punita in modo molto severo, consegnandole un risultato catastrofico”.
“Tortoli e Pera hanno detto che siamo «il buco nero della democrazia» e «il terzo mondo d’Italia». Che la nostra regione è «ingessata».

La destra ha aggredito i vescovi toscani che hanno preso parte per la pace – ricorda Filippeschi – oggi una grande maggioranza di cittadini, orgogliosi come noi di vivere in Toscana, ha dato la propria risposta”.
“La destra toscana non ha lavorato per gli interessi della nostra regione, ma al servizio di un governo che si è dimostrato incapace e ostile – sottolinea ancora Filippeschi – una vera e propria palla al piede dello sviluppo toscano. Espansionismo edilizio sregolato e senza qualità.

Concezione proprietaria delle istituzioni. Con questa ricetta, sperimentata nei comuni dove governa, la destra non è un’alternativa spendibile in Toscana”.
“Il risultato da lo slancio giusto per il successo di Marco Marcucci e di un’ampia coalizione di centro-sinistra a Viareggio. Il voto ai Ds segna una crescita che appare significativa del primo partito toscano – conclude Filippeschi – così avremo più forza per riorganizzare l’Ulivo, dandogli regole e programmi innovativi.

Saremo più forti e uniti nel nostro rinnovamento e più aperti alla società”.

In evidenza