Tondi (UDC): Inaccettabili i tagli al servizio di interpretariato
L'assessore Monciatti : ''il consigliere Tondi farebbe bene a rivolgere la sua interrogazione al ministro Moratti''

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 gennaio 2003 06:46
Tondi (UDC): Inaccettabili i tagli al servizio di interpretariato<BR>L'assessore Monciatti : ''il consigliere Tondi farebbe bene a rivolgere la sua interrogazione al ministro Moratti''

«E' inaccettabile che l'amministrazione abbia tagliato un servizio fondamentale come quello dell'interpretariato alle scuole elementari La giunta di sinistra non ha dunque a cuore l'integrazione delle famiglie extracomunitarie». Il giudizio è del capogruppo dell'UDC Federico Tondi. «In una interrogazione - ha ricordato Tondi - chiedevo all'assessore Monciatti i motivi della cessazione del servizio di interpretariato alla scuola elementare don Minzoni. E l'assessorato ha risposto, confermando che i finanziamenti per tale servizio erano cessati perché le scuole, come hanno fatto altri enti pubblici, possono e debbono provvedervi direttamente, nel rispetto della loro autonomia organizzativa e finanziaria».

«La vicenda - ha proseguito il capogruppo dell'UDC - è un esempio del grado di demagogia che permea questa giunta di centrosinistra: da un lato il Comune butta via denaro pubblico nell'allestimento di un mercatino multietnico che, almeno nelle intenzioni, doveva essere un primo, significativo, passo sulla via dell'integrazione ma che alla fine si è rivelato un flop gigantesco. Dall'altro l'amministrazione taglia quei servizi che aiutano concretamente i bambini extracomunitari a sentirsi parte integrante di questa comunità.

Si cancella dunque un servizio come quello dell'interpretariato che serve a favorire il dialogo con le famiglie straniere residenti nella città». «Senza dimenticare - ha concluso Tondi - l'incapacità gestionale di questa giunta, capace di sprecare e spendere male i soldi dei contribuenti e poi, per coprire i buchi nella casse comunali, di tagliare la spesa sociale. Come avremo modo di denunciare nel corso della discussione sul bilancio».
"A proposito del servizio di interpretariato fra scuole e famiglie dei bambini non comunitari che frequentano le scuole di Firenze il consigliere Tondi farebbe bene a rivolgere la sua interrogazione alla Signora Letizia Moratti, Ministro della Pubblica Istruzione, che può e deve avere a cuore tale importante servizio e che, invece, nel giro di poco tempo è riuscita anche a tenere senza stipendio tante lavoratrici e lavoratori di cooperative sociali (dove lavorano anche tanti cittadini non comunitari) che svolgono i lavori di pulizia nelle scuole".

Con queste parole l'assessore all'immigrazione e alle politiche del lavoro Marzia Monciatti risponde al capogruppo dell'UDC Federico Tondi che in un comunicato accusa "l'amministrazione comunale di aver tagliato il servizio dell'interpretariato presso le scuole elementari. "Proprio in ragione di un bilancio che opera consistenti tagli nei trasferimenti agli Enti Locali, - ha spiegato l'assessore Monciatti- l'attività di interpretariato e mediazione culturale si limiterà nel 2003 alle sole esigenze degli uffici comunali, richiedendo, tra l'altro, il coinvolgimento finanziario delle varie Direzioni interessate alla fruizione di tale servizio" Attualmente il servizio è affidato ad una ditta esterna che fornisce gli interpreti ed i mediatori linguistico-culturali nelle lingue albanese, araba, cinese, serba, croata, rumena, russa e somala.

Tali lingue corrispondono in generale agli idiomi delle comunità di immigrati stranieri maggiormente presenti nel territorio fiorentino, Il servizio di traduzioni scritte è disponibile oltre che per le suddette lingue anche per il francese, l'inglese e lo spagnolo. L'attività viene svolta sia in giorni ed orari fissi (Anagrafe centrale e Servizi anagrafici decentrati dei Quartieri 1 e 5 - e presso l'URP del Q5), sia per appuntamento in ragione delle esigenze espresse di volta in volta dai vari servizi.

Propongo al Consigliere Comunale Federico Tondi di fare una seria riflessione sul principio di sussidiarietà che ha senso solo in un rapporto di reciprocità fra poteri e autorità pubbliche. "A Firenze vige, invece - fa sapere la Monciatti- il principio della sostituzione completa dell'Ente Locale con proprie risorse economiche e umane nello svolgimento di compiti e atti che il Governo non svolge e per i quali non trasferisce, anzi taglia, le risorse economiche necessarie".

In evidenza