Oltre 600 a convegno per battezzare File e il neologismo Leniterapia

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
22 gennaio 2003 06:57
Oltre 600 a convegno per battezzare File e il neologismo Leniterapia

Firenze - Un pubblico straripante e qualificato di oltre 600 persone ha salutato ieri in un convegno a Firenze la nascita di FILE, la Fondazione Italiana di Leniterapia destinata a operare come punto di riferimento del mondo sanitario pubblico e privato con l’obiettivo di diffondere e qualificare la cultura delle cure palliative.
“Un’iniziativa straordinaria e prospettive di lavoro formidabili”, ha commentato l’assessore regionale alla sanità Enrico Rossi, sintetizzando il significato di un evento che ha mobilitato anche il ministero della Salute e calamitato da tutta la regione e da tutta Italia oncologi, psicologi, amministratori locali, operatori di strutture assistenziali pubbliche e del volontariato.
Creata da un gruppo di privati fiorentini, la Fondazione presieduta da Donatella Carmi Bartolozzi (Umberto Veronesi è il presidente onorario del comitato scientifico) è stata tenuta a battesimo nella sala delle conferenze della Cassa di Risparmio di Firenze da Sergio Zavoli, dalla scrittrice Isabella Bossi Fedrigotti e dal presidente della Crusca Francesco Sabatini che con l’autorità che compete all’Accademia ha certificato il neologismo “Leniterapia” individuato dalle ricerche di uno dei soci fondatori di FILE, Giovanni Maggio dell’università di Firenze.
“Cure palliative è una definizione che la gente non capisce”, ha spiegato Sabatini, “Leniterapia ha invece come esatto significato quello di cure destinare a lenire, addolcire, alleggerire le sofferenze di quanti affrontano malattie inguaribili”.
Si tratta, in Italia, di 165.000 persone ogni anno, gran parte delle quali (135.000) necessitano di assistenza domiciliare e 35.000 di ricovero in strutture specializzate (hospice).

A Firenze il cancro uccide invece 2.700 persone all’anno. La Regione Toscana ha investito risorse ingenti, l’ASL fiorentina ha creato una rete (700 i pazienti assistiti nel 2000, 800 nel 2001), ma l’assistenza ai malati inguaribili è ancora carente.
“Apprezzo molto il lavoro di FILE”, ha detto intervenendo in proposito Paolo Menichetti, direttore generale della Asl 10 di Firenze, “Si tratta dunque di lavorare insieme per incrementare la qualità delle prestazioni”.
Tra i vari progetti ai quali la Fondazione intende applicarsi alcuni sono stati messi a fuoco da uno dei fondatori, Piero Morino, coordinatore per la Toscana della Società Italiana di Cure Palliative e responsabile dell’Unità Cure Continue della ASL 10: “Finanzieremo una ricerca per conoscere la consistenza delle strutture che operano sul territorio regionale”, ha detto, “In secondo luogo lavoreremo per realizzare un hospice per garantire continuità di assistenza anche a chi non può più essere seguito a domicilio dalla Rete territoriale.

Come terzo punto FILE si impegnerà per informare i cittadini e per formare gli operatori sanitari. Pensiamo in particolare a forme di collaborazione con l’università perché la leniterapia sia inserita nei corsi di laurea e di specializzazione e per creare un master”.
La Fondazione intende dunque proporsi, da subito, come partner per le istituzioni (Regione, Comune e Asl fiorentina ) per dare continuità ad alcuni progetti già attivati in via sperimentale. “Questo”, ha ricordato la presidente di FILE, “non solo per avere in tempi brevi più disponibilità di posti letto per i malati, ma anche per creare una struttura con alti standard qualitativi, dove possa essere formato il personale sanitario destinato a lavorare nei futuri Hospices dell’area fiorentina”.

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