Il Sindaco Domenici a Genova come presidente Anci ringrazia Ciampi per l'apertura del Quirinale il 25 Aprile

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 aprile 2003 19:47
Il Sindaco Domenici a Genova come presidente Anci ringrazia Ciampi per l'apertura del Quirinale il 25 Aprile

"Un ringraziamento affettuoso al presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, cui personalmente sono legato da grande affetto. Vorrei ringraziarlo per aver aperto il Quirinale nella festa della Liberazione e per aver deciso di conferire 20 medaglie al valor civile a 20 piccoli comuni come Casalecchio di Reno, Castelforte e altri, che si sono battuti per la liberazione e che hanno portato avanti una Resistenza silenziosa, fatta di solidarietà, di offerta di pane anche quando questo non c'era, di sostegno e supporto alle organizzazioni partigiane, anche pagando anche un caro prezzo'".

Sono parole pronunciate stamani in piazza Matteotti a Genova dal sindaco di Firenze e presidente Anci (Associazione Nazionale dei Comuni d'Italia) Leonardo Domenici, in occasione dell'orazione ufficiale per le celebrazioni del 25 aprile, ricordando come Firenze e Genova (entrambe decorate con medaglia d'oro) siano accomunate dai valori legati alla Resistenza e alla Liberazione. "In questo 25 Aprile - ha detto ancora il sindaco Domenici - in cui si sperava che molte polemiche fossero morte e sepolte, è necessario ribadire un concetto molto semplice: non si può dimenticare che c'era allora chi stava dalla parte giusta e chi dalla parte sbagliata.

Ciò non significa non avere rispetto per tutti i morti che ci furono, ma significa ribadire un giudizio storico su cui è stata costruita l'Italia repubblicana e democratica". Il sindaco Domenici ha ribadito anche la sua posizione rispetto alle polemiche per l'inaugurazione di largo Bruno Fanciullacci, il partigiano comunista che uccise il filosofo Giovanni Gentile: "Io ritengo che in quel momento si dovesse capire che quell'atto avrebbe provocato divisioni e diverse opinioni all'interno della Resistenza.

Ricordo a questo proposito uomini come Tristano Codignola e Ferruccio Parri che espressero una valutazione negativa. Però, anche in questo caso, vorrei ricordare che i partigiani combattevano per la libertà. Al contrario, seppur con tutto il rispetto per una figura della cultura italiana così importante, non possiamo dimenticare che Giovanni Gentile si era schierato gravemente dalla parte sbagliata. Non si può ridurre la figura di un partigiano come Fanciullacci ad un unico episodio e ad un atto, per quanto lo si possa condannare e ritenere sbagliato.

Credo che oggi sia invece necessario ricordare attraverso Fanciullacci la Resistenza fiorentina e il partigiano che fu insignito della medaglia d'oro al valor militare."

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