Nasce FILE, per sopportare meglio le malattie inguaribili

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
20 gennaio 2003 13:23
Nasce FILE, per sopportare meglio le malattie inguaribili

Firenze – Con un comitato scientifico presieduto da Umberto Veronesi e con la collaborazione dell’Accademia della Crusca, nasce a Firenze la Fondazione Italiana di Leniterapia (FILE) promossa da un gruppo di privati con l’obiettivo di qualificare e diffondere l’offerta di cure palliative ai malati inguaribili, sulla scia di una domanda drammaticamente crescente.
La Fondazione è stata presentata oggi alla stampa dal presidente Donatella Carmi Bartolozzi, da Marco Rosselli del Turco, direttore del Centro per lo Studio e la Prevenzione Oncologica di Firenze, Piero Morino, coordinatore per la Toscana della Società Italiana di Cure Palliative, e dal presidente dell’Accademia della Crusca, Francesco Sabatini.

Con FILE nasce infatti anche il termine Leniterapia nella convinzione che la battaglia contro il dolore inutile debba essere affrontata anche sotto l’aspetto della comprensibilità linguistica. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche alcuni soci fondatori, Giovanni Maggio, docente di comunicazione d’impresa (Università di Firenze), e gli imprenditori Wanda Ferragamo e Piero Antinori.
Questa la situazione attuale: in Italia sono 165.000 i pazienti oncologici con necessità di cure palliative e 135.000 quelli che hanno bisogno di assistenza domiciliare.

Circa 35.000 avrebbero bisogno di ricovero in Hospice, ovvero in strutture specializzate. Quanto a Firenze, ogni anno muoiono di cancro 2.700 persone, ma l’assistenza ai malati inguaribili è ancora carente, per quanto la Regione Toscana abbia investito risorse economiche e umane ingenti e l’ASL di Firenze abbia creato perfino una rete che nel 2000 ha assistito circa 700 pazienti e nel 2001 oltre 800.
“La Fondazione”, ha spiegato il presidente Carmi Bartolozzi, “si prefigge dunque di coprire questo sensibile divario tra domanda e offerta, ma con ambizioni che vanno ben oltre la sfera locale e regionale, giacché il problema ha evidentemente confini assai più estesi e interessa l’intera comunità nazionale”.
Per dare maggior forza di penetrazione all’iniziativa, la Fondazione ha anche rinunciato al termine palliativo in favore di lenitivo (dal latino lenis, lieve, leggero), ossia di una forma lessicale più appropriata e a prova di equivoci.

L’aggettivo palliativo è in effetti spesso associato ad attività inutili o ininfluenti e genera evidenti malintesi. Peraltro, pochi ne conoscono il corretto significato. Tanto valeva cambiare. “Quindi Leniterapia”, ha spiegato Sabatini, “per alleggerire il peso terribile di malattie senza scampo, un termine scientificamente valido che aiuta ad avere fiducia nella lotta contro il dolore inutile”. L’acronimo FILE rimanda peraltro alla parola greca e ai suoi vari significati (amore, compassione, prendersi cura…).
Risultato di una ricerca approfondita di uno studio di immagine e comunicazione, la scelta è stata certificata dalla Crusca, partendo dalla constatazione che le cure palliative affrontano tutti gli aspetti della sofferenza del paziente allo scopo di migliorarne la qualità della vita, insieme a quella delle famiglie, attraverso un controllo del dolore fisico, psicologico, sociale, spirituale.

Il termine leniterapia® (protetto da copyright contro gli abusi) garantisce perciò coerenza con il progetto e maggiore credibilità tra il pubblico, perché subito associabile a parole del linguaggio comune, come appunto lenire, alleviare, mitigare.
Oltre al problema della comprensione, la Fondazione persegue cinque obiettivi: 1) informare cittadini e operatori sulla necessità di questo genere di terapie; 2) formare personale specializzato; 3) aggregare risorse economiche e umane; 4) costituire un punto di riferimento qualitativo per le strutture del settore; 5) supportare e ampliare strutture assistenziali esistenti per migliorarne capacità e interventi.


La prima iniziativa è un convegno di studi in programma a Firenze domani, martedì 21 gennaio, nella Sala Verde di Palazzo Incontri (Via dei Pucci 1, ore 9 – 13,30) messa a disposizione dalla Cassa di Risparmio. Tra i protagonisti anche i rappresentanti delle principali associazioni italiane che operano nel settore delle cure lenitive e dell’assistenza oncologica. Il giornalista Sergio Zavoli coordinerà il dibattito.
Per donazioni: Cassa di Risparmio di Firenze, C/c 108641/00, abi 06160, cab 02800.

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