Una biblioteca in dono al Comune di Firenze

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
23 aprile 2003 16:59
Una biblioteca in dono al Comune di Firenze

La città di Firenze rende omaggio a Orazio Barbieri, esponente della Resistenza durante l'occupazione fascista, che ha donato la sua biblioteca al Comune. Stamani Orazio Barbieri, nella Sala di Lorenzo, ha presentato il suo libro "Ponti sull'Arno. La Resistenza a Firenze" giunto alla quinta edizione. Il Sindaco Leonardo Domenici gli ha consegnato un piatto d'argento dove è incisa la seguente frase: "La città di Firenze con riconoscenza e gratitudine a Orazio Barbieri. 23 aprile 2003". Orazio Barbieri ha deciso di donare al Comune di Firenze la sua raccolta di libri poiché "dato il particolare carattere della raccolta, che si è formata intorno ai miei interessi di studio socio-politici - si legge nella lettera inviata da Orazio Barbieri all'assessore alla cultura -, credo che nessun altro Ente o Istituzione come il Comune di Firenze ne sia il naturale destinatario".

Si tratta di una collezione di quasi 3.500 libri di cui il Comune entrerà in possesso dopo la scomparsa di Orazio Barbieri e che saranno collocati nella Biblioteca Comunale Centrale in via Sant'Egidio e nella Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa. "Orazio Barbieri ci ha regalato i libri che manterranno inalterata la sua memoria - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani - ed è bello che proprio oggi sia la giornata mondiale del libro: anche questo è un bel modo per ringraziarlo.

Durante le numerose visite nella casa di Barbieri ho pensato all'idea che prima o poi i libri si staccheranno da quelle mura ed è un fatto importante, un vero dono per la città di Firenze. I libri costituiscono qualcosa che proseguiranno oltre la nostra memoria". La prima edizione del libro risale al 1958 e l'autore Orazio Barbieri si è più volte commosso, ricordando i fatti della guerra. "I «Ponti sull'Arno» - ha sottolineato l'autore - derivano dalla mia vita. Lo stesso titolo nasce da una ragione di sentimento personale.

Io ho vissuto in riva all'Arno e quando, dopo la prigionia, sono tornato a Firenze, la prima cosa che ho visto è stata proprio la città col suo fiume. Il libro ha suscitato tanto interesse forse perché è stato scritto dagli operai delle fabbriche, dalle donne, dagli uomini, dalla gente comune. I miei racconti sono la trascrizione, in parole, della volontà della gente. Speriamo che l'Italia possa restare un Paese libero, moderno e rispettato in tutto il mondo". Numerosi i rappresentanti delle associazioni di partigiani che hanno partecipato alla cerimonia insieme al sindaco di Scandicci Giovanni Doddoli, città di cui lo stesso Barbieri è stato sindaco.

"Il libro «Ponti sull'Arno» è un gesto d'amore nei confronti della città e di tutti coloro che hanno combattuto per la libertà - ha ricordato il presidente del Consiglio Comunale Alberto Brasca - ed è stato uno dei primi libri che ho letto quando sono arrivato a Firenze agli inizi degli anni '70, permettendomi di conoscere la Resistenza fiorentina e l'epopea dell'11 agosto. Mi ha permesso di capire l'anima di questa città". Orazio Barbieri è nato a Firenze il 28 novembre 1909 e fu condannato dal Tribunale Speciale nel 1929 per la sua appartenenza al PCI.

Durante la guerra militò nel movimento clandestino antifascista e nella Resistenza. Fu anche membro della Delegazione toscana delle Brigate Garibaldi e dopo la liberazione di Firenze, il CTLN (il Comitato Toscano Liberazione Nazionale) lo nominò Commissario all'Alimentazione. È stato eletto deputato alla I, II e III Legislatura della Repubblica. Attualmente è presidente onorario dell'Istituto Storico della resistenza in Toscana.(mr)

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