La cultura commemora la Shoah
Domani l'arcivesco Antonelli in Palazzo Vecchio per la consegna al sindaco del messaggio papale sulla pace
I Radicali chiedono pace, ma solo per Israele

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
24 gennaio 2003 23:47
La cultura commemora la Shoah<BR>Domani l'arcivesco Antonelli in Palazzo Vecchio per la consegna al sindaco del messaggio papale sulla pace<BR>I Radicali chiedono pace, ma solo per Israele

Anche il presidente del Consiglio regionale, Riccardo Nencini farà parte della delegazione che, insieme all’assessore Paolo Benesperi, accompagnerà un gruppo di studenti toscani ad Auschwitz, in visita al più grande campo di sterminio nazista. Il viaggio, in occasione del 58esimo anniversario della Liberazione, rientra nell’iniziativa “Un treno per Auschwitz” che si rivolge a ragazzi ed insegnanti di ogni provincia. “Visitare il campo di Auschwitz –afferma Nencini- è sicuramente più educativo che leggere tante pagine di storia.

Si tratta di un viaggio per mantenere vivo il ricordo del passato; di una pagina di storia drammatica che ha permesso, però, al nostro Paese di rinascere, dopo l’amara esperienza del totalitarismo sulla democrazia”. “Non bisogna dimenticare. E’ in questo senso che assume importanza –prosegue Nencini- il ruolo della Regione Toscana nell’attività di sensibilizzazione dei giovani affinché ricordino la Shoah e tutte le persecuzioni sia del popolo ebraico che dei deportati militari, politici e civili italiani nei campi di concentramento.

Credo che questo viaggio aiuti le giovani generazioni a conoscere i fatti, a comprendere la storia di questo secolo e a costruirsi una memoria collettiva sullo sterminio per dar forza ai valori di tolleranza, dialogo e convivenza tra popoli diversi”. Il presidente Nencini partirà per Auschwitz, domenica 26 gennaio e rientrerà martedì 28. Al viaggio-studio prenderanno parte studenti, insegnanti, rappresentanti delle comunità ebraiche toscane, membri delle Associazioni degli ex deportati, giornalisti e personale di accompagnamento, per un totale di circa 700 persone.
Domenica e lunedì prossimo, due iniziative promosse dall'assessorato alla cultura per commemorare il "Giorno della memoria", la Shoah.

"Recentemente si è discusso molto della giornata della memoria, anche con interventi provocatori da parte di alcuna stampa - ha commentato l'assessore alla cultura Simone Siliani -. Si è discusso sull'opportunità di promuovere iniziative di questo tipo. È ovvio che la memoria della Shoah non può essere consegnata solo a delle celebrazioni annuali ma senza un momento in cui le istituzioni, la cittadinanza, le scuole s'impegnano a riflettere su un evento che ha segnato la storia del novecento, la Shoah sarebbe stata inghiottita dall'oblio della superficialità con cui altrimenti, si rischia di guardare a questi temi.

Dal 2000 ad oggi avvertiamo un crescente interesse ed un approfondimento sempre maggiore verso questo evento che ha segnato la storia moderna. È un fatto dal quale non è più possibile sfuggire, sottrarsi". Domenica 26 alle 16,30 al Teatro Puccini sarà rappresentato lo spettacolo "Mazal Tov. Danze, suoni e racconti della tradizione ebraica" della compagnia Terra di Danza. L'ingresso sarà libero. Il filo conduttore dello spettacolo è un racconto tratto dal romanzo "Wasserman torna a casa" dove si ricorda il tragico evento della Shoah.

Lo spettacolo sarà recitato da Enrico Fink e rappresenta un viaggio attraverso le danze, le musiche, i racconti delle feste delle culture ebraiche. L'espressione Mazal Tov significa in ebraico "buona fortuna". Il progetto nasce in omaggio alla memoria ma getta uno sguardo verso la modernità, per non dimenticare ma per conoscere, nel segno della multicultura. Lunedì 27 alle 17,30 alla Biblioteca Comunale in via S. Egidio, 21, nell'ambito degli incontri "Leggere per non dimenticare", sarà presentato il libro di Chaim Potok, "Vecchi a mezzanotte".

All'incontro parteciperanno anche l'assessore alla cultura Simone Siliani, Sergio Givone, Wlodek Goldkorn e Tullia Zevi. Il libro racconta di alcuni personaggi che hanno vissuto la tragedia delle persecuzioni nazifasciste, le cui storie di vita si intrecciano. Noah, un ragazzo di diciotto anni scampato alle stragi di Auschwitz; l'unico della sua famiglia ad avercela fatta. Leon Shertov è un fuggiasco, ex agente del KGB, torturatore che ha abbandonato l'URSS per le persecuzioni contro gli ebrei.

Benjamin Walter è un maestro della guerra. Llana Davita Dinn è un'insegnante di inglese che incontra a New York il giovane Noah.
"Aiutateci a costruire il processo di Pace nel mondo". L'appello, rivolto agli studenti, è del sindaco Leonardo Domenici che stamani ha assistito al teatro di Rifredi alla rappresentazione di "Jerusalem Juliet", la celeberrima storia di Romeo e Giulietta riadattata e ambientata nel mezzo del conflitto israeliano-palestinese. L'idea - come ricorda il regista Angelo Savelli - è nata durante l'appuntamento del 24 marzo scorso in Palazzo Vecchio fra rappresentanti di Palestina e Israele.

Lo spettacolo ha avuto particolare successo fra le scolaresche con ben 3031 presenze nelle 12 repliche del mattino. "Ho accettato molto volentieri l'invito degli autori - ha detto ancora il sindaco Domenici - perché ritengo questo lavoro molto importante e mi fa molto piacere che abbia riscontrato grande successo fra le giovani generazioni. Ringrazio per aver ricordato l'appuntamento di Palazzo Vecchio che mi offre lo spunto per rilanciare quella che io chiamo la diplomazia delle città nel processo di Pace.

Compito importante e difficile soprattutto alla vigilia del probabile conflitto, che io non condivido, che rischia di scatenarsi in Iraq. Per questo in ogni occasione voglio rilanciare Firenze come spazio fisico per il confronto e il dialogo. E non posso non ricordare la più grande manifestazione contro la guerra che si sia svolta in Europa: quella dello scorso 9 novembre a conclusione del Forum Sociale Europeo. Mi auguro quindi che in futuro Firenze possa essere sede per iniziative che contribuiscano a sostenere il processo di Pace nel mondo.

E vorrei che foste voi giovani i protagonisti principali di questo percorso".
Domani, 25 gennaio, si terrà il tradizionale incontro fra il sindaco Leonardo Domenici e l'arcivescovo di Firenze, durante il quale monsignor Ennio Antonelli consegnerà al primo cittadino, alla giunta e ai rappresentanti del consiglio comunale il messaggio scritto da Giovanni Paolo II in occasione della Giornata mondiale della pace. L'incontro si terrà nella sala di Lorenzo di Palazzo Vecchio alle 11.30.
In occasione della Shoah, la giornata della memoria che sarà celebrata lunedì 27 gennaio, il sindaco Leonardo Domenici e l'assessore alla cultura Simone Siliani, alle 10,15 incontreranno presso la Sinagoga, in via Carducci, il Rabbino capo Joseph e la presidente della comunità ebraica a Firenze Daniela Heimler.
Manifestazione pubblica domenica 26 gennaio alle ore 11:00 in piazza della Repubblica a Firenze.

Gli organizzatori, Associazione per l’iniziativa Radicale ‘Andrea Tamburi’, rivolgono un appello agli amministratori dei Comuni della Toscana impegnati in questi giorni nelle cerimonie per ricordare la Shoa e le persecuzioni naziste contro gli ebrei. Quello che si chiede loro è di dimostrare di non avere attenzione soltanto per il passato, ma di saper cogliere l’urgenza di reagire di fronte ad una realtà quotidiana che vede sempre più minacciata e messa in discussione la stessa esistenza di Israele: "Per farlo suggeriamo anche il ricorso allo strumento della promozione del gemellaggio, ciascuno per il proprio Comune, con una città o cittadina israeliana.
Chiediamo inoltre al Sindaco di Firenze di far sentire la propria voce, proprio in occasione della “Giornata internazionale della Memoria”, per una presa di posizione pubblica, netta e forte in difesa di Israele e delle sue istituzioni democratiche.
Nel corso della manifestazione sarà possibile sottoscrivere l’appello per l’adesione di Israele all’Unione Europea e quello promosso da Marco Pannella e dal Partito Radicale, rivolto al Consiglio di sicurezza dell’Onu, per la creazione di un governo democratico in Iraq".
Per adesioni o ulteriori informazioni: Tel.

333 / 6498956 e-mail info@radicalifirenze.it

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