Giselle in esclusiva italiana anteprima europea, sabato 10 e domenica 11 maggio al Teatro Verdi di Pisa

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
07 maggio 2003 14:22
Giselle in esclusiva italiana anteprima europea, sabato 10 e domenica 11 maggio al Teatro Verdi di Pisa

Il loro Lago dei Cigni aveva riempito fino all’inverosimile il teatro lo scorso anno, così anche quest’anno torna il prestigioso Teatro Accademico di Stato del Balletto Classico di Mosca, presentato da Intermusica. La compagnia, sotto la direzione artistica di Natalia Kasatkina e Vladimir Vasiliov, ha assimilato le grandi forme del balletto classico e ha sviluppato una propria ricerca nell’ambito della coreografia contemporanea, fino a poter vantare un repertorio di oltre 20 titoli, che spaziano dai capolavori classici del XIX secolo al contemporaneo.

A Pisa presenterà, sabato 10 maggio ore 21 e domenica 11 maggio ore 17 al Teatro Verdi di Pisa, in esclusiva italiana anteprima europea, GISELLE, balletto in due atti su musica di Adolphe Adam, considerato l’apoteosi o, addirittura, il simbolo del balletto romantico.
Questo mito del balletto romantico per antonomasia attinge le sue radici nella leggenda dei paesi slavi conosciuta sotto il nome di Villi. Le Villi sono le fidanzate morte prima del giorno di nozze che, non potendo riposare tranquille nelle loro tombe, a mezzanotte si svegliano, si raggruppano e, vestite con i loro abiti da sposa, ballano al chiar di luna invitando il giovane uomo che le incontra in una danza di seduzione che lo porterà alla morte.

Il fascino di Giselle deriva dal suo romanticissimo soggetto, dalla magia e dal simbolismo della storia d’amore e di morte, ma anche dalla sua struggente musica. Diventato un capolavoro per la fantasia creativa dell’impianto e dello sviluppo coreografico, è ancora oggi uno dei balletti più rappresentati e appartiene al repertorio di moltissime compagnie, in tutto il mondo.
Diversi sono stati i riallestimenti dello spettacolo, che debuttò nel giugno del 1841 a Parigi, nei teatri russi e sovietici, ma quello rimasto fino ad oggi in repertorio, ripreso nel 1991 da Kasatkina e Vasiliov, è datato 1944 e porta la firma di Leonid Lavroski, in quegli anni coreografo principale del Teatro Bolshoy.

Una versione, la sua, che si ispira fedelmente a quella di Jules Perrot, Jean Coralli e Marius Petipa. E’ veramente poco ciò che è lecito modificare di questo capolavoro, ma anche qui Kasatkina e Vasiliov non mancano di introdurre un loro contributo originale. La danza contadina o della vendemmia del primo atto è infatti riallestita da loro, con il passo a due inserito che ne diventa parte integrante e insopprimibile.
Per questo allestimento di quello che è considerato il miglior ballet blanc dell’800, gli splendidi costumi sono disegnati da E.Dvorkina, mentre le scenografie portano la firma di L.Solodovnikov.
Pochissimi i biglietti ancora in vendita, con prezzi che variano dai 20,00 a 6,50 Euro, presso il Botteghino del Teatro aperto tutti i giorni (festività escluse) ore 16-19.

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