Blocchi dei non catalizzati di febbraio-marzo, relazione di Bugliani in Consiglio comunale
APREruo'tati 2003 presenta dal 16 al 25 maggio cento eventi-azione su ambiente, arte e mobilità

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
13 maggio 2003 06:54
Blocchi dei non catalizzati di febbraio-marzo, relazione di Bugliani in Consiglio comunale<BR>APREruo'tati 2003 presenta dal 16 al 25 maggio cento eventi-azione su ambiente, arte e mobilità

"Il divieto di circolazione per gli autoveicoli e i ciclomotori non catalizzati, realizzato nei mesi di febbraio e marzo ha dato risultati soddisfacenti e fornisce ottime indicazioni per i nuovi provvedimenti da prendere per il prossimo autunno". Lo ha annunciato nella sua relazione di oggi in Consiglio comunale l'assessore all'ambiente e alla mobilità Vincenzo Bugliani. "Il divieto di circolazione ha prodotto modesti risultati sulla riduzione di traffico, mentre l'effetto ambientale è stato significativo" spiega Bugliani.

I dati dell'Arpat confermano l'incidenza positiva avuta sulla qualità dell'aria dal provvedimento di divieto di circolazione che due volte la settimana, il mercoledì e il giovedì, ha tenuto ferme le auto a benzina non catalizzate e a gasolio non "ecodiesel", immatricolate fino al 1992 e i motorini non catalizzati ante 1999. L'Arpat non ha preso in considerazione gli effetti del blocco sull'inquinante Pm10, infatti "la valutazione è possibile e significativa solo per l'inquinante più caratteristico e specifico del traffico, il monossido di carbonio".

Non è possibile valutare l'effetto per altri inquinanti come, in particolare, le polveri Pm10 perché tali inquinanti hanno origine anche da altre sorgenti diverse dal traffico e sono caratterizzati da elevata persistenza. Arpat ha confrontato le riduzioni di traffico e di concentrazione di CO ottenute con provvedimento di circolazione a targhe alterne, adottato nell'inverno 2001-2002, e con il divieto odierno in cui le restrizioni sono state adottate sulla base della vetustà dei veicoli. "La riduzione di traffico ottenuta con circolazione a targhe alterne è stata nell'ordine del 10% a cui ha corrisposto una riduzione di CO nell'ordine del 7-8% - ha detto Bugliani - .

Con il provvedimento di restrizione per veicoli non catalizzati si è ottenuta una riduzione di traffico di solo il 3% ma una riduzione di CO circa 7-9% ovvero amplificata di un fattore circa 3 rispetto a quella di traffico". Sono poi risultati incrementi di traffico nelle ore precedenti e successive a quelle di restrizione (dalle ore 7 alle 9 e dalle 17 alle 20), attribuibili a fenomeni di "differimento", che hanno determinato l'incremento delle concentrazioni medie di CO appunto nelle ore precedenti e successive il divieto.

"E' quindi largamente condivisibile il giudizio conclusivo di Arpat riguardo la maggiore efficacia di questo provvedimento che seleziona la tipologia di veicoli da assoggettare a restrizioni in base alle caratteristiche emissive - ha ribadito Bugliani - . Pertanto si deve intendere che il divieto di circolazione per gli autoveicoli e i ciclomotori più vecchi, era finalizzato alla riduzione dell'emissione complessiva di inquinanti e, in particolare, all'avvio di una strategia di accelerazione del rinnovo del parco veicolare circolante in vista dei limiti più severi posti dalla Ue già per il 2005 alle concentrazioni degli inquinanti in atmosfera".

L'ordinanza adottata dall'Amministrazione ha segnato anche il primo passo in direzione della totale dismissione dei veicoli più inquinanti. L'assessore Bugliani ha poi annunciato le 'mosse' per il futuro nella lotta all'inquinamento. "Per raggiungere questi obiettivi sono quindi indispensabili, a partire dal prossimo ottobre - ha annunciato Bugliani - misure progressive di limitazione ai mezzi più inquinanti, compresi i veicoli commerciali più vecchi, con provvedimenti concordati e realizzati con gli altri comuni dell'area metropolitana, con la Provincia e la Regione, con estensione della fascia oraria e del numero di giorni alla settimana".

Si tratta di un'ipotesi tecnica, una sorta di simulazione per stabilire il percorso che porti nel 2005 al rispetto di parametri europei, e non ancora discussa in giunta. E' una decisione da stabilire anche in sede di concertazione istituzionale per arrivare a provvedimenti validi per l'area metropolitana e se è possibile per l'intera regione. Le nuove misure saranno oggetto di concertazione anche con le categorie economiche. "Il Comune farà da stimolo per la Regione per il cambiamento della normativa vigente - ha spiegato Bugliani - in modo da poter superare i blocchi del traffico e le targhe alterne per l'emergenza".

Secondo il piano di lavoro elaborato dall'organo tecnico del Comune il numero di giorni in cui non potranno circolare i mezzi non catalitici e i vecchi diesel saliranno da due a tre dall'autunno 2003, diventeranno cinque nel 2004, per coprire tutta la settimana nel 2005. L'ipotesi interesserebbe, appunto, le autovetture non catalitiche a benzina, i vecchi diesel ante '93, i motorini non catalizzati ante 1999, gli autocarri merci benzina o diesel inferiori o uguali a 75 quintali, che non potrebbero circolare dal 1° ottobre 2003 dal martedì al giovedì con orari differenziati (8-19 le auto, 9-17 gli altri).

Dal 1° ottobre 2004 la limitazione potrebbe estendersi dal lunedì al venerdì fino a diventare totale dal 1° ottobre 2005 così come prevedono le norme europee anche per i più vecchi autobus del trasporto pubblico. Infine Bugliani ha ricordato l'impegno della Polizia Municipale nel provvedimento di febbraio-marzo: il numero del personale impiegato nei controlli è stato quello standard per i giorni di blocco e nei 16 giorni di blocco sono stati controllati 7.699 veicoli (di cui 990 ciclomotori) e rilevate 448 infrazioni all'ordinanza (di cui 90 ciclomotori e 358 autoveicoli.
«L'assessore Bugliani deve procedere con determinazione nella battaglia per migliorare la qualità dell'aria con iniziative più meditate.

Se ciò non avverrà noi lo pungoleremo: la difesa della salute dei cittadini rappresenta il primo punto di qualunque strategia sulla mobilità a Firenze ma ha bisogno di interventi non episodici». E' quanto ha dichiarato il capogruppo di DL-Margherita Riccardo Basosi intervenendo in consiglio comunale durante il dibattito sulla relazione dell'assessore all'ambiente che motivava la sospensione dell'ordinanza sui blocchi del traffico. «I dati dell'Arpat confermano quello che andavamo dicendo da febbraio - ha rilevato Basosi - ovvero che l'intervento conclamato per diminuire il PM10 veniva proposto con modalità non adeguate allo scopo visto che lasciava fuori i principali responsabili dello smog da polveri fini, cioè i diesel commerciali di vecchia concezione, e non era collegato ad una strategia complessiva».

«E' indispensabile - ha concluso il capogruppo di DL-Margherita - la creazione di un tavolo tecnico-politico che metta in rete le notevoli competenze presenti nell'area fiorentina per l'individuazione delle cause dell'inquinamento e la definizione di strategie comuni per l'intera area metropolitana da parte di tutte le istituzioni interessate, compresa la Regione».
«L'unica certezza è che il responsabile principale delle concentrazioni di polveri sottili, il cosiddetto PM10, non è il traffico delle autovetture».

E' quanto ha detto la consigliera comunale di Alleanza Nazionale Gaia Checcucci commentando, in consiglio comunale, la relazione dell'assessore Bugliani sulla qualità dell'aria. «Per questo - ha aggiunto la consigliera di Alleanza Nazionale - sarebbe opportuno varare un tavolo scientifico con rappresentanti delle amministrazioni locali, agenzia regionale all'ambiente, università, centri di ricerca e ministero dell'ambiente che fornisca indicazioni attendibili sull'inquinamento da polveri fini».

«Secondo i dati dell'Arpat, in possesso anche del ministero - ha spiegato la Checcucci - i livelli di Pm10 sono quasi sempre superiori al limite d'attenzione, a prescindere dai provvedimenti di blocco del traffico. I maggiori produttori di polveri fini sono i mezzi diesel per il trasporto pubblico collettivo, i tir e gli autobus turistici. Questi rappresentano ben il 92% delle emissioni di PM10. Veicoli soggetti ad un "auto controllo" per i quali, dunque, non esistono dati relativi. Quanto alle polveri fini, che derivano però da cause "naturali", i maggiori responsabili sono i tanti cantieri aperti in città: una percentuale tra il 16 ed il 37% di PM10 "naturale", stando sempre ai dati dell'Arpat, deriva appunto dai cantieri».

«Da questi dati - ha sottolineato l'esponente del centrodestra - si capisce che i provvedimenti di blocco adottati dall'assessore Bugliani sono inutili. Dopo questi interventi Bugliani e l'amministrazione si erano almeno impegnati a fare il punto della situazione alla luce dei risultati dei rilevamenti. Quel che è peggio è che sia il Comune che l'Arpat si sono rifiutati di dare spiegazioni sul PM10 e hanno spostato la loro attenzione sull'anidride carbonica, un inquinante che dal 1994 al 2000 è sceso dall'1% allo 0,07%».

«Se dunque l'amministrazione non sa cosa fare per proteggere i cittadini dalle polveri fini - ha concluso la Checcucci - almeno adotti qualche accorgimento per evitare la dispersione delle particelle in atmosfera. A Madrid, ma anche a Parigi, ogni sera le strade vengono bagnate attraverso un meccanismo inserito ai lati delle vie: questo è il rimedio più efficace per abbattere le concentrazioni delle polveri fini causate dai cantieri. Mi domando come mai Firenze non riesca mai a prendere esempio dalle altre grandi città europee, anziché ricorrere a provvedimenti intermittenti e inefficaci assolutamente privi di vantaggio per la salute dei cittadini».

E' l'uomo-albero il simbolo della sesta edizione di "Ruòtati" che insieme alla quarta rassegna annuale di APRE (Architettura per il risparmio energetico) propone un calendario con 100 eventi-azione dal 16 al 25 maggio.

L'appuntamento 2003 di APREruòtati è dedicato al tema "Firenze inquinata?" e vedrà confrontarsi amministratori, tecnici, cittadini e artisti sullo stato di salute della città e sulle soluzioni per migliorare la qualità della vita. Il primo appuntamento è il 16 maggio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dalle 9,30 alle 13, dove saranno presentati i risultati della "caccia allo smog" (con l'installazione di radielli in viale Guidoni, in via Pisana e nella zona dell'ospedale Meyer dove sono stati collocati ad altezza bambino) e si parlerà delle azioni comuni nell'architettura per il risparmio energetico e delle strategie per la mobilità sostenibile.

La Limonaia di Villa Strozzi, sede dell'evento, ospiterà convegni, workshop, seminari ma anche spettacoli, concerti ed esposizioni d'arte, tutti ad ingresso gratuito. La manifestazione, organizzata da Pop Point of Presence, in collaborazione con l'assessorato all'ambiente del Comune di Firenze, il Quartiere 4, gli enti locali e varie associazioni ambientaliste, proporrà anche novità su come muoversi rispettando l'ambiente. Sarà infatti presentato anche il progetto del City Bumper, un innovativo quadriciclo a due posti a motore elettrico studiato per l'impiego in città.

"Questo appuntamento è sempre stato una vetrina attiva per mostrare le innovazioni tecnologiche in sintonia con le politiche ambientali - ha detto l'assessore alla mobilità e all'ambiente Vincenzo Bugliani - . Il Comune di Firenze pretende di avere una specie di primato nell'attenzione alla compatibilità ambientale, da diversi anni c'è un forte orientamento a indirizzare le politiche ambientali verso ciò che si può fare, anche singolarmente, per evitare i meccanismi più inquinanti". Tra gli incontri in calendario quello dedicato al car sharing (24 maggio, ore 15) che intende promuovere l'uso collettivo dell'auto con a bordo almeno tre persone e il convegno del 16 maggio nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio dove verrà presentato il progetto per realizzare una sala conferenze e un percorso espositivo bioclimatico nel polo universitario di Sesto Fiorentino.

Il progetto prevede lo sfruttamento ottimale delle risorse ambientali rinnovabili per conseguire il risparmio energetico e il comfort ambientale. Sempre il 16 maggio saranno presentati i risultati di un test fatto alla luce dell'architettura bioclimatica e del feng shui (l'arte orientale che insegna come armonizzare l'ambiente per vivere bene) sugli uffici di Palazzo Vecchio e in particolare su quelli del gabinetto del sindaco. Il 17 maggio si terrà il secondo convegno nazionale di bioarchitettura nella sala Luca Giordano della Provincia (via Cavour 1).

"Bicimerenda" invece animerà la mattinata del 18 maggio con partenza (ore 10,30) da villa Fabbricotti (via Vittorio Emanuele) e arrivo al parco della Limonaia di villa Strozzi (via Pisana 77). Tra i partecipanti verrà estratta una bicicletta.

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