Per le amministrative del 25 e 26 maggio in Toscana il centro – sinistra allarga la coalizione puntando sugli accordi in vista del secondo turno
Minacce al consigliere regionale Totaro

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
06 maggio 2003 07:15
Per le amministrative del 25 e 26 maggio in Toscana il centro – sinistra allarga la coalizione puntando sugli accordi in vista del secondo turno<BR>Minacce al consigliere regionale Totaro

In 6 comuni su 9 (ma non nei più grandi) l’Ulivo si presenterà in accordo con Prc. Per le amministrative del 25 e 26 maggio in Toscana il centro – sinistra allarga la coalizione puntando sugli accordi in vista del secondo turno.
«Sono solo illazioni campate in aria le ipotesi circolate sulla stampa alcuni giorni fa in merito a candidature, conferme e uscite dal consiglio comunale di Firenze». Lo hanno dichiarato i consiglieri del gruppo DS. «Ad un anno di distanza dalla competizione elettorale - hanno aggiunto - i DS sono unicamente concentrati a sostenere l'importante lavoro sin qui svolto dal sindaco Leonardo Domenici, puntando con forza alla sua riconferma, consapevoli che questa favorirà la crescita dei consensi attorno alla maggioranza dell'Ulivo.

Le vicende del gruppo consiliare nel suo complesso e dei suoi singoli membri, sono questioni che riguarderanno, al momento opportuno, gli organismi dirigenti del partito. Come sarà una questione che riguarderà il sindaco il giudizio sulla giunta e sui suoi componenti».
L’appuntamento (mercoledì 7 maggio alle 21 alla casa del popolo dell’Isolotto in via Maccari) intende discutere la proposta di forum tematici da organizzare insieme ai partiti del centrosinistra entro il mese di maggio.
«Si tratta di gesti gravissimi che devono essere prontamente condannati da tutte le istituzioni e da tutti i partiti politici».

E' quanto ha dichiarato il capogruppo di Alleanza Nazionale Riccardo Sarra a proposito delle minacce al consigliere regionale apparse sui muri di alcuni palazzi, a Gavinana. «Queste scritte - ha aggiunto Sarra - appartengono ad una cultura barbara, che fa della violenza il suo unico credo politico. Questi episodi non sono gesti isolati: la scorsa settimana qualcuno ha imbrattato i muri dei palazzi del centro e persino di Palazzo Vecchio con scritte che inneggiano alle Brigate Rosse. Auspico anche che gli autori di queste messaggi terroristici siano individuati quanto prima dalle forze dell'ordine e che il mondo politico sappia reagire come deve: di fronte a questi gravissimi episodi non possiamo fare finta di niente e pensare che si tratto solo di ragazzate».

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