"Fuori dal tunnel": un progetto per la lotta alla povertà estrema
A Cecina domenica 250 volontari in gara

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 maggio 2003 14:16
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Tra gli obiettivi delle politiche sociali, considerati essenziali dalla legge 328 del 2000, ci sono le misure dirette a sostenere chiunque viva al di sotto della soglia di povertà, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora che, secondo le stime del Piano nazionale per l'inclusione sociale, in tutto il territorio nazionale sono circa 17 mila, soprattutto uomini, trai i 28 e i 47 anni (il 54 per cento), la metà dei quali di nazionalità italiana.
Per arginare questo fenomeno e, più in generale, per contrastare la povertà estrema anche delle persone residenti nel comune di Grosseto, l'ARCI Nuova Associazione, la Caritas Diocesana e il Centro di Solidarietà di Grosseto hanno elaborato un progetto intitolato "Fuori dal Tunnel".

Questa iniziativa, inserita nel Piano di Zona 2001, è stata finanziata dal Comune di Grosseto che, pur mantenendo il suo ruolo di indirizzo e di coordinamento, ha affidato la realizzazione dei servizi previsti dal progetto alle associazioni promotrici nello spirito della legge 328 del 2000, demandando al Consorzio per la gestione delle Politiche sociali (COeSO) l'intera gestione organizzativa. "Fuori dal tunnel" rappresenta, così, un nuovo modello di intervento in cui l'Amministrazione comunale, senza rinunciare alla sua funzione di regista delle politiche sociali, valorizza e sostiene il ruolo di primissimo piano del Terzo Settore che diventa così protagonista del progetto in un processo di collaborazione ed integrazione, ma sempre nel rispetto delle specificità dei vari soggetti coinvolti.
L'obiettivo principale di "Fuori dal tunnel" è quello di coordinare la rete degli interventi di solidarietà delle associazioni del volontariato presenti sul territorio con le attività svolte dai servizi pubblici, ampliando e potenziando l'offerta di servizi e di accoglienze a bassa soglia.

Non solo, "Fuori dal tunnel" si propone anche di valorizzare le attività svolte dalle associazioni di volontariato attraverso la realizzazione di una banca dati, piattaforma indispensabile per la predisposizione di azioni mirate in grado di affrontare la complessità delle problematiche legate alla povertà e per l'attivazione di percorsi per aiutare le persone a superare in maniera definitiva lo stato di disagio socio - economico attraverso il recupero delle loro capacità personali e relazionali.

Una convenzione per rendere operativo "Fuori dal tunnel"
Per la gestione delle azioni previste dal progetto "Fuori dal tunnel", il COeSO ha sottoscritto con l'ARCI Nuova Associazione, la Caritas, il CEIS e la Cooperativa "Solidarietà è crescita" una convenzione.

Con questo atto si concorda che la gestione organizzativa di "Fuori dal tunnel" è interamente affidata al Consorzio per la gestione delle Politiche sociali, mentre quella funzionale ad un Tavolo di coordinamento permanente composto da tutti i soggetti coinvolti nel progetto. Questo organismo ha il compito di garantire il raccordo in rete delle risorse esistenti sul territorio, la promozione delle politiche sociali di solidarietà nell'ambito della comunità locale, la definizione di modalità operative condivise, l'impostazione di una banca dati per il monitoraggio degli accessi ai servizi offerti in relazione all'analisi dei bisogni e la promozione e la partecipazione alla progettazione di nuovi interventi, in particolare attraverso il sostegno e la consulenza agli Enti nella definizione delle politiche in contrasto alla povertà.

Nella convenzione si definisce anche la costituzione di un Gruppo tecnico, formato dall'assistente sociale messa a disposizione dal COeSO e dagli operatori dello Sportello "Povertà Estrema", che non è altro che l'articolazione funzionale delle azioni previste dal progetto "Fuori dal Tunnel".

Lo Sportello "Povertà Estreme"
Questo servizio è attivo da febbraio ed è il "ponte" che consente agli utenti, sia residenti che senza fissa dimora, di accedere ai servizi presenti sul territorio contribuendo a coordinare gli interventi.

Si occupa dell'invio o, se necessario, dell'accompagnamento degli utenti ai servizi socio-assistenziali territoriali gestiti dal COeSO e ai servizi sanitari dell'Azienda USL 9, a seconda della competenza. Tra i suoi compiti quelli di fornire una risposta tempestiva ai bisogni primari di coloro che vi si rivolgono, di attivare le reti di solidarietà sociale e la consulenza dell'assistente sociale incaricata del progetto e, quando necessario, degli assistenti sociali territoriali nelle situazioni più complesse, in particolare se riguardano nuclei familiari con minori, e predispone l'avvio di percorsi di inclusione sociale.

Non solo, gli operatori dello Sportello "Povertà Estreme" si occupano anche della registrazione degli utenti allo scopo di realizzare una banca dati per ampliare la conoscenza del fenomeno.
La sede dello sportello è in via Alfieri 11. Il servizio è aperto dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 13 e il martedì e il giovedì anche dalle 15 alle 18,30.

I dati ISTAT sulla povertà
Dall'ultimo rapporto ISTAT sulla povertà emerge che nel 2001 in Italia circa 2 milioni e 633 mila famiglie (il 12 per cento di quelle residenti) vivevano in condizioni di povertà "relativa", cioè con livelli di reddito e consumo inferiori ad una soglia determinata rispetto alla spesa media mensile pro capite per i consumi delle famiglie.

I casi di povertà "assoluta", calcolata basandosi sul valore monetario di un paniere di beni e servizi giudicati essenziali per soddisfare le necessità di base, arrivavano a quota 940 famiglie (il 4,2 per cento di quelle residenti). Disgregando i dati nazionali si nota che la Toscana non risulta essere una regione povera: redditi e consumi delle famiglie sono sufficientemente elevati e distribuiti in modo equilibrato. I redditi più bassi sono, comunque, individuati nelle aree montuose e rurali ai margini dei distretti manifatturieri e dei centri urbani e nelle aree della costa meridionale (qui si registrano le condizioni più svantaggiate).

Accanto ai poveri statisticamente rilevati vi sono i poveri "invisibili": i senza fissa dimora, che, come già precedentemente detto, ammontano a circa 17 mila.

CECINA – Duecentocinquanta volontari, dotati delle più avanzate attrezzature di soccorso, si sfideranno domenica prossima in piazza della Fortezza a Cecina Mare. E’ quanto accadrà a partire dalle nove e trenta di domenica mattina, alle ‘Soccorsiadi’, le ‘Olimpiadi del soccorso’ organizzate dalle Pubbliche assistenze toscane.

Sarà una due giorni di festa, ma anche un’occasione per mostrare a tutti i cittadini la qualità raggiunta dai volontari che, da oltre 20 anni, si impegnano quotidianamente nell’emergenza sanitaria. Sfida vera dicevamo, con una riproduzione fedele di situazione d’emergenza, e una giuria di formatori regionali del soccorso a valutare l’operato dei volontari con un punteggio assegnato in base alle capacità di ciascuno nelle manovre che servono a salvare le vite. Tra i criteri di valutazione anche la selezione dei pazienti in base alla gravità (operazione che in gergo medico viene chiamata ‘triage’) e la capacità degli autisti di creare condizioni di sicurezza per mezzi e volontari trasportati.
Ma le ‘Soccorsiadi’, patrocinate dalla Regione Toscana e dal comune di Cecina, rappresentano anche un momento per approfondire le tematiche legate al trasporto sanitario.

Sarà sabato prossimo, la giornata dedicata a studi e dibattiti. L’incontro avrà proprio come argomento principale l’accordo quadro regionale sul trasporto sanitario. Gli interventi sono dell’assessore regionale alle politiche sociali e sanitarie, Enrico Rossi, del sindaco di Cecina, Paolo Pacini, dell’assessore cecinese alle politiche giovanili, Samuele Lippi e del responsabile Asl della zona Bassa Val di Cecina, Paolo Lucchesi. Partecipa il responsabile sanità delle Misericordie D’Italia, Alberto Corsinovi; modera il vicepresidente di Anpas Toscana, Attilio Farnesi.

Le conclusioni sono del presidente delle pubbliche assistenze, Romano Manetti. Dopo il dibattito, che si concluderà alle 13, spazio al divertimento per le tute arancio che quotidianamente impiegano il loro tempo libero per aiutare chi si trova in difficoltà Alle 16, in piazza della Fortezza si terrà un torneo di beach volley, mentre alle 20, in perfetto stile ‘Beach Boys’, l’immancabile grigliata e musica per tutti. Alla manifestazione partecipano squadre che arrivano da tutte le zone toscane (Aretina, Pistoiese, Livornese, Elbana, Versilia, Empolese, Fiorentina, Lucchese, Pisana, Senese, Massese e Pratese).

Le simulazioni riguardano interventi che i volontari affrontano ogni giorno. Incidenti, infortuni sul lavoro: tutto verrà ricostruito alla perfezione per dare realismo alla simulazione.

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